C’è quest’idea dell’amore romantico che accompagna le nostre esperienze sentimentali sin da quando eravamo bambine. Mi ricordo bene quando alle scuole elementari proprio quel compagno di classe che mi piaceva, mi prendeva di mira. Mi tirava i capelli, mi nascondeva lo zaino e mi prendeva in giro. Ma anche io piacevo a lui sapete? Sì perché secondo tutti gli altri, secondo gli adulti che giustificano i suoi fastidiosi comportamenti, quelli erano dettati da un interesse. Perché è così che si comportano i maschi, dicevano.
E a sentirlo dire, in ogni circostanza e in ogni fase della crescita, ho iniziato a crederci e persino a giustificare i loro comportamenti, perché è questo che facciamo sempre, salvo poi ricredermi quando mi sono imbattuta nei racconti di uomini che uccidevano per gelosia, possessione e troppo amore. Un paradosso tragico, quest’ultimo, che però non riguarda solo i film di azione, ma che anzi trova la sua tremenda verità anche nelle giustificazioni dei femminicidi. Alla faccia del vissero tutti felici e contenti, insomma.
Nel più innocuo dei casi, quindi, è evidente che un uomo può distruggere per sempre il sogno del lieto fine che ci portiamo dentro sin dall’infanzia, ma può anche farlo realizzare, s’intende. Perché è lui a fare il buono e il cattivo tempo. È lui a dover combattere contro draghi, mostri e stregoni per salvare la principessa rinchiusa in una torre, meglio ancora se la raggiunge a bordo di un un cavallo bianco. Noi, invece, dobbiamo solo restare lì ad aspettare. Al massimo ci viene concesso di farci crescere i capelli, così da fornire aiuto al prode cavaliere, o imparare a filare, così da avere il corredo matrimoniale già pronto.
Quanto è bello l’amore romantico. Quanto era bello quando credevamo che la nostra missione nella vita fosse solo quella di attendere l’arrivo del nostro eroe. Ma poi siamo cresciute, per fortuna, e abbiamo capito che nessuno può e deve salvarci.
Lo scontro con la realtà non è stato dolce e, anzi, brutale nel caso di alcune di noi. Anche perché come potevamo cancellare gli anni degli amori folli e irragionavoli? Come potevamo dimenticare tutti quei carnevali che attendevamo con ansia solo per sfoggiare il nostro vestito più bello, quello da principessa ovviamente, perché era quello il nostro destino.
Quei tempi sono cambiati eppure quell’idea di amore romantico esiste e persiste. C’è ancora chi lo insegue e lo sogna e chi lo ha incontrato e si tiene a debita distanza perché è chiaro che la sua esistenza determina il nostro ruolo, nella coppia e nella società.
Lo studio Realistic love: Contemporary college women’s negotiations of princess culture and the “reality” of romantic relationships, condotto da Amanda Koontz nel 2017, ha raccolto tutta una serie di testimonianze di giovani donne che confermano quanto ancora la cultura della principessa e l’amore romantico influenzano la costruzione delle relazioni. Un’altra ricerca, pubblicata dall’American Psychological Association sul Journal of Personality and Social Psychology, conferma che l’amore romantico influisce anche sul comportamento degli uomini scatenando in loro atteggiamenti sessisti che possono diventare anche aggressivi.
Succede quindi che gli uomini sono convinti di avere il potere sulle donne e sulle loro partner, perché indotti da sempre dalla società, e quando temono di perderlo possono sfociare in comportamenti aggressivi. Le donne, invece, nonostante giorno dopo giorno sfuggono all’idea di femminilità stereotipata, spesso e volentieri si ritrovano intrappolate negli stessi schemi. Basta pensare a chi di noi ha rinunciato a qualcosa per inseguire l’amore, ha messo i sogni e i desideri in secondo piano per realizzare una famiglia, per diventare madre e moglie. Del resto è sempre stato questo il nostro lieto fine, no?
Così ecco che anche l’amore romantico diventa lo strumento di lascia passare delle differenze di genere, di un potere che viene conferito quasi totalmente all’uomo e che rivendica prepotentemente dopo un rifiuto. Le violenze fisiche e psicologiche, lo stalking e le molestie ne sono un triste esempio.
E se una donna si ribella a tutto questo non è accettabile. È strana, è diversa, è folle. E allora va bene così, lasciateci essere folli, ma libere.