Re Carlo, Corona a rischio: pronto il referendum per destituirlo

Il rapporto tra la Corona inglese e l'Australia sta vacillando, e molti segnali ci dicono che Re Carlo potrebbe presto diventare ospite non gradito

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Redazione

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Re Carlo rischia la Corona, almeno in Australia. In quanto capo del Commonwealth, è Sovrano anche in questo in questo stato ma, dopo la morte della Regina Elisabetta e la sua salita al trono, in molti spingono per un referendum per rimuovere il Re dalla sua funzione di capo di Stato. Se questo dovesse accadere davvero, come fatto intendere dal Primo Ministro australiano, Carlo potrebbe perdere un pezzo fondamentale del suo regno, e la possibilità di far visita in questi territori liberamente. Una possibilità, la visita, caldeggiata dopo l’eliminazione definitiva del volto del Re dalle banconote, sempre in Australia. Vi spieghiamo tutti i possibili scenari, che si fanno, giorno dopo giorno, sempre più concreti.

Re Carlo perde l’Australia: cosa succede

L’Australia è uno dei paesi che formano il Commonwealth, l’organizzazione di cinquantasei stati che, in passato, sono stati sotto il governo dell’impero inglese e che, oggi, formano una comunità economica ancora strettamente legata al Regno Unito.

Negli ultimi anni alcuni stati si sono resi indipendenti, e molti governi hanno avanzato l’ipotesi di farlo dopo la morte della Regina Elisabetta. Paesi che vogliono uscire dall’ombra della monarchia, per creare la propria repubblica fondata sulla democrazia. Sì, perché Re Carlo è il loro sovrano, una sorta di direttore del Commonwealth, e capo di stato. Per questo, l’Australia, uno dei paesi più grandi di questa organizzazione, fa tremare la Corona.

Anthony Albanese, il Primo Ministro australiano, eletto lo scorso anno, è pronto a lanciare un referendum, che dovrebbe arrivare alle urne nel 2024, per far decidere ai cittadini se mantenere o no Carlo III a capo del loro stato. Una scelta storica che, se dovesse confermare quello che sembra il malcontento comune, porterebbe il Commonwealth in una posizione di crisi profonda, e il trono in una situazione sempre più scomoda.

Tutto è iniziato poche settimane fa quando il governo australiano ha annunciato che avrebbe definitivamente rimosso l’immagine del regnante in carica dalle banconote: un processo iniziato qualche anno fa, e che giunge a conclusione con la scelta di non stampare il profilo di Re Carlo sulla banconota da cinque dollari, l’ultima che, ancora per pochi mesi, porterà ancora il volto di Elisabetta II.

A Palazzo tutto tace, ma la stampa inglese spinge per una visita ufficiale di Carlo in Australia che, ad oggi, sembra sempre più improbabile.

L’Australia chiude le porte: Carlo e Camilla ospiti non graditi

Ormai è chiaro, l’Australia vuole diventare una repubblica, e il piano del Primo Ministro è quello di rimuovere Re Carlo come capo dello stato. Il repubblicanesimo del paese è ai suoi arbori, a spiegarlo è il corrispondente del Daily Express Richard Palmer.

Re Carlo potrebbe trovare le porte chiuse se decidesse di programmare una visita ufficiale” sottolinea il giornalista che, precisa, in questo momento per gli australiani il Sovrano e la Regina consorte Camilla non sono ospiti graditi.

Infatti, Carlo dovrebbe avere il permesso di Anthony Albanese per giungere nello stato del Commonwealth, un permesso che potrebbe essere negato, per la prima volta nella storia.

“La domanda che ci dobbiamo porre non è se in Australia ci sarà un referendum, ma quando. Nessuno al momento gradirebbe una visita di Carlo, e il paese sta riscoprendo la sua cultura indigena, allontanando, più che possibile, lo spettro del colonialismo inglese”.

Insomma, l’indice di gradimento di un regnante britannico non era così basso da secoli, e questo sembra l’ennesimo passo verso il graduale smantellamento della Monarchia. Carlo III sarà davvero l’ultimo Re?