È possibile amare due persone contemporaneamente?

Ami una persona, ma ad un certo punto ti accorgi di provare questo sentimento anche per qualcun altro. È possibile? Ecco cosa ne pensa l’esperta

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Tutti noi nel corso della vita sperimentiamo le gioie (e sì), anche le pene d’amore. A volte, questo sentimento si presenta nei modi più improbabili e inaspettati, altre non lo riconosciamo subito, e altre ancora lo confondiamo con un’infatuazione.

L’amore però non è solo bianco o nero, ma tutte le sfumature di colore possibili. Sa rendere la vita più bella, ma sa anche farci soffrire. Presenta alti e di bassi e può evolversi nel corso del tempo, tanto che può capitare di innamorarsi di due persone contemporaneamente. In questo caso è normale porsi delle domande, avere dei dubbi, interrogarsi sul da farsi.

È possibile quindi amare due persone allo stesso tempo e come comportarsi? Abbiamo affrontato l’argomento con la Dottoressa Chiara Alfano, Psicoterapeuta Sistemico Relazionale.

Che cos’è l’amore

«Come sappiamo, l’amore è un sentimento complesso che può assumere molte forme. Va però distinto da ciò che comunemente chiamiamo “innamoramento”, ovvero quel momento più o meno lungo in cui, invasi da adrenalina, dopamina, ossitocina, ci sentiamo come travolti. L’amore viene di solito inteso come un sentimento che si è stabilizzato dopo questa prima fase da “farfalle nello stomaco” e che ci predispone all’attaccamento all’altro», spiega la dottoressa.

Come si spiega l’amore per due persone?

«Il modello di “amore” predominante è certamente quello romantico e monogamo connotato principalmente dall’esclusività e da netti confini che separano la coppia dal resto del mondo rendendola un’entità a sé. Ma siamo davvero sicuri che sia l’unico possibile? Penso alle relazioni poliamorose (non ai tradimenti, attenzione!) e mi sembra che per molti funzionino e siano portatrici di principi come il rispetto, la fiducia, la stima e l’intimità fisica ed emotiva tanto quanto le relazioni monogame sane e funzionali.

Quindi direi che sì, si possono amare due persone contemporaneamente. Forse ciò che è più difficile da gestire è la coesistenza di due persone nel nostro cuore in un’ottica monogama,» continua l’esperta.

Se da una parte infatti ci sono le relazioni monogame caratterizzate dall’esclusività, dall’altra possiamo trovare un’altra forma di relazione, ovvero quella relazione aperta. In questo caso, la situazione è nettamente diversa, in quanto – come suggerito dal nome stesso – questo tipo di relazione prevede che la coppia sia costituita da più di due individui.

Quando può accadere di amare due persone allo stesso tempo?

«Quando la nostra amica o il nostro amico del cuore ci confida di amare due persone contemporaneamente la prima ipotesi che facciamo è che la sua relazione non funzioni più. È possibile, ma non è detto che sia così.

Capita infatti che un secondo amore ci permetta di sperimentare parti di noi sopite o inedite, che l’altro o l’altra rispondano a bisogni che non trovano posto nel rapporto stabile già in essere. Ed è in questi casi che molto spesso i sentimenti per due persone riescono a coesistere senza pestarsi i piedi, senza creare in chi li sperimenta grandi scompigli o dubbi, piuttosto sensi di colpa, quelli sì, molto spesso arrivano, ma sono dovuti in gran parte alla rottura della promessa iniziale, del patto che fonda il legame».

Cosa può accadere

«Ciò che accade in questi casi è che si amino due persone in maniera profondamente diversa, e che le due relazioni siano complementari. In altre situazioni invece, il primo amore è finito e si è trasformato in un’altra forma di amore, che assomiglia all’amore fraterno, dal quale è spesso difficile svincolarsi perché, nonostante tutto, è diventato una comfort zone.

Infine ci sono gli “innamoramenti temporanei”, ovvero quelli che confondiamo con l’amore e che invece molto spesso rappresentano una via di fuga dall’impegno che una relazione stabile richiede o da un rapporto che proprio non riusciamo o non vogliamo salvare. E di solito questi fuocherelli si spengono non appena ci si svincola», precisa la dottoressa Alfano.

L’amore quindi è un sentimento sfaccettato e articolato che può essere vissuto in diversi modi. Esistono inoltre svariate forme e può mutare nel tempo trasformandosi in qualcos’altro.

Chi e come scegliere

«Perché dobbiamo scegliere? Non credo sia sempre indispensabile scegliere a meno che questa “non scelta” rappresenti una fonte di sofferenza per qualcuno. Come abbiamo visto, ci sono molteplici configurazioni dell’amore e sono tutte potenzialmente valide purché rispondano a nostri bisogni individuali anziché (come spesso accade) a modelli preconfezionati che spesso non ci soddisfano più o forse non lo hanno mai fatto.

Nella mia pratica clinica scopro sovente quanto poco siamo abituati a chiederci “di cosa ho bisogno davvero adesso? Cosa cerco in una relazione?”. Raggiungere la consapevolezza dei propri bisogni è un po’ come disegnare una mappa che ci permette di orientarci, di fare scelte funzionali e in armonia con noi stessi e con gli altri. Infine, molte persone scelgono forme “aperte” di relazione non solo dal punto di vista sessuale ma anche affettivo. Ritengo che aldilà della forma che sentiamo più vicina a noi, l’elemento indispensabile per il buon funzionamento di ogni rapporto sia la capacità di stabilire “regole del gioco” condivise. Insomma, quando si parla di sentimenti, ciò che conta è che ognuno di noi trovi il modo di sperimentarli liberamente nel rispetto di sé e degli altri coinvolti», conclude l’esperta.

L’amore quindi, nel suo essere articolato, necessita anche di una consapevolezza personale circa ciò si vuole davvero. Sarà questo a farci stare bene e a vivere il rapporto d’amore che desideriamo nel migliore dei modi possibili.