Bud sex: il sesso tra uomini etero spiegato dalla scienza

Il sesso tra uomini, amici e conoscenti, non mette in discussione né la propria identità, né l'orientamento sessuale. Ma questo basta per non parlare di tradimento?

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Tutti parlano di bud sex. Lo fanno per giudicare, per criticare o per cercare di comprendere, a volte anche senza successo. Lo fanno perché è così che si fa quando una nuova tendenza si fa largo tra i dialoghi e il chiacchiericcio sul web.

Ma la verità è che il bud sex, termine che indica un rapporto sessuale tra uomini eterosessuali, è sempre esistito. Probabilmente, però, essendo trattato alla stregua di uno stigma e di un tabù, doveva essere sotterrato insieme a tutte le cose da non dire e da non fare mai.

Oggi, invece, sempre più uomini ammettono di avere avuto esperienze con altri uomini, con amici o conoscenti. Per esplorare, indagare e conoscere, ma anche per confermare e rivendicare la propria eterosessualità.

Il sesso tra amici etero

Non è una novità in senso assoluto quella di scoprirsi attratti dai propri amici e, magari, proprio con loro iniziare una relazione di tipo sentimentale, o anche solo passionale. Ma il bud sex, in realtà, non ha niente a che vedere con questo. Anche se il nome stesso ci suggerisce un’intimità tra compagni, intesi come amici o conoscenti, questo atto in realtà lascia fuori sia la componente sentimentale che quella attrattiva.

A praticare il bud sex sono gli uomini eterosessuali. Possono essere single, ma anche sposati o fidanzati, e nessuno di loro si dichiara omosessuale o attratto in qualche modo dallo stesso sesso. La scelta di andare a letto con gli amici, infatti, è sempre seguita dalla rivendicazione della loro eterosessualità. E allora perché questo accade?

A dare un senso a questa pratica, che sembra diventata una vera e propria tendenza, ci ha pensato la scienza, indagando questo caso che ha catturato l’attenzione pubblica proprio di recente. Una ricerca condotta dalla Northwest University dell’Oregon, infatti, ha provato a esplorare ciò che si nasconde dietro a questo comportamento per renderlo più chiaro agli occhi di tutti coloro che si interrogano senza avere una risposta.

A firmare lo studio che prende il nome di Constructing Normative Masculinity among rural straight men that have sex with men è stato il sociologo Tony Silva. È proprio lui che, a seguito di un’indagine svolta su un campione di venti uomini, ci ha spiegato come e perché nasce il bud sex.

Complicità, amicizia e sesso: il bud sex

Dalle testimonianze raccolte dagli intervistati, il sociologo Tony Silva ha rilevato che il bud sex viene praticato da persone molto simili tra loro. Si tratta di uomini che, nella maggior parte dei casi, condividono interessi in comune, ideali, passioni e anche orientamento sessuale.

Affinché infatti si creino le condizioni giuste per andare a letto insieme, secondo il sociologo non possono mancare complicità, amicizia e condivisione. Sono proprio questi tre aspetti a sfociare in un’attrazione sessuale particolare, che però non influisce sull’orientamento sessuale né tanto meno sui sentimenti che si nutrono, eventualmente, verso un partner.

Dai dati raccolti, inoltre, è emerso proprio che l’esperienza del bud sex altro non sarebbe che una conferma della propria mascolinità che giunge proprio a seguito di questa esplorazione. A praticarlo, secondo la ricerca, sarebbero gli uomini over 50, sposati e con figli.

Il sociologo Tony Silva però rassicura: il sesso tra uomini non mette in discussione né la propria identità né tanto meno l’orientamento sessuale.