Perché dovremmo scrivere tutti una lettera (e non solo a Natale)

Può essere indirizzata a Babbo Natale, a un amico o a un familiare. Oppure a noi stessi. Ecco perché dovresti prendere carta e penna e iniziare a scrivere

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Sono numerose le evidenze scientifiche che confermano i benefici della scrittura. Non è un caso che questa, se applicata nel modo giusto, può trasformarsi in una vera e propria terapia. Inoltre, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Psycological Science, usare una penna su un foglio bianco ci permette di sviluppare la memoria, la concentrazione e la capacità di sintesi.

Tutti scriviamo, anche se spesso non diamo importanza e valore a quello che facciamo. Sms, chat ed e-mail sono diventati strumenti di uso quotidiano che ci permettono di comunicare velocemente anche a distanza. Ma quanti di voi, nell’ultimo anno, si sono ritagliati del tempo per scrivere una lettera?

I bambini sicuramente. Loro amano scrivere, e non solo a Babbo Natale, anche se in questo periodo lui è sicuramente il destinatario principale. E proprio come i bimbi, anche noi dovremmo prendere carta e penna e iniziare a scrivere adesso.

Desideri, fallimenti, buoni propositi e felicità

Lo abbiamo già detto: scrivere fa bene. Rilassa la mente, riempie l’anima e riscalda il cuore. Ci aiuta, inoltre, a focalizzarci sulle cose importanti, a cambiare prospettiva se necessario o a dare forma, attraverso l’inchiostro, ai desideri più reconditi. La verità, però, è che abbiamo smesso di farlo. E da tempo ormai.

Viviamo in una società scandita da impegni personali e professionali che ci insegna e ci impone la frenesia. Che ci spiega, a nostro discapito, che non possiamo mai rallentare perché chi si ferma è perduto. Così ci siamo tutti adattati e facendolo abbiamo dimenticato la bellezza delle piccole cose, anche quelle più semplici che però nascondono il senso di tutto.

Districandoci tra il caos e il disordine del giorno, semplicemente, noi non abbiamo più tempo. Per gli amici, per le passioni, per noi stessi. Figuriamoci se ne abbiamo per scrivere una lettera. E se invece fosse questa la via d’uscita per ritrovare quello che abbiamo perso? Un semplice foglio di carta, macchiato dall’inchiostro, che racconta i desideri, i fallimenti, i buoni propositi e la felicità.

Perché dovresti scrivere una lettera a Natale, e non solo

Il Natale è il periodo migliore per iniziare questa pratica. Dopo la frenesia quasi ansiogena dei regali e dei preparativi, arriva il momento di ritagliarsi uno spazio intimo e solitario anche per fare i bilanci. Quello può trasformarsi nel momento perfetto per sedersi a un tavolo e per iniziare a scrivere.

Non importa chi sia il destinatario. Può essere Babbo Natale, che ci legge sempre e comunque, la nostra migliore amica o nostra mamma. Può essere una persona che non è più nella nostra vita, ma che in quella ha lasciato il segno. Possiamo scrivere anche una lettera a noi stessi, a quelli del passato e del futuro, a quelli del presente.

Non ci sono regole in questo esercizio, se non quella di seguire il cuore e lasciarsi trascinare da questo. La lettera può essere semplicemente uno strumento di bilancio su quello che è stato l’anno in corso, a patto che sia gentile e mai colpevolizzante. Oppure può trasformarsi in un elenco di buoni propositi, quelli destinati all’anno che verrà.

Su quel foglio bianco possiamo scrivere i nostri traguardi, le vittorie e le rivincite, ma anche i fallimenti, perché è da quelli che possiamo ripartire per accogliere le infinite opportunità che ci ha riservato la vita. Oppure possiamo dare un significato più concreto ai nostri sogni, dargli nuove forme e prospettive. Possiamo osare di immaginare chi vogliamo essere, senza doverci preoccupare dei giudizi o delle aspettative degli altri.

Oppure possiamo scrivere una lettera a qualcuno, per dirgli cose che già sa o per aprirci come non abbiamo fatto mai. Per raccontare l’universo che abbiamo dentro o, semplicemente, per ricordargli quanto è importante la sua presenza nella nostra vita. Possiamo scrivere per chiedere scusa, per confessare un segreto, per parlare di amore.

Non ci sono regole né limiti in questo esercizio, né tanto meno si corre il rischio di sbagliare, indipendentemente dal destinatario. La lettera è un dono gentile e autentico, per gli altri e soprattutto per noi stessi. L’unica cosa che è richiesta è un atto di fede nei confronti del nostro cuore, perché è lui che ci guida attraverso la scrittura.