Harry e le accuse razziste, William vuole le prove

I Principi del Galles saranno presto negli Stati Uniti, ma prima William vuole da Harry le prove delle sue accuse di razzismo contro la Famiglia Reale

Il Principe William e Kate Middleton sono diretti a breve negli Stati Uniti dove, a fine dicembre, parteciperanno a Boston agli Earthshot Prize. Il timore è quello di essere travolti dalle accuse di razzismo, portate avanti da Harry e Meghan Markle nei confronti della Famiglia Reale. Per questo, a detta dei soliti bene informati, William è pronto a un confronto con suo fratello, per chiedere se ci siano delle prove che confermino le pesanti accuse rivolte ai Windsor, considerate dal Principe false e infamanti. Che sia la volta buona che i due trovino un canale di dialogo, o questo rischierà di chiudere i rapporti per sempre?

William non ci sta: “Non siamo razzisti”

William contro Harry, ancora una volta. Il fato ha voluto che il viaggio dei Principi del Galles negli Stati Uniti per partecipare a Boston agli Eartshot Prize Awards arrivi proprio a pochi giorni di distanza da un altro premio, quello che riceveranno Harry e Meghan Markle per aver resistito e combattuto il “razzismo strutturale” nella Famiglia Reale. Una premiazione che ha lasciato tutti stizziti (e forse anche imbarazzati) a Palazzo, dopo aver respinto per mesi le accuse della coppia.

Già in un’occasione, il Principe William si era detto stupito e amareggiato e aveva sottolineato con forza che nessun membro della Famiglia può essere accusato di razzismo. Eppure, questa violenta esternazione si sta espandendo a macchia d’olio. Già nel mese di marzo, Will e Kate Middleton erano stati additati per una terribile infelice frase del Principe: “Uno spargimento di sangue in genere si vede soltanto in Africa e Asia” avrebbe detto parlando della guerra in Ucraina. A poco erano servite le smentite e le ricostruzioni video, perché poi, durante il viaggio ufficiale in Belize, la coppia era stata accolta con risentimento, e cacciata da alcuni manifestanti.

Non solo, dopo la morte della Regina Elisabetta, in tanti sulla Rete hanno sottolineato come, secondo il loro parere, era inutile piangere una donna che aveva “le mani macchiate di sangue”, per le situazioni mai risolte in molti paesi del Commonwealth. Insomma, negli ultimi mesi i Windsor sono stati travolti dalle polemiche per la storia passata, ma poi non così tanto, e l’accusa di Harry e Meghan sembra il capro espiatorio trovato per ripulirsi la faccia.

Ciò che è stato detto dai Duchi di Sussex, infatti, è solo una goccia nell’oceano, e con la salita al trono di Carlo, in molti paesi si pensa già a un referendum per uscire dai territori del Regno Unito, non solo nelle colonie del Commonwealth, ma persino in Galles.

“William certamente vorrà un chiarimento con Harry” insiste l’esperto reale Robert Jobson, che punta tutto sulla vicenda familiare, ignorando il resto. “Chiamerà suo fratello, si spera, ed stato esortato a farlo per chiedergli delle prove di ciò che sostiene. Non possono affermare che la Famiglia sia razzista senza di esse.”

Harry e Meghan, le accuse di razzismo e il premio

Ma da dove arrivano le accuse di Harry e Meghan? Ovviamente dalla chiacchieratissima intervista dello scorso anno, rilasciata a Oprah Winfrey. La coppia aveva raccontato come, prima della nascita di Archie, un membro senior della Famiglia Reale inglese avesse espresso le sue perplessità sul possibile colore della pelle del bambino.

Il nome non è mai stato fatto, ma questa dichiarazione è bastata ad accendere una discussione mediatica che, ancora oggi, non si placa. I giornali inglesi, dal canto loro, hanno anche fatto il nome del possibile colpevole di queste dichiarazioni: la Principessa Anna. La diretta interessata non ha mai dato credito a queste voci, ma il suo è stato l’unico nome plausibile.

Non solo, la teoria del razzismo a Palazzo è sostenuta anche da uno spiacevole evento, avvenuto poco prima delle nozze di Harry e Meghan. La colpevole, questa volta, sarebbe un altro membro della Famiglia, Marie Christine, moglie del Principe di Kent, cugino della Regina Elisabetta. La donna, infatti, al primo pranzo natalizio di Meghan a corte, indossò un cammeo con una testa di moro (simbolo degli schiavi), scatenando sulla stampa pesanti polemiche.

La Corona, in ogni caso, non fa una bella figura, e ora Harry e Meghan stanno per ricevere un premio dalle mani di Kerry Kennedy, la figlia di Bob e nipote di JFK. Il riconoscimento arriva per il coraggio di aver denunciato il (presunto) razzismo della Famiglia Reale. La stampa inglese si è subito indignata, ma il 6 dicembre è sempre più vicino, e la signora Kennedy ha ribadito che i Duchi di Sussex hanno avuto “coraggio morale” e li ha definiti una coppia eroica.