La cacciatrice: l’archetipo della donna che sa cosa vuole

Scopri chi è la Cacciatrice, simbolo di libertà e determinazione. Un modello femminile forte e coraggioso in cui riconoscersi, e da coltivare.

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Donatella Ruggeri

Psicologa

Psicologa, fondatrice di “Settimana del Cervello”. È una nomade digitale: lavora da remoto e lo fa viaggiando.

Pubblicato: 9 Giugno 2025 15:19

Qualche settimana fa abbiamo parlato della Donna Saggia: figura di introspezione, ascolto e guida. Oggi esploriamo un’altra energia femminile: la Cacciatrice.

Se la Donna Saggia si ritira per riflettere e osservare, la Cacciatrice avanza con lo sguardo fisso sull’orizzonte e in questo incarna il desiderio di libertà e la capacità di perseguire i propri obiettivi con coraggio e autonomia.

Ricapitolando, gli archetipi, come ha spiegato Jung, sono immagini primordiali che abitano l’inconscio collettivo: strutture che modellano il nostro modo di percepire il mondo e di vivere le esperienze fondamentali. Tra i principali archetipi femminili, la Cacciatrice rappresenta l’indipendenza, la determinazione e l’istinto.

Quello della cacciatrice è l’archetipo di chi non aspetta il permesso per agire, ma si muove guidata da una bussola interiore. La sua missione però non è solo personale: la Cacciatrice protegge ciò che ama, difende i propri confini e lotta per ciò in cui crede, anche quando farlo significa andare controcorrente.

Origine e simboli della cacciatrice

L’archetipo della Cacciatrice affonda le sue radici nella figura di Artemide, dea greca della caccia, della luna e della natura selvaggia. Nota anche come Diana nella mitologia romana, Artemide è la protettrice delle partorienti, delle giovani donne e di chi subisce ingiustizie.

Libera da vincoli, vive nei boschi, circondata da animali e ninfe, in armonia con il proprio istinto e con la natura. I suoi simboli – la luna crescente, l’arco, la freccia, la leonessa, l’orsa, il daino – richiamano un’energia selvaggia, indomabile e autonoma.

Artemide non si sottomette, non aspetta, non cerca l’approvazione: sceglie e agisce.

Nel mondo interiore, la Cacciatrice rappresenta quella parte di noi che persegue con determinazione gli obiettivi, che sa cosa vuole e non ha paura di difenderlo. Ma è anche l’archetipo che incoraggia a uscire dai sentieri già tracciati, ad ascoltare il proprio intuito e a dire “no” quando è necessario, per proteggere la propria integrità.

Attivare questa energia significa sviluppare autonomia, rispetto dei propri confini e coraggio di scegliere per sé, anche quando questo significa restare sole.

Caratteristiche psicologiche della cacciatrice

L’archetipo della Cacciatrice si manifesta attraverso una combinazione di forza interiore, senso di direzione e rispetto per sé stesse. Ma vediamo nel dettaglio le sue caratteristiche dal punto di vista psicologico.

Indipendenza e autonomia

La Cacciatrice si sente intera così com’è. Non costruisce la propria identità in funzione di un partner, di uno sguardo esterno o di un ruolo sociale. Vive seguendo la propria bussola interiore e sa dire “no” senza sensi di colpa quando qualcosa minaccia i suoi valori o confini.

Determinazione e orientamento agli obiettivi

È concreta, lucida, focalizzata. Quando ha un obiettivo, non si lascia distrarre da ciò che non è essenziale e affronta ogni sfida con disciplina e chiarezza d’intento.

Coraggio e spirito d’avventura

La Cacciatrice cerca l’ignoto. Non teme il rischio, né la competizione. Ama esplorare, mettersi alla prova, uscire dalle zone di comfort. Ogni nuova esperienza è per lei una possibilità di crescita e affermazione.

Connessione con la natura

Trova nutrimento nella solitudine, negli spazi aperti, nel contatto diretto con la natura. La sua forza nasce anche dal silenzio dei boschi, dal respiro della terra, dalla libertà dei sentieri non battuti.

Solidarietà femminile

Anche se autonoma, la Cacciatrice non è isolata. Protegge, sostiene, crea alleanze. Ha a cuore le altre donne e promuove la sorellanza come forma di resistenza e cura reciproca, soprattutto nei contesti in cui la libertà femminile viene messa in discussione.

Integrità

Agisce in coerenza con i propri ideali. Non scende a compromessi con ciò che considera giusto, anche se questo comporta rinunce.

Il lato ombra della Cacciatrice

Come ogni archetipo, anche quello della Cacciatrice porta con sé delle ombre. Se da un lato incarna forza, autonomia e determinazione, dall’altro può manifestare difficoltà nelle sfere più legate alla vulnerabilità e all’intimità.

Come si può immaginare, la Cacciatrice, per sua natura, ha bisogno di spazio, di libertà e di movimento. Questo la rende spesso insofferente nelle relazioni sentimentali troppo vincolanti o dipendenti.

Può stancarsi facilmente se percepisce che l’altro si appoggia troppo a lei o se la relazione inizia a limitarla, spingendola a prendere le distanze pur di preservare la propria indipendenza.

Una sua difficoltà può essere il rapporto con la fragilità. La Cacciatrice tende a rifiutare tutto ciò che percepisce come debolezza, anche quando la riguarda. Può vivere come minaccioso il mostrarsi vulnerabile e quindi rischia di irrigidirsi, di chiudersi, di non permettersi momenti di sfogo o bisogno, come se ammetterli potesse metterla in discussione.

Quando frustrata o bloccata, può reagire con una rabbia intensa, a tratti anche distruttiva, una rabbia che esplode per difendersi da ciò che vive come un’invasione. Questo può compromettere legami, creare incomprensioni o ferite difficili da rimarginare, in sé stessa e nelle altre persone.

Infine, la forte concentrazione sugli obiettivi e la spinta all’azione possono portarla a trascurare il suo mondo emotivo e quello altrui. In alcuni momenti può apparire distante, poco empatica, più interessata al “fare” che “all’essere”, più attenta alla direzione che al sentiero che lo accompagna.

Riconoscere questi aspetti aiuta ad “abitare” l’archetipo in modo più consapevole e integrato.

La Cacciatrice come modello attuale di empowerment

In questa epoca in cui molte donne cercano di ridefinire la propria identità al di fuori degli schemi tradizionali, questa figura rappresenta un faro di autodeterminazione, coraggio e autenticità.

La Cacciatrice infatti è colei che non aspetta che qualcuno le indichi la strada, perché se la costruisce da sola. Non accetta ruoli imposti, non si lascia contenere da aspettative sociali, e proprio per questo diventa un utile modello di empowerment femminile.

Possiamo intravedere la cacciatrice nelle donne che decidono di viaggiare da sole, di cambiare vita, di lasciare una relazione che le soffoca o un lavoro che non le rispecchia. Le cacciatrici odierne scelgono carriere non convenzionali, si espongono, lottano per i propri diritti e per quelli altrui.

Elizabeth Gilbert, con il suo percorso raccontato in Mangia, Prega, Ama o Cheryl Strayed, che in Wild narra il viaggio solitario lungo il Pacific Crest Trail, sono esempi contemporanei di questa energia archetipica che si allontana dal rumore del mondo per riscoprire la propria voce.

Ma la Cacciatrice è anche nelle protagoniste della mitologia e della letteratura. Artemide, abbiamo già visto, con la sua fierezza e il suo legame con la natura; Atalanta, guerriera e corridora libera da vincoli; Katniss Everdeen, eroina moderna che difende con coraggio i più deboli e sfida il potere con lealtà e determinazione.

Nella realtà, troviamo la Cacciatrice nelle esploratrici, nelle pioniere, nelle attiviste per i diritti civili e ambientali. Donne che aprono sentieri nuovi, che proteggono ciò che è fragile, che non temono la solitudine o l’ignoto perché sanno che la vera forza, il coraggio, sta nel restare fedeli a sé stesse.

Come coltivare lo spirito della Cacciatrice

Per portare l’energia della cacciatrice nella quotidianità si può iniziare da piccoli atti di presenza, da scelte quotidiane che riportano al centro noi stesse.

Significa, ad esempio, riscoprire il corpo attraverso lo sport o l’attività fisica all’aria aperta, lasciarsi attraversare da sensazioni come il silenzio dei boschi o il vento sul viso. Significa anche imparare a stare bene nella solitudine, che non è vissuta come mancanza di qualcuno ma come spazio sacro in cui ascoltare i propri desideri.

Bisogna attivamente scegliere di non mettere da parte i propri progetti, di non rinunciare a ciò che ci fa vibrare per paura di essere giudicate o di restare sole.

Coltivare la Cacciatrice però è anche un gesto collettivo: organizzare viaggi con donne affini, creare alleanze, partecipare a reti di sorellanza dove ci si sostiene a vicenda.

L’archetipo della Cacciatrice ci invita a riscoprire la forza che nasce dall’indipendenza, dal coraggio e dalla fedeltà a sé stesse. È un richiamo ad agire con autenticità, a seguire la propria direzione anche quando è diversa da quella attesa. A trasformare la vita in un’avventura consapevole, fatta di scelte libere, sogni coltivati con determinazione e legami costruiti sulla fiducia reciproca.