Bisogno di approvazione: perché ho sempre bisogno di conferme dagli altri?

Sei spesso alla ricerca di conferme da parte di altre persone? Scopri i consigli dell’esperta per superare il bisogno di approvazione

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Antonella Lobraico

Editor specializzata in Salute & Benessere

Specializzata nella comunicazione online, ha collaborato con testate giornalistiche, uffici stampa, redazioni tv, case editrici e agenzie web in progetti su Salute e Benessere.

Se ti capita di cercare conferme dai genitori, dagli amici o dal fidanzato, è perché probabilmente hai paura che chi ti è intorno possa non accettare (anche solo in parte) ciò che pensi o che fai.

Può accadere quando non si è ancora del tutto sicuri di sé. Infatti, amicizie non sincere, una bassa autostima, incertezza, sono alla base del bisogno di approvazione. Cosa si può fare? Fin quando non rappresenta una condizione che caratterizza la propria esistenza e non procura sofferenza, non è necessario allarmarsi. Piuttosto, è possibile superare il bisogno di approvazione lavorando innanzitutto sulla propria persona.

Con il supporto della Dottoressa Silvia Corno, Psicologa e Psicoterapeuta, scopriamo cosa nasconde il bisogno di approvazione, quali sono i campanelli d’allarme e soprattutto, come superarlo.

Cosa nasconde

«Il bisogno di approvazione nasconde principalmente la paura del giudizio altrui, ossia l’angoscia che l’Altro possa non condividere o valutare negativamente qualsiasi cosa che faccia parte della propria vita. Da cosa deriva questa paura? Da una bassa autostima e da una insicurezza personale circa il proprio valore come persona. Si sente di possedere un valore molto basso, e per questo si è alla ricerca costante di un Altro, al di fuori di sé.

Alla base, sussiste la convinzione di non essere importanti, di non valere nulla, e quindi di non poter avere dentro di sé le qualità preziose che ogni essere umano possiede», spiega l’esperta.

Quando diventa fonte di sofferenza

«Tutti sperimentano il bisogno di approvazione nel corso della propria esistenza, perché è anche vero che a tutti, o almeno alla maggior parte delle persone, può far piacere essere riconosciuti e apprezzati dagli altri. La situazione diventa però allarmante, e possibile fonte di sofferenza per l’individuo, se il bisogno di approvazione diventa un pensiero ricorrente e l’unica motivazione principale sottostante al proprio agire. Dunque il bisogno di approvazione non è negativo in sé, ma un po’ come per tutti gli altri bisogni umani lo diventa se assume le caratteristiche della rigidità e della costanza», continua la dottoressa Corno.

8 campanelli d’allarme

 «I principali campanelli d’allarme che si possono associare ad un esagerato bisogno di approvazione, possono essere i seguenti:

  1. Difficoltà a prendere decisioni e ad effettuare scelte in autonomia. La paura del giudizio altrui rende quasi impossibile qualsiasi tipologia di scelta, dalle più semplici a quelle più complesse.
  2. Essere esageratamente accondiscendenti. La paura del giudizio dell’Altro porta a una grande difficoltà nel poter esprimere la propria opinione personale, preferendo perciò il più delle volte seguire la scia dell’Altro.
  3. Paura delle situazioni nuove. La paura del giudizio altrui porta la persona a restare nella sua comfort zone per evitare il confronto con contesti nuovi che potrebbero sollecitare la messa in gioco di sue capacità e qualità, e quindi la possibile valutazione da parte degli altri.
  4. Sensazione costante di confusione e di incertezza nella propria vita. Si perde di vista il proprio sentire, per dar spazio a quello degli altri, in modo da essere più facilmente approvato, con la conseguenza di far fatica a capire cosa si voglia davvero dalla propria vita.
  5. Presenza frequente di frustrazione e rabbia. Per seguire il più delle volte l’opinione altrui si finisce per ritrovarsi in una vita che non è o corrisponde poco alla propria. Questo può scatenare rabbia e frustrazione, senza una apparente giustificazione.
  6. Difficoltà ad esprimere sentimenti ed emozioni. La paura del giudizio altrui è talmente forte che rende all’individuo davvero complesso poter tirar fuori il proprio vissuto interno, perché angosciato dalla possibilità che venga considerato “sbagliato” o non condivisibile dagli altri.
  7. Forte influenzabilità. Il proprio sentire passa sempre in secondo piano per dare precedenza e più importanza al parere dell’Altro, lasciandosi quindi trascinare dagli altri nella maggior parte delle circostanze.
  8. Dipendenza dai social. Esagerata attenzione e tempo trascorso sui social, proprio perché la percezione è che il proprio valore come persona dipenda da quanto gli altri approvino o meno i contenuti sui social. Il profilo social diventa la rappresentazione del proprio valore, quindi si crea una totale dipendenza dalla condivisione di contenuti perché considerati espressione del proprio valore, soprattutto dal momento in cui gli altri li approvano (attraverso likes, commenti, ecc.)», precisa la dottoressa.

È vero, i social network sembrano essere un’invitante finestra che si affaccia sul mondo. Si ha l’impressione di avere tutto sotto controllo, di poter interagire con tanti ragazzi e ragazze, di apparire nel modo in cui si vorrebbe. Ma il tranello è dietro l’angolo: il rischio è quello di trascorrere sui social più tempo del dovuto, nella speranza di una condivisione o di un like da parte degli altri. Insomma, nell’attesa che la foto o il contenuto pubblicato, venga “approvato”.

Bisogno di approvazione: 3 situazioni differenti

Come si può reagire al bisogno di approvazione? Vediamo cosa può accadere in tre situazioni diverse.

Con i genitori

«Il bisogno di approvazione si declina in famiglia con il sentire di dover a tutti i costi corrispondere le aspettative dei genitori. Ciò comporta un allontanarsi da ciò che si è, quindi dalle proprie preferenze, emozioni, sensazioni, ecc. per avvicinarsi il più possibile a quello che i propri genitori vorrebbero. Il rischio è però di accantonare i propri progetti e desideri, facendo fatica a sentirli e a riconoscerli, così che, in modo inconsapevole, non si vadano a creare eventuali conflitti con la propria famiglia» spiega la psicoterapeuta.

Con gli amici

«Il bisogno di approvazione si declina con gli amici attraverso “il seguire il branco”, ovvero lasciandosi influenzare da ciò che gli altri pensano e decidono. Ciò conduce molto frequentemente a vivere relazioni amicali anche frustranti e poco piacevoli perché si sente di dover corrispondere sempre il desiderio altrui, senza invece poter dar spazio al proprio. Questo porta in alcuni casi a vivere con difficoltà le amicizie, preferendo la solitudine piuttosto che il rapportarsi agli altri. Dall’altra parte, all’estremo opposto, invece, il bisogno di approvazione può anche condurre a circondarsi di moltissime persone proprio per riempire la propria persona del valore che solo l’Altro sente che può dargli» continua l’esperta.

Con il fidanzato

«Il bisogno di approvazione si declina nella relazione sentimentale il più delle volte attraverso lo sviluppo di una dipendenza dal proprio ragazzo, considerando l’amore di quest’ultimo la fonte principale da cui proviene il proprio valore. Ciò porta alla volontà di creare rapporti quasi simbiotici, in cui il fidanzato quasi si confonde con l’altra persona della coppia» afferma la dottoressa.

Come superare il bisogno di approvazione

«Per superare il bisogno di approvazione la cosa più importante è sicuramente poter nuovamente entrare in contatto con quello che si sente, che si prova, che si pensa, perché molte volte il bisogno di approvazione è così forte che ci si allontana totalmente dal proprio sentire, dimenticandoselo, e vivendo in base al sentire dell’Altro. Per questo, la questione principale diventa potersi riappropriare di sé, lavorando sull’ascolto di quello che si sente e che proviene dall’interno.

Per fare questo è necessario lavorare sulla propria autostima, in modo da poter considerare il nostro valore proveniente direttamente da noi e dalle nostre qualità – che tutti noi abbiamo, ognuno a suo modo – e non dall’esterno, dal pensiero o giudizio degli altri. La chiave sta dunque nell’allenarsi sull’ascolto di ciò che deriva da sé, dall’entrare in contatto con quello che si sente, dandogli valore e importanza.

Tuttavia, quando ci si sente sopraffatti da sensazioni negative così forti, per cui diventa difficile trovare una via d’uscita in autonomia, diventa importante e necessario chiedere un aiuto professionale per poter intraprendere un percorso di crescita personale, e poter stare nuovamente bene», conclude l’esperta.

In generale dunque, il bisogno di approvazione può essere poco alla volta superato lavorando interiormente sulla propria persona, sui propri pensieri e sulle proprie emozioni.