#PostaDelCuore

Pensavo di essere sposata con un uomo serio, ma mio marito mi “tradisce online”

Il tradimento online può essere considerato un vero tradimento? Per alcuni sì, per altri no. Quello che è certo è che il dolore che si prova è reale. E quello nessuno può cancellarlo

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Pubblicato: 29 Gennaio 2023 08:00

Ciao, sono una donna di 60 anni sposata da più di 30, due figli ormai grandi. Un matrimonio che oserei definire “normale”, tra alti e bassi come tanti, con un paio di scivoloni (permettetemi di definirli così, avete capito di cosa parlo tanto) rispettivamente da parte di mio marito e anche mia. Ma insomma, nonostante tutto il desiderio di tenere la famiglia unita ha sempre avuto il sopravvento. Ora, scopro che mio marito fa lo scemo online. Premetto che non è un adone e ha 65 anni, io non sono Sharon Stone ma neppure un cesso. L’ho beccato con le mani nel sacco perché la “preda” era una mia conoscente che non ha esitato a dirmelo, e lui – scemo – non ha potuto negare. Dopo tante scuse e la promessa di non rifarlo più, mi viene il sospetto che non abbia mai smesso. Così un mese fa vinco la mia ritrosia nei confronti della tecnologia, mi apro tre profili social finti, con foto di belle ragazze appariscenti trovate in rete, e con una scusa lo contatto. Lui ci casca con tutti e due i piedi senza esitare un attimo, non ci può credere che una tettona 30enne con i lunghi capelli biondi gli scriva. E inizia da subito a fare il cascamorto (a essere delicate, sennò userei un’altra parola che sarebbe più appropriata, che fa riferimento a un animale che vive nel porcile). Stessa cosa con gli altri profili (una rossa e una mora, più avanti d’età)… dalla serie “non me ne faccio scappare una”. Ora, magari qualcuna di voi mi potrà dire che finché è tutto virtuale ho poco da prendermela. Ma io me la prendo parecchio. Non tanto per la gelosia, ma perché pensavo di avere sposato un uomo serio. Non uno che fa il maiale (anche se solo a parole) con una che potrebbe essere sua figlia. Esagero se dico che mi sono sentita come Veronica con Silvio?

Parlare di tradimenti e di perdono è sempre complicato e lo è ancora di più quando ci spostiamo nella dimensione virtuale. Perché poi la domanda è sempre la stessa: può essere considerato un tradimento quello che non viene consumato, ma che resta solo tra le centinaia di migliaia di parole che scriviamo ogni giorno attraverso la tastiera di un computer o di uno smartphone?

È una domanda, questa, che non conosce una risposta univoca. Perché per averla dovremmo andare a sviscerare il significato più stretto del termine. Certo è che se dovessimo affidarci alle parole di un dizionario, che definisce il tradimento come l’atto di “Venir meno alla fede data, o a un impegno solennemente assunto”, potremmo dire di sì. Ma anche di no, considerando che una chat potrebbe benissimo essere confinata nel regno delle fantasie. E quelle tutte le abbiamo avute. Sono forse considerate un tradimento?

Al di là di queste domande, che probabilmente non restituiranno mai una risposta giusta o una sbagliata, c’è una cosa molto più importante da considerare. Il tradimento sarà anche virtuale, ma i sentimenti che proviamo no, quelli sono reali.

Non faccio fatica a comprendere quello che senti, la frustrazione e il disagio di aver condiviso la vita con un uomo che non riconosci più. Quindi no, non esageri se ti senti arrabbiata e ferita. Perché anche se per lui quello che è successo non conta niente, per te significa molto, e non può essere ignorato.

Potrei dirti di lasciarlo e ricominciare, e potrei darti tantissimi motivi per farlo. Ma non credo che questa sia un’ipotesi che tu hai realmente preso in considerazione, almeno non è questo che percepisco dalle tue parole. Perché siete una coppia da tanto tempo e perché come tu stessa hai scritto ne avete passate tante insieme.

La cosa che mi sento di suggerirti è quella di parlarne ancora con lui. Di ridefinire, se è possibile, le regole che appartengono alla vostra relazione e che vi hanno permesso di stare insieme per 30 lunghi anni. Le cose sono cambiate, i tempi lo sono, e i social network si sono trasformati nello strumento perfetto per rivendicare quel senso di eccitazione e libertà che a volte la quotidianità ci toglie.

Prenditi un po’ di tempo per elaborare ciò che è successo, per fare i conti con quello che provi e con quello che senti, ma non escluderlo da questa presa di coscienza. Potresti scoprire che magari si può rimediare o che al contrario la tua stima nei suoi confronti è svanita completamente. E se è questo quello che è successo, credo tu sappia già cosa fare.