L’abbaio è uno dei modi che questo animale ha per comunicare, se non lo usa c’è un motivo specifico. Il cane che non abbaia, in alcuni casi, rientra in una situazione di normalità; in altri invece rappresenta un problema che va indagato e risolto. I fattori possono essere ascritti alla personalità, alle esperienze pregresse o alle caratteristiche della razza.
La scelta del silenzio può dipendere anche da un disagio psicofisico. Saper leggere il linguaggio del corpo del cane – sia verbale che non verbale – è indispensabile per capire quali sono i suoi bisogni e in che modo si deve intervenire per soddisfarli. Si tratta di un’abilità che un proprietario attento e responsabile deve sviluppare il prima possibile.
Indice
Perché il cane non abbaia
Comprendere le cause è indispensabile per cercare una soluzione, qualora ce ne fosse bisogno. Il cane che non abbaia potrebbe assecondare semplicemente la sua natura oppure potrebbe esprimere un malessere. Stabilire se si tratta del primo caso o del secondo è determinante. I motivi più comuni sono:
- Il cane sta male;
- Non è ancora il momento di esprimersi con questo verso;
- Ha subito un forte trauma;
- La razza a cui appartiene non abbaia molto.
Ci sono casi in cui è necessario l’intervento del veterinario e altri che rientrano nell’assoluta normalità di un’indole che va rispettata e assecondata. Il consiglio degli esperti, se si hanno dubbi e incertezze, è di non giungere a conclusioni affrettate, senza interpellare un etologo esperto in comportamento canino.
Il cane esprime un malessere
Il cane che smette di abbaiare da un giorno all’altro, oppure che non riesce a vocalizzare, potrebbe avere un problema di salute alle corde vocali. Una lesione, un’infezione o un’infiammazione sono fra le cause principali. Un campanello d’allarme, in questi casi, sono sintomi associati come vomito, letargia e atteggiamenti anomali. Se si dubita che possa stare male, la prima cosa da fare è contattare il veterinario. Una visita dettagliata, previa anamnesi da parte del proprietario, potrebbe portare a una diagnosi e alla terapia adeguata.
Non è ancora pronto
Il cane che non abbaia, se è ancora un cucciolo, deve semplicemente crescere e/o abituarsi alla sua nuova casa. Gli esemplari appena adottati, soprattutto se precedentemente abbandonati, hanno bisogno di tempo per prendere dimestichezza con la neo-famiglia e con ambienti sconosciuti.
Intorno alle due o tre settimane di vita i cani iniziano a sperimentare le prime vocalizzazioni. Accade che prendono sempre più coscienza di questa capacità e imparano a sfruttarla nei diversi contesti. In quest’ottica, la fase di socializzazione che gestiscono la mamma e poi il proprietario gioca un ruolo determinante. Così piccoli, cercano cibo, calore e conforto. I gemiti, attorno alla settima settimana, si trasformano in simil latrati: l’abbaio vero e proprio arriva attorno al quarto mese di vita.
Ha subito un’esperienza traumatica
Il maltrattamento degli animali o altre esperienze negative possono portare alla scelta di adottare un silenzio selettivo. Esattamente come per gli umani, i traumi possono lasciare segni profondi nella psiche e non sempre si riescono a superare. In questi casi un veterinario specializzato in psicologia può tracciare un percorso per aiutare il cane a stare meglio e a fidarsi di nuovo.
Un guinzaglio collegato a un collare di un cane che tira molto può causare conseguenze sulle mancate vocalizzazioni. Gli strattoni improvvisi o la pressione sulla gola possono provocare lesioni, irritazioni e possono far sì che il cane associ il dolore all’abbaio (e per questo lo eviti).
Le razze di cani che abbaiano poco
Tutti i cani abbaiano, ma ci sono razze che non amano particolarmente farsi sentire. Questo non vuol dire che non comunichino: semplicemente lo fanno con altri versi o con il linguaggio non verbale. Fra queste ci sono:
- Alaskan Malamute;
- Australian Shepherd;
- Basenji (o cane muto);
- Breton;
- Bloodhound;
- Bovaro del Bernese;
- Bulldog Francese;
- Bulmastiff;
- Carlino;
- Cavalier King Charles Spaniel;
- Clumber Spaniel;
- Dobermann;
- Husky;
- Levriero Inglese;
- Pastore Abruzzese;
- Pastore Scozzese;
- Pechinese;
- Pointer;
- Rodesian Ridgeback;
- San Bernardo;
- Setter;
- Sharpei;
- Shih-Tzu;
- Wheaten Terrier.
Alcune sono caratteristiche tipiche della razza, in altri casi si tratta di conseguenze dovute a malattie ereditarie, come per le difficoltà respiratorie che devono affrontare gli esemplari brachicefali. In ogni caso, non esistono cani che non abbaiano assolutamente (a meno che non si tratti di un esemplare con una qualche limitazione fisica). Anche se ci sono razze che tendono a non abbaiare, perfette per vivere in un condominio per esempio, questo verso resta l’elemento che contraddistingue questa specie e, almeno una volta nella vita, qualsiasi cane si esprime utilizzandolo.
Il cane comunica con il linguaggio non verbale
Al di là di tutte le considerazioni del caso, va ricordato che la stragrande maggioranza della comunicazione il cane la affida al non verbale: i gesti e le posture dicono tantissimo sullo stato d’animo e le intenzioni.
Fra gli errori da evitare, soprattutto se si è alla prima esperienza, è di pensare che determinati segnali simili a quelli umani abbiano lo stesso significato. Spesso infatti non è così. Un cane che sorride, in realtà, è a disagio e uno che scodinzola non è detto che sia felice. Ecco perché è importante conoscere tutte le ragioni per le quali i cani scodinzolano. Saper interpretare correttamente il linguaggio canino è indispensabile per sapere quali sono le sue esigenze e quando è necessario intervenire.
Cane che non abbaia, quando preoccuparsi
Fra le cause per le quali il cane non abbaia ce ne sono alcune che non destano alcuna preoccupazione e altre che, invece, vanno indagate e neutralizzate. Fra queste si trovano indubbiamente i problemi di salute. Anche i più lievi infatti, se trascurati, possono diventare importanti e provocare non pochi fastidi.
Lo stesso vale se si riscontrano difficoltà di adattamento o integrazione all’interno della nuova famiglia adottiva. In certi casi, infatti, può dipendere da traumi pregressi. Un cane silenzioso può decidere di isolarsi e mettersi sulla difensiva.
Al collare, infine, è meglio preferire la pettorina. In questo modo, si può trasportare il cane il totale sicurezza. questo accessorio è più avvolgente e non va a incidere su una parte delicata come quella del collo. Non solo si noterà un maggiore controllo, ma si potranno rendere più confortevoli le passeggiate quotidiane.