Benching, ovvero quando non sei la sua prima scelta

Il benching è l’ultima “brutta abitudine” nel campo sentimentale e significa letteralmente mettere in panchina

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Ricordi quando da piccola praticavi sport di squadra, o semplicemente ti riunivi con gli amici per giocare in gruppo, e magari entravi in gioco solo quando un tuo compagno o amico doveva essere sostituito? Che brutta sensazione. Peccato che quei tempi che consideravi ormai lontani potrebbero tornare a bussare alla tua porta e nel modo peggiore, all’interno di una relazione sentimentale. Si chiama benching, dal verbo “to bench”, che in inglese significa letteralmente mettere in panchina.

Come se non fosse già abbastanza difficile tenersi alla larga dalle persone che spariscono senza dare una spiegazione (ghosting) o quelle che dietro alla tastiera si spacciano per quello che non sono (catfishing) adesso bisogna stare attenti a chi ti considera una “riserva” e ti chiama quando non ha “titolari”.

Come agisce il bencher

L’attesa della chiamata o di un messaggio – ovvero l’essenza che rende speciale l’inizio di ogni relazione e proprio la magia di questa fase, dove non vedi l’ora di sentire la persona appena conosciuta – viene usata e sfruttata dal bencher. Chi mette in atto questa pratica ha l’obiettivo di tenerti nel limbo. In che modo? Ti invia qualche messaggio, ti telefona raramente o mette like ai tuoi post social al momento giusto, relegandoti di fatto in panchina, ma facendoti sperare nello stesso tempo di poter instaurare ancora un rapporto con lui, un vero e proprio atteggiamento che può essere definito manipolatorio.

In realtà chi fa benching, durante le sue assenze, non rimane a riflettere se sei o meno la persona adatta, ma continua a flirtare con altre persone, a fare nuove conoscenze, perché in realtà non è alla ricerca di una relazione seria.

Si può obiettare che non c’è nulla di male nel non volersi impegnare, ma il problema in questo tipo di atteggiamento è che manca la sincerità da parte del bencher, perché non si sofferma mai sul domandarsi se sei coinvolta o meno, ma preferisce crogiolarsi in quel guizzo di egocentrismo (di cui si è tutti vittime) di essere cercato, atteso e desiderato da qualcuno.

Le conseguenze su chi subisce il benching

Proprio perché chi è abituato a fare benching non pensa che il suo comportamento sia un problema, non si chiede nemmeno se può avere delle conseguenze.

Essere continuamente in attesa nella speranza di avere un po’ di attenzioni, può generare a lungo andare un senso di confusione e incertezza. A questo si associa un sentimento di delusione perché hai la consapevolezza di non essere la “prima scelta”, ma anche un senso di competizione con le altre. Tutto questo ti spinge a voler dimostrare di meritare le sue attenzioni cercando in ogni modo di essere la migliore, vivendo quindi in un continuo stato di frustrazione e ansia.

Qualsiasi siano le reazioni, la cosa migliore da fare sarebbe quella di troncare una volta per tutte perché rischi soltanto di perdere autostima e di illuderti con una relazione che sai già che non andrà molto lontano. Anche se è difficile ammetterlo, qualsiasi sforzo tu faccia il bencher non è intenzionato ad avere una relazione seria.