Il 31 agosto 1997 Lady Diana moriva lasciando al mondo due figlie adolescenti, William e Harry, che ancora oggi non si sono ripresi da quel lutto. Mentre l’unico sopravvissuto di quel tragico incidente a Parigi, la guardia del corpo Trevor Rees-Jones, sembra uno spettro, un’ombra che aleggia su quanto davvero è accaduto quella notte.
Il fantasma di Diana su William e Harry
I fatti sono noti. Diana ha trascorso la sua ultima estate in compagnia di Dodi Al-Fayed. I giornali dell’epoca facevano a gara per fotografarla sullo yacht del miliardario, figlio del proprietario dei grandi magazzini Harrods. Celebre è lo scatto che ritrae la Principessa in barca con un costume intero animalier che faceva intravvedere un pancino sospetto. Una gravidanza inesistente, come la relazione tra lei e Dodi pare fosse solo una copertura del vero amore di Diana, il dottore pakistano Hasnat Khan.
Poi il trasferimento a Parigi, la fuga precipitosa in auto per evitare i paparazzi che terminò con uno schianto sotto il ponte dell’Alma. Le ultime parole di Diana che apparentemente non sembrava ferita in modo grave: “O mio Dio, ma cosa è successo“. E la morte poche ore dopo in ospedale. Una morte che è stata oggetto di diverse inchieste e di sospetti. Si è persino parlato di un complotto di Buckingham Palace tra le ipotesi più infondate.
Se qualche dubbio sulle cause della morte di Lady D restano, ciò che è certo è il modo in cui la sua scomparsa prematura ha segnato i suoi figli, William e Harry. Oggi i due non si parlano più. Sospettano l’uno dell’altro, tra accuse e rivendicazioni. Harry parla continuamente di come la morte della madre e il modo in cui fu gestita da suo padre Carlo e dal Palazzo lo abbiano portato alla disperazione e gli abbiano causato tutti quei traumi di cui adesso accusa la sua famiglia per non essere stata in grado o per non aver voluto aiutarlo.
Diana, che poteva essere l’anello di congiunzione tra William e Harry, è diventata in realtà il motivo principale della loro separazione. E questo era ciò che la Principessa temeva di più, come aveva confidato a una amica, ossia che i suoi figli invece che supportarsi finissero per litigare.
Trevor Rees-Jones, la verità dell’unico sopravvissuto dell’incidente
Di quel terribile incidente di 27 anni fa in cui persero la vita insieme a Diana, anche Dodi e l’autista, l’unico sopravvissuto è la guardia del corpo Trevor Rees-Jones che si è salvato grazie alla cintura di sicurezza.
Nato in Germania nel 1968, all’epoca dei fatti era la guardia del corpo di Dodi e Diana. C’era anche lui quando la notte del 30 agosto 1997 la Mercedes su cui viaggiava a tutta velocità Diana si schiantò. Trevor ha trascorso dieci giorni in coma dopo l’incidente, riportando gravi lesioni al cervello e al torace. Il suo viso era letteralmente frantumato. I chirurghi hanno utilizzato 150 pezzi di titanio per ricostruire il suo volto. Trevor ha anche subito una grave perdita di memoria.
La guardia del corpo fu interrogato quattro volte dalle autorità francesi ma lui disse sempre di non ricordare nulla dell’incidente. Ha affermato di aver subito molte pressioni, ma la sua memoria era cancellata. D’altro canto, una verità l’ha detta: ha smentito categoricamente che Dodi acquistò un anello di fidanzamento per Diana a Montecarlo.
Nel 2000, ha pubblicato un libro intitolato The Bodyguard’s Story: Diana, The Crash, And The Sole Survivor, che gli è valso la presunta somma di 1 milione di sterline. Ma si dice che la maggior parte del denaro sia stato impiegato per le spese legali dopo essere stato coinvolto in una serie di cause con al-Fayed in Inghilterra e Francia.
Cosa fa oggi la guardia del corpo di Diana
Trevor Rees-Jones ha provato a dimenticare quanto accaduto nel 1997. Oggi lavora come capo della sicurezza globale per il colosso dei vaccini AstraZeneca. Una fonte ha dichiarato al Sun: “La sua vita è tranquilla adesso. Certamente non fa pubblicità né ne parla molto. Ha cercato di andare avanti”.