Corredo matrimoniale: cos’è, come comporlo e cosa comprare

Una volta nata la "figlia femmina", si iniziavano a raccogliere le risorse necessarie per realizzare il corredo nuziale, che rappresentava l'investimento più importante per ogni famiglia

Foto di Rita Paola Maietta

Rita Paola Maietta

Giornalista pubblicista

Giornalista e blogger dal 2010, le piace scrivere di moda, design, casa, matrimonio e lifestyle mentre si destreggia nella vita da mamma.

Non appena nasceva una figlia femmina, la famiglia iniziava a mettere da parte le risorse che occorrevano a realizzarle il corredo matrimoniale che costituiva un vero e proprio investimento economico. Basterebbe fare una domanda alle mamme oppure alle nonne per poter ascoltare fantastici racconti circa il corredo nuziale, conditi da nostalgia e, qualche volta, ironia.

Il corredo, soprattutto per le nostre ave, è un ricordo che si lega a doppio filo ad uno dei momenti salienti della loro vita: quello che le avrebbe viste staccarsi dalla famiglia per diventare sposa e costruirsi la propria famiglia con il marito. Anche se, la costruzione del corredo nuziale, avveniva molto prima, sin da quando la donna era piccolissima.

Il corredo nuziale è davvero un retaggio del passato oppure è ancora in uso? Di seguito, conosceremo meglio il corredo sposa ed il suo significato. Approfondiremo anche le sue declinazioni moderne, che vanno incontro alle necessità delle spose moderne e della vita di coppia post millennio.

Cos’è il corredo nuziale

Non è raro che, nell’ascoltare i racconti sul corredo, le donne di nuova generazione inorridiscano: le lenzuola ricamate, le tovaglie lavorate all’uncinetto, gli asciugamani di lino, sono tutti elementi che non si sposano con la frenesia e l’obbligo di praticità che imperano nella nostra vita di tutti i giorni. Per non parlare dei gusti personali che la modernità ha influenzato in modo diverso.

Il corredo matrimoniale da sposa era riservato alla donna d’altri tempi che non aveva scelta sugli elementi che andavano a comporlo. Esso, infatti, veniva preparato da sua mamma, da sua nonna o dalle donne della sua famiglia sin da quando era molto piccola, ancor prima che venisse promessa in sposa.

Il corredo sposa era accomunato alla dote che rappresentava la quantità di denaro o la serie di immobili e terreni che la famiglia della sposa dava in dono allo sposo. Costituiva un modo per essergli riconoscente perché accoglieva la propria figlia ma anche per contribuire, in qualche modo, al suo mantenimento e a quello della nuova famiglia che i due avrebbero costituito.

Sostanzialmente, però, il corredo completo matrimonio era costituito da elementi visibili e concreti che spaziavano dalla biancheria personale e per la casa, posate ed argenteria, fino agli oggetti da usare in casa, spesso di valore. Questi elementi venivano eletti a simbolo dello stato sociale della ragazza, nonché della sua famiglia. Tovaglie, lenzuola, tendaggi e quant’altro, venivano ricamati o lavorati a mano sin da quando la figlia femmina era ancora piccola.

Non bisogna dimenticare che il matrimonio veniva considerato, in passato, come non solo una tappa obbligata per una donna ma un vero e proprio affare. Nei primi del Novecento, ad esempio, le donne erano promesse in sposa ed era il capofamiglia a decidere le loro sorti. Il matrimonio (anche se lo è ancora oggi) era un contratto in cui figurava anche la dote che, come abbiamo visto, rappresentava l’insieme di beni che venivano dati dalla famiglia della moglie al marito. Quando quest’ultimo sposava la ragazza e otteneva la donna, la neo sposa usciva dal controllo paterno per andare sotto il controllo del marito. A differenza dei figli maschi che potevano ereditare anche appartamenti e terreni, la dote era l’unica cosa che spettava alle figlie femmine. Le cose iniziarono a prendere una piega diversa soltanto a partire dal 1975 con la Riforma del Diritto di Famiglia.

Com’è composto il corredo nuziale

Anche se quella del corredo può sembrare un’abitudine desueta, in alcune zone d’Italia viene ancora preparato ed onorato in quanto parte della storia d’Italia. Laddove sia ancora in uso, però, si tratta di una tradizione che è stata rivisitata ed adeguata ai tempi.

Come abbiamo scritto poco più su, il corredo da sposa era costituito da una serie di oggetti di uso comune sia personale che domestico. Il valore di tali oggetti variava in base a quello che la famiglia della sposa poteva permettersi. Gli elementi base da cui si partiva erano almeno 6 tra: biancheria da letto, biancheria da bagno e da cucina. A questi elementi, andava ad aggiungersi la biancheria personale: indumenti da notte, fazzoletti ricamati e biancheria intima. Sia per quanto riguarda la biancheria per la casa che quella personale veniva scelta dalla mamma della sposa o, comunque, mai direttamente dalla destinataria.

Anche se la tradizione del corredo matrimoniale era radicata in tutta Italia, era più diffuso al Sud dove le donne della famiglia dedicavano molto del loro tempo a ricamare e a preparare la biancheria. Tutti elementi che andavano accuratamente riposti, anno dopo anno, in capienti bauli che sarebbero andati nella futura casa della sposa. In alcune regioni meridionali della Penisola, tutt’oggi il corredo è una tradizione viva anche se è stata adeguata ai tempi.

Il corredo nuziale oggi

Se si volesse avere un’idea di come potrebbe essere composto un corredo matrimoniale completo al giorno d’oggi, si potrebbe fare affidamento alla seguente lista. Numericamente parlando, gli oggetti che compongono un corredo devono partire da 6 elementi e proseguire per multipli. Dunque, un corredo completo potrebbe essere composto da: 12 lenzuola, 6 asciugamani per lui e per lei (di cui 6 anche per gli ospiti), 6 tovaglie e via discorrendo. Non dovrebbe mancare un piumino per l’inverno ed un copriletto leggero per l’estate. Per le mezze stagioni, invece, il corredo dovrebbe contenere un quilt, ovvero il trapuntino leggero.

In passato, l’alternativa al piumino, decisamente più pratico, era la coperta realizzata in pura lana vergine. Un altro elemento irrinunciabile, soprattutto anni addietro, era un composè letto sposa ovvero il set di lenzuola e federe che avrebbe vestito il letto durante la prima notte nella casa da sposi. Allungano la lista anche due coprirete e due copri materasso. Laddove facesse molto freddo, due paia di lenzuola di flanella potrebbero essere una buona scelta da inserire nel corredo. Un corredo ricco, inoltre, può contenere anche i tappeti per la camera da letto e quelli per il bagno.

Per quanto riguarda le tovaglie, impossibile non includere anche quelle realizzate in tessuti anti macchia. Tra i materiali prediletti spiccano: cotone, cotone percalle, lino. Tra i colori preferiti, invece, ci sono i neutri che potranno abbinarsi meglio a qualsiasi stile d’arredo e quindi: bianco, avorio, tortora, grigio.

A completare la biancheria da casa, ci sarebbe la biancheria personale composta da almeno sei camicie da notte, meglio se di seta, i fazzoletti ricamati a mano e svariati pezzi di lingerie di pizzo.

Oggi nel corredo non vengono inseriti soltanto elementi di biancheria per la casa o personale. Gli sposi, infatti, possono essere aiutati dalle proprie famiglie ad attrezzare la loro casa anche con elementi quali elettrodomestici e pentolame vario.

Nel corredo, poi, possono essere inseriti set di posate e piatti, oltre che numerosi altri elementi che servono sempre per la gestione della casa e della vita familiare. Non è raro trovare, infatti, nei corredi da sposa moderni, piccoli elettrodomestici da cucina, set di pentole e padelle, robot aspirapolvere.

Non è escluso che una parte del corredo non ancora ultimata possa andare a finire nella lista nozze dove gli sposi potrebbero decidere di inserire il robot da cucina dei propri sogni o la tv a schermo piatto stellare.

Alternative al corredo matrimoniale

Anche se il corredo da sposa potrebbe voler essere portato avanti, in virtù delle tradizioni familiari, i pezzi che lo compongono potrebbero risultare parecchio ridotti. In particolare, esso potrebbe essere composto da elementi ereditati da antenate. Si tratterebbe, appunto, di biancheria particolarmente pregiata perché ricamata e assemblata a mano. Abitudini che, ormai, nelle famiglie difficilmente si portano avanti. Delle piccole opere d’arte da posizionare in casa per qualche evento speciale ma che nessuno si sognerebbe di usare mai come biancheria quotidiana.

Piuttosto, la mamma che vuole creare il corredo a sua figlia, potrebbe andare con lei in giro per negozi e comprare quei set di lenzuola, asciugamani, tovaglie, che servono per iniziare una vita matrimoniale/convivenza. La biancheria, infatti, con il tempo, è diventata molto meno impegnativa e più minimalista: viene cambiata spesso, deve adattarsi alle esigenze di chi vive la casa e deve prestarsi a numerosi lavaggi in lavatrice, nonché ad asciugature quanto mai rapide. Il lusso, nelle case moderne, lascia inevitabilmente lo spazio alla praticità. Nessuno vuole più stirare le lenzuola oppure lavarle a mano.

Il corredo è caduto non solo in virtù della praticità ma anche della moderna vita di coppia. Molti sposi, infatti, arrivano al matrimonio dopo una convivenza. La loro casa, dunque, potrebbe essere già in possesso di tutta la biancheria e gli elettrodomestici utili alla vita di tutti i giorni.

Chi volesse comunque un corredo potrebbe optare per dei cimeli del passato, magari appartenenti ai propri avi. Tra gli esempi potrebbero esserci: mobili di valore, servizi d’argento, gioielli, piatti in porcellana e quant’altro. Ogni pezzo potrebbe raccontare una storia e diventare parte integrante della casa degli sposi.