Mia madre è ipercritica, ma voglio salvare il nostro legame

L'errore che spesso commettiamo, noi figli, è quello di dimenticarci che i nostri genitori sono essere umani. Con i loro difetti e le loro fragilità

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Ho 38 anni, un marito e una bambina, una casa e un lavoro soddisfacente. Quello che però non mi fa dormire la notte è il rapporto che ho con mia madre, una sorta di relazione tossica fatta di amore e odio. Ci tengo a precisare che è una donna in gamba, determinata e anche molto generosa, ma è ipercritica e ha sempre la capacità di farmi sentire inadeguata, in ogni scelta e in ogni azione. Anche adesso, che ho una famiglia bellissima e sono anche io mamma, continuo a subire il suo giudizio. Basta una minima critica da parte sua a mettere in dubbio tutto ciò che ho fatto e che sono. Eppure, nonostante questo, le voglio davvero bene. In passato l’ho allontanata più e più volte, e abbiamo sofferto entrambe, tanto. Adesso vorrei recuperare quel rapporto, solo che non so come trovare il giusto equilibrio. Aiuto!

Ogni storia d’amore ha i suoi alti e i suoi bassi, ha ostacoli che a volte sembrano insormontabili, momenti di insoddisfazione, di crisi o di sofferenza. E i rapporti tra genitori e figli, devo dirtelo, non sono immuni da tutto questo.

Certo, per noi figli è difficile accettarlo, soprattutto se consideriamo che siamo cresciuti con l’immagine di quella famiglia ideale dipinta per anni sulla carta stampata e proiettata sul piccolo schermo. Insomma, chi avrebbe potuto immaginare mai che un giorno i nostri genitori avrebbero potuto causarci dei dispiaceri? Figuriamoci pensare di doverci difendere da loro! Eppure succede, molto più spesso di quanto possiamo immaginare.

Se c’è una cosa che ho imparato dalla vita, però, è che l’errore più grande che commettiamo noi figli è proprio quello di dimenticarci che mamma e papà, prima di essere genitori, sono anche essere umani. Con tutte le loro imperfezioni e le fragilità, con tutti i loro difetti.

Non credo, in realtà, che tu sia tanto lontana da questa consapevolezza. Perché se oggi senti il desiderio di ricostruire questo legame vuol dire che in cuor tuo sai che quello che ti unisce a tua madre va oltre a quello che puoi considerare un aspetto caratteriale ostico e fastidioso.

Con questo non posso però ignorare quanto il suo atteggiamento ti faccia male, oggi esattamente come ieri. È evidente dal fatto che, nonostante tu sia una donna risoluta, ti basta una parola di tua madre per mettere in dubbio tutto ciò che hai fatto fino a questo momento.

Io credo che questo sia un chiaro segnale del fatto che, piuttosto che modificare il rapporto con tua madre, dovresti cambiare la percezione che hai di te, di chi sei stata e di chi sei diventata.

Mi spiego meglio. L’appoggio di un genitore, questo è chiaro, svolge un ruolo fondamentale per noi, per la nostra crescita e l’autostima. Tuttavia, al punto in cui sei tu, dovresti iniziare a credere più in te stessa e a riconoscere il tuo valore, indipendentemente da ciò che ti dicono gli altri.

E poi sai, a volte quelli che noi riconosciamo come dei difetti insopportabili negli altri, nascondono sofferenze che non conosciamo. Forse tua madre è così dura con te perché prima lo sono stati con lei, o forse perché desidera il meglio per te e questo è l’unico modo che conosce per dimostrartelo.

Io questo non lo so, e forse non lo sai neanche tu. Quello che è certo, però, è che tu non vuoi perdere tua mamma e lei non vuole rinunciare a te. Quindi perdonala per quello che è stato, cerca di non dare peso al suo carattere ipercritico e concentrati nel valorizzare tutti gli altri aspetti che caratterizzano il vostro rapporto. Vedrai che così troverai l’equilibrio che stai cercando.