Gli abbracci sono il posto più bello in cui abitare

Abbracciare è necessario per amare, per creare una connessione unica e magica con l'altro. Per dare via a un rifugio confortevole da abitare

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Abbiamo bisogno di baci dolci o passionali, di carezze calde e sentite e di abbracci protettivi, di un contatto fisico che ci ricordi quanto è bello condividere la vita con qualcuno.

Ma in un mondo sempre più connesso, dove le parole, la voce e gli incontri sono stati soppiantati dai social network e dalle applicazioni di messaggistica istantanea, rischiamo di perdere tutto questo. Rischiamo di privarci di quel contatto che ci ricorda cosa vuol dire esseri umani. Che ci ricorda cosa vuol dire vivere.

Per questo non dobbiamo mai rinunciare alle mani e alle braccia degli altri, a quel calore che solo le persone che amiamo, e che ci amano, sanno trasmetterci. Perché gli abbracci sono davvero il posto più bello in cui possiamo abitare.

Il potere degli abbracci

Non abbiamo bisogno di richiamare all’attenzione tutte quelle evidenze scientifiche che dimostrano quanto gli abbracci fanno bene al cuore e all’anima, perché a confermarlo sono proprio tutte quelle sensazioni che proviamo quando ci stringiamo alle persone che fanno parte della nostra vita.

Quando il nostro corpo si avvicina a quello di un’altra persona, e con quello si stringe e si annoda attraverso le braccia, quello che accade è meraviglia. Le parole non hanno bisogno di esistere perché è il battito del cuore, che sembra quasi impazzire, che ci ricorda la potenza misteriosa e meravigliosa di un abbraccio.

Un abbraccio che è capace di fermare il tempo e di sospendere lo spazio. Un abbraccio che parla di amore, di affetto, di presenza e di reciprocità.

Una stretta che rassicura un bambino, un’intersezione che vale come una promessa d’amore eterno, un’unione che ricorda che non importa quale sentiero oscuro stiamo percorrendo, perché quella persona che ci sta abbracciando è disposta a venire con noi, anche se non sappiamo dove stiamo andando. Questo è il vero significato degli abbracci.

Non dimenticare di abbracciare chi ami

Gli abbracci non bastano mai, eppure il tempo che gli dedichiamo è sempre meno. Viviamo infatti nella società del disordine e della velocità, del caos e degli impegni, quella in cui uno smartphone è utilizzato per dialogare, e spesso anche per comunicare i propri sentimenti.

Così gli abbracci diventano sempre più fugaci, automatici e distratti. Nessuno si lascia andare, nessuno più socchiude gli occhi e si lascia cullare dalle braccia dell’altro. Tutto è limitato da un movimento fisico veloce, che nasce e finisce, e che non dà il tempo di assaporare la meraviglia che risiede nell’abbraccio.

Abbiamo smesso di abbracciarci, questa è la verità. Lo abbiamo fatto perché ci siamo nascosti dietro alla tecnologia, perché sapevamo che attraverso quella potevamo mentire, sui nostri sentimenti e sulla nostra essenza. Perché un abbraccio non ci permetterebbe mai di farlo.

Lui ci spoglia di ogni corazza, ci priva dei nostri scudi e ci denuda dei nostri abiti più spessi. Ci lascia spogli di ogni credenza e supponenza e lascia in vista tutte le nostre fragilità, la nostra più vera essenza. E fa paura mostrarsi così davanti agli occhi degli altri.

Ma farlo è necessario per ritrovarsi, per vivere relazioni autentiche e veritiere. Per lasciarsi aiutare e confortare, per chiedere aiuto, per esprimere i nostri sentimenti e tutte le emozioni che ci appartengono.

Abbracciare è necessario per amare, per creare una connessione unica e magica con l’altro. Per dare via a un rifugio confortevole da abitare.