Non siamo tutti la metà di una mela, perché io sono sola

Io non lo so di chi è la colpa, se di colpa si può parlare. Quello che so è che esistono persone che non sono destinate all'amore. E io sono una di quelle

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Ho sempre amato la solitudine perché in essa ho trovato una dimensione in cui rifugiarmi e trovare me stessa. Per questo motivo sono sempre stata indipendente e autonoma e di questo, vi confesso, non posso che esserne orgogliosa. Perché so cosa vuol dire essere spaventati da questa condizione. Ho visto amiche e familiari autodistruggersi mentre collezionavano disastri sentimentali solo per il bisogno di non sentirsi soli.

Questa necessità, a me, non è mai appartenuta. Ma non è che vero che solo perché da sola so stare molto bene, l’amore non mi manca. Perché la voglia di condividere la vita e la quotidianità con qualcuno è più presente nella mia vita di quanto vorrei ammettere.

E non perché ne ho bisogno, ma perché lo voglio. Desidero sentire il cuore scalpitare a ogni sussurro, mi piacerebbe addormentarmi e risvegliarmi tra le braccia di qualcuno che mi faccia sentire al sicuro, con il quale condividere le gioie e anche i fallimenti.

E non lo voglio per poter gridare al mondo che ho trovato la mia anima gemella o per mettere a tacere tutti quelli che continuano a chiedermi perché sono single, ma perché conosco la sensazione che si prova quando si ama qualcuno. Ed è bellissima.

Ma più il tempo passa più capisco che non è vero che siamo tutti la metà di una mela, perché io sono sola. C’è chi mi accusa di essere troppo esigente e chi, invece, di essere così autonoma e indipendente da far paura agli uomini. Io non lo so di chi è davvero la colpa, se poi di colpa si può parlare.

Ma tra incontri fugaci e frequentazioni deludenti, mi rendo sempre più conto che sono davvero poche le persone che hanno una reale intenzione di conoscermi a fondo, di entrare nel mio mondo. Così tutto si consuma troppo velocemente, nel giro di poche uscite, qualche cena e un’arrivederci che sa di addio.

E non mi struggo per questo. Ho una vita piena fatta di lavoro, amicizie e famiglia che mi riempie ogni giorno. E nonostante questo, non mi sono mai preclusa la possibilità di conoscere nuove persone, anzi. Ma è diventato faticoso, sapete? Metterci entusiasmo, uscire, essere predisposte nei confronti degli altri, lasciarsi corteggiare e dare fiducia. Per poi ritrovarsi davanti all’ennesimo epilogo.

Non lo so perché questo succede a me. Io, davvero, una risposta non so darmela. Quello che credo è che semplicemente ci sono persone che non sono destinate all’amore. E io, evidentemente, sono una di queste.