Rania di Giordania a Cernobbio, il look azzurro polvere e il discorso contro guerra

La partecipazione di Rania di Giordania al Forum Ambrosetti a Cernobbio, sul Lago di Como, con un completo azzurro polvere e bianco

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Giusy Donato

Lifestyle Editor

Ama scrivere e comunicare emozioni e punti di vista. È laureata in "Lingue e letterature straniere", ma da anni è nel mondo della scrittura.

Pubblicato: 8 Settembre 2024 12:25

La Regina Rania di Giordania è tornata in Italia e, in particolare, è stata presente a Cernobbio sabato 7 settembre 2024, in occasione del Forum Ambrosetti, evento che ha luogo dal 6 all’8 settembre 2024. Molti i capi di governo intervenuti nella manifestazione che invitava a riflettere su un tema molto importante: “Lo Scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”. Per l’occasione la sovrana ha mostrato tutta la sua eleganza, indossando un look, declinato nei colori dell’azzurro polvere e del bianco.

Rania di Giordania, il look elegantissimo

Rania di Giordania è stata una delle indiscusse protagoniste del Forum Ambrosetti a Cernobbio, sul Lago di Como. La sovrana ha avuto l’occasione di dire la sua su temi molto importanti, come la guerra, che affligge dei territori confinanti con la sua Giordania. Per presenziare alla manifestazione dal sapore internazionale, la Regina ha scelto d’indossare un completo spezzato, davvero elegantissimo.

Rania di Giordania
Rania di Giordania

Rania di Giordania, infatti, ha selezionato, per l’occasione, un blazer azzurro polvere, tenuto aperto, con ricami damascati in tinta, abbinato a un gilet della stessa stoffa, che presentava una linea di bottoni sul davanti e un colletto in raso.

Rania di Giordania
Rania di Giordania

Il coordinato azzurro polvere illuminava il visto della sovrana e la faceva spiccare, non perdendo punti in eleganza. Rania di Giordana ha completato il look con un paio di pantaloni a contrasto, di colore bianco, con taglio morbido e orlo largo. Anche le calzature della sovrana erano candide, con punta chiusa e tacco alto, in mano, invece, la sovrana portava una borsa a valigetta dello stesso colore.

La Regina, recentemente diventata nonna, ha lasciata sciolta la sua chioma castagna con riflessi biondi, modellandola con una piega morbida. Il make-up della sovrana era giocato nei toni del marrone, sia per le labbra, sottolineate da un rossetto bordeaux molto scuro, che per gli occhi, la cui profondità era arricchita da un trucco smokey eyes. Molto semplice la scelta dei gioielli, visto che Rania di Giordania ha indossato solo dei sottili orecchini a forma di cerchio e un anello poco evidente.

Rania di Giordania, il discorso a Cernobbio

Rania di Giordania, a Cernobbio, non ha dimostrato solo il suo gusto in fatto di look, ma la testa coronata è stata protagonista di un discorso molto importante sulla guerra, che imperversa nei territori di Gaza.

La Regina ha stilato una lista di cinque punti, per lei fondamentali, per chiudere il conflitto, puntando, innanzitutto, sulle basi del diritto internazionale: “Il primo punto è che il diritto internazionale deve prevalere senza eccezioni. Il secondo è che i diritti umani sono assoluti. La libertà dalle persecuzioni e dalle discriminazioni sono diritti umani non negoziabili”.

Parlando del terzo punto, la certezza di sanzioni, per lei fondamentale, la Regina ha denunciato quella che, per lei, è un’ingiustizia, che va avanti da diverso tempo: “Negli ultimi 57 anni Israele ha mantenuto l’occupazione di questi territori… Le parole non bastano. Senza assunzione di responsabilità parlare di diritti umani si riduce a vuota retorica. Il quarto punto guarda alla costruzione di una pace giusta che consente di avere una sicurezza reciproca che riguarda anche Israele che non avrà sicurezza permanente senza pace”.

Per Rania di Giordania, tutti gli estremismi si devono mettere all’angolo: “Le voci estreme devono essere escluse e il futuro non può essere in ostaggio di coloro che sostengono gli stermini e le punizioni. Devono essere denunciati e zittiti. Incitare contro un’intera popolazione è una violazione di una decente condotta umana, non un esercizio di libertà di espressione”.