#PostaDelCuore

Lui non vuole figli e io sono in crisi

L'arrivo di un figlio è il cambiamento più grande e ingombrante della vita di una coppia. E fa paura

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Ho 37 anni, lui ne ha 39 e stiamo insieme da 7 anni, conviviamo da 5. Lui è il mio posto sicuro, la nostra coppia lo è, e sono certa che è così per entrambi. Mi ritengo fortunata ad avere un uomo così al mio fianco, a vivere una relazione equilibrata e matura, soprattutto considerando quello che c’è in giro. Ci amiamo e ci rispettiamo, parliamo di tutto e abbiamo una bellissima sintonia. E allora, dirai tu, perché mi scrivi? Perché a 37 anni ho iniziato a desiderare di allargare la famiglia, fino ad ora composta solo da me e da lui. Io voglio dei figli, ma a quanto pare questa esigenza non ci accomuna. Ho provato a parlargliene, più e più volte, ma lui è sempre sfuggente sull’argomento. “Ora non è il momento”, “Poi ne parliamo”, “Non sono decisioni che si prendono così”, queste le sue risposte tipo. Inizio a soffrire davvero molto la situazione, sono in crisi. Ma lasciarlo non è una cosa che posso considerare. Che faccio?

Non ci accorgiamo mai di quanto ci spaventa il cambiamento, fino a quando qualcuno non arriva a presentarcelo davanti. E non possiamo di certo negare che l’arrivo di un figlio è quello più significativo e importante nella vita di una coppia.

Me ne rendo conto, la situazione che stai vivendo adesso non è facile. Da una parte hai questo desiderio dentro di te, che diventa ogni giorno più grande, dall’altra, invece, ti ritrovi un muro costruito all’improvviso dall’uomo che ami e che hai scelto come compagno di vita.

Devo però rincuorarti su una cosa: questa situazione di stallo momentanea non è per forza da demonizzare. Ci sono tante coppie, infatti, che scelgono di fare passi importanti senza valutare davvero le conseguenze e l’impatto che queste possono avere sulla loro quotidianità. A volte lo fanno per leggerezza o per paura, nascondendosi dietro a una serie di bugie, o peggio di omissioni, che non portano mai a nulla di buono.

Tu e lui, almeno da quanto riesco a percepire leggendo le tue parole, non mi sembrate certo degli sprovveduti e, al contrario, il fatto che siate riusciti a costruire una relazione solida ed equilibrata dimostra che siete maturi e risoluti, e quindi in grado di affrontare un momento come questo che ti ha messo in crisi.

Dentro di te è nata una nuova consapevolezza, ma questo non vuol dire che lei debba muoversi di pari passo con le sue. Se non avete mai parlato di creare una famiglia, insieme, la sua reazione è più che comprensibile. I cambiamenti, come ti ho detto, fanno paura, e lui ha tutto il diritto e il dovere di elaborare questo tuo desiderio nei tempi e nei modi giusti. Perché è evidente che, qualora si realizzasse, stravolgerebbe la vita di entrambi.

Forse è di questo che ha paura, della probabile interruzione di un equilibrio di coppia che oggi vi rende felici e sereni. O forse non si sente all’altezza di diventare genitore. Non voglio mentirti, però, la sua vaghezza potrebbe anche celare il mancato desiderio di un figlio, ma questo potrà dirtelo soltanto lui. Le mie sono ipotesi, così come le tue, che già immagino si siano insinuate nella tua mente.

Le risposte che cerchi, amica mia, solo lui potrà dartele. Ed è tuo diritto e dovere pretenderle, proprio per questo meraviglioso legame che vi unisce. Non pressarlo però, non trasformare le domande che ti tormentano la mente in un processo con sentenza già stabilita.

Piuttosto parla con lui come hai fatto oggi con me. Ritagliatevi un momento solo vostro per discutere di una decisione che è troppo importante per essere relegata ai ritagli di tempo.

Digli come ti senti, quali sono i tuoi desideri e le esigenze e poi mettiti all’ascolto delle sue. Potresti scoprire che a spingerlo a evitare l’argomento sono solo delle paure più che naturali.