“Un gentiluomo del calcio”: il tributo del Principe William a Sven-Goran Eriksson

Tra i tanti tributi, quello del Principe William spicca per la sua profondità, ricordando Eriksson come "un vero gentiluomo del calcio"

Foto di Ilaria di Pasqua

Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Pubblicato: 26 Agosto 2024 15:02

Sven-Goran Eriksson, scomparso di recente all’età di 76 anni, è stato un uomo che ha lasciato un segno indelebile non solo per le sue competenze tecniche come allenatore, ma anche per il suo modo di essere, sempre composto e rispettoso. Tra i numerosi tributi ricevuti in seguito alla sua morte, quello del Principe William è particolarmente toccante. Il futuro re d’Inghilterra, presidente della Football Association, ha voluto rendere omaggio a colui che ha guidato la nazionale inglese in un’epoca di grandi aspettative, ricordandolo come “un vero gentiluomo del calcio”.

L’incontro di due icone: William e Sven-Goran Eriksson

Quando Sven-Goran Eriksson è diventato il primo allenatore straniero della nazionale inglese nel 2001, il suo arrivo ha segnato un punto di svolta. Con il suo stile calmo e la sua profonda conoscenza del gioco, Sven ha subito conquistato la fiducia dei suoi giocatori e del pubblico.

Allo stesso modo, anche il Principe William, grande appassionato di calcio, ha avuto modo di conoscerlo e apprezzarne le qualità, incontrandolo in diverse occasioni durante il suo mandato.

Nel suo messaggio di cordoglio, William ha ricordato proprio queste interazioni, sottolineando come ogni incontro con Sven fosse caratterizzato da una profonda ammirazione reciproca.

“Mi ha sempre colpito il suo carisma e la sua passione per il gioco” ha dichiarato il principe, facendo emergere un aspetto fondamentale della personalità di Eriksson: la capacità di connettersi con le persone, di comunicare attraverso il linguaggio universale del calcio.

Sven-Goran Eriksson
Fonte: Getty Images
Sven-Goran Eriksson

Il tributo di William: un riconoscimento al di là del calcio

La figura di Sven-Goran Eriksson non è stata importante solo per i successi ottenuti sul campo, ma anche per il modo in cui ha saputo incarnare i valori del vero sportivo.

Il Principe William, nel suo tributo, ha voluto mettere in luce questa dimensione più umana e personale dell’allenatore svedese, definendolo “un vero gentiluomo del calcio“. Questo riconoscimento va oltre le vittorie o le sconfitte, e si concentra su ciò che davvero conta: il rispetto, la dignità e la capacità di ispirare gli altri.

“I miei pensieri sono con la sua famiglia e i suoi amici” ha aggiunto William, mostrando una profonda empatia per la perdita subita dai cari di Sven. È un ricordo che unisce passato e presente, e che dimostra quanto il legame tra sport e valori umani possa essere forte e duraturo.

Sven-Goran Eriksson: un’eredità che va oltre il campo di gioco

Sven-Goran Eriksson ha lasciato un’eredità importante nel mondo del calcio, non solo come allenatore della cosiddetta “golden generation” inglese, ma anche come esempio di leadership etica e professionale. Il suo percorso, che ha attraversato numerosi club e nazionali, è stato caratterizzato da una coerenza rara, sia nei momenti di successo che in quelli di difficoltà.

La famiglia di Eriksson, nel dare l’annuncio della sua scomparsa, ha chiesto riservatezza, ma ha anche voluto condividere il dolore per la perdita di un uomo che, oltre ad essere un grande professionista, era un padre, un compagno e un amico devoto. “Sven-Goran Eriksson è morto questa mattina, circondato dalla sua famiglia” si legge nella nota ufficiale, che rivela la serenità con cui Sven ha affrontato i suoi ultimi giorni, consapevole della malattia che lo aveva colpito.