
Le nostre mamme, e ancor più le nostre nonne, lo ricordano bene il corredo nuziale. A volte ce ne parlano con un filo di ironia misto a nostalgia, perché in fondo si tratta di un ricordo legato a uno dei momenti più importanti della loro vita. Noi invece inorridiamo, bonariamente s’intende, al pensiero di quelle lenzuola ricamate, della biancheria in lino, dei ricami all’uncinetto e di altri accessori che non rispecchiano, assolutamente, i nostri gusti.
Eppure, per le donne di un tempo, non c’era scelta. Né per il contenuto del corredo, né per il corredo stesso dato che questo veniva preparato dalle mamme già in tenera età, prima ancora che le figlie venissero promesse in spose. Insomma, si trattava di una cosa davvero seria.
Questo perché di fatto il corredo veniva associato alla dote e anzi, forse era la sua parte più visibile. C'era la biancheria personale e quella della casa, c'erano le posate e l'argenteria, c'era uno status sociale che veniva inevitabilmente rappresentato anche da tutti gli oggetti che con sacrificio e fatica venivano acquistati, realizzati e ricamati a mano dalle donne della famiglia sin dalla nascita della bambina.

E anche se oggi quella del corredo è una tradizione assai lontana da noi, che però in alcune parti d'Italia ancora esiste e viene onorata, si tratta comunque di un pezzo della nostra storia che vogliamo ripercorrere oggi insieme a voi.
Cos'è il corredo
Ci sono donne che di sposarsi non ne vogliono sapere, altre invece che attendono con trepidante attesa quel giorno. Non sappiamo se le donne di una volta fossero entusiaste o meno di convolare a nozze, soprattutto se consideriamo il fatto che neanche troppo tempo il matrimonio era per noi quasi una tappa obbligata di un percorso di vita che ci vedeva, prima che donne, mogli e mamme.
Lo dimostra il fatto che nelle famiglie, una volta nata la figlia femmina, si iniziavano a raccogliere le risorse necessarie per realizzare il corredo che poi sarebbe stato donato ai futuri sposi per il matrimonio. Una tradizione, questa, fortemente collegata alla dote, che apparteneva a ogni famiglia d'Italia.
Si trattava di una sorta di ringraziamento e riconoscimento nei confronti del futuro marito che avrebbe accolto quella donna all'interno della sua famiglia e che di lei se ne sarebbe preso cura. Oltre al corredo, infatti, la famiglia della sposa era solita regalare proprietà terriere e somme di denaro, la famosa dote, appunto.
Nonostante la tradizione oggi sia stata abbandonata, o comunque ampiamente rivisitata, per le più nostalgiche il corredo nuziale resta comunque un ricordo familiare legato al passato e ai ricordi di un giorno importantissimo. Provate a chiedere alle vostre mamme e alle vostre nonne di questo, siamo certi che qualche oggetto del corredo è ancora custodito da loro gelosamente pronto per essere regalato a nipoti e pronipoti.
Cosa c'era all'interno del corredo?
Il corredo era composto solitamente da alcuni oggetti per uso personale e da altri per la casa. Ovviamente il valore del suo contenuto cambiava anche in base al ceto di appartenenza della famiglia della sposa. In generale, comunque, si partiva da almeno 6 elementi per la casa che comprendevano lenzuola, asciugamani, tovaglie e biancheria per la casa.
Per quanto riguarda la parte personale, invece, questa comprendeva camice da notte, fazzoletti ricamati a mano e capi di biancheria intima, elementi scelti sempre e comunque dalle mamme. Anche se il valore del corredo era, inevitabilmente, correlato alle disponibilità economiche delle famiglie, per queste si trattava comunque di uno degli investimenti più importanti da fare nella vita.

Dove si usava
La tradizione del corredo nuziale era radicata in tutto il territorio italiano e, con una maggiore propensione nelle regioni del Sud Italia, dove questa è ancora viva, seppur rivisitata e modernizzata. In generale è il Sud del nostro stivale a detenere il primato di questa usanza, qui le donne di famiglia dedicavano la maggior parte del loro tempo al ricamo e alla realizzazione della biancheria per la casa per le future spose.
Su tutto il territorio nazionale, comunque, quando la figlia femmina era ancora una bambina, si iniziavano a riempire bauli e valigie con tutti gli elementi necessari al corredo e venivano ampliati con gli anni e conservati alla stregua di un tesoro prezioso.
Differenza con la dote
Il corredo nuziale, dicevamo, è stato sempre strettamente collegato alla dote. Nei secoli scorsi, infatti, il matrimonio era trattato prima alla stregua di un affare, poi come una tappa obbligata, appunto. Se pensiamo che nei primi anni del Novecento, le donne venivano promesse in sposa, riusciamo ad avere un quadro più chiaro. Erano i tempi in cui il capofamiglia decideva le sorti delle donne e delle sue figlie: così ecco che il matrimonio si trasformava in un contratto.
E in questo antico atto compariva anche la dote, ovvero l'insieme dei beni conferiti al marito come riconoscimento del fatto di farsi carico della futura sposa, ma anche per gli oneri matrimoniali derivanti dalla vita nuziale. Una volta ottenuta la dote, la donna usciva dal controllo paterno. La dote era l'unica cosa che spettava alla figlia, perché per la legge gli unici a ereditare erano i figli maschi (ci penserà la Riforma del Diritto di Famiglia del 1975 a cambiare le cose).
La dote consisteva in terreni, proprietà o somme di denaro e, ancora, in gioielli preziosi e argenteria. Comprendeva, anche il famoso corredo. Per le donne provenienti dalle famiglie meno agiate, l'assenza della dote era un vero problema che rendeva più difficoltosa la possibilità di trovare un marito.
Dopo le nozze, comunque, la dote non diventava di proprietà del marito ma veniva gestita da lui e, in caso di morte, questa ritornata alla famiglia di appartenenza.
Il corredo oggi
Oggi non si parla più di corredo nuziale, o comunque non come si intendeva un tempo. I futuri sposi, infatti, vengono comunque aiutati dalle famiglie ad avere tutto il necessario per la casa una volta sposati. Ma a questo, oggi, si aggiunge anche la famosa lista nozze che può comprendere alcuni di quegli elementi un tempo destinati al corredo, fino a elettrodomestici e invenzioni super tecnologiche che oggi tutte desideriamo avere in casa. O ancora la lista viaggio di nozze, grazie alla quale gli invitati contribuiscono alla luna di miele degli sposi. Oggigiorno infatti molte delle coppie che decidono di convolare a nozze, già convivono oppure preferiscono comprarsi come e quando preferiscono suppellettili, elettrodomestici e cose varie.
I genitori e i nonni, comunque, mantengono un ruolo fondamentale del matrimonio dei figli. Non solo per un contributo concreto nell'acquisto di queste cose, ma anche perché spesso tra i regali non mancano vassoi d'argento, lenzuola ricamate o set di porcellana che vengono tramandate nel tempo per il loro valore economico e simbolico.
