Cane e gatto si riconoscono allo specchio?

Cane e gatto si riconoscono allo specchio? La scienza, nel corso degli anni ha trovato diverse risposte davvero affascinanti. Ecco cosa sapere

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Marta Ruggiero

Giornalista pubblicista e videoreporter

Giornalista pubblicista, videoreporter, copywriter e content editor. Si occupa di attualità, economia, politica, intrattenimento, costume e società.

Pubblicato: 31 Gennaio 2025 22:18

Il cane e il gatto sono animali estremamente curiosi, esplorano ogni angolo della casa e si fermano anche di fronte alla propria immagine riflessa, ma si riconoscono allo specchio? C’è chi giurerebbe di sì, chi invece ha qualche dubbio, ma dove sta la verità e ci sono delle differenze fra questi due animali domestici?

Gli esperimenti alla base di questo quesito vanno avanti dal 1970, il primo a farne uno è stato da Gordon Gallup, uno psicologo evoluzionista dell’Università di Albany, a New York, negli Stari Uniti. Si trattava di un test molto semplice, che consisteva nel tracciare un segno rosso sulla fronte dell’animale, portarlo di fronte allo specchio e vedere che cosa succedesse. 

L’autocoscienza è una percezione di tutti gli animali?

Le reazioni non sono state (e non sono ancora oggi) tutte le stesse e alcune, soprattutto quelle che hanno visto protagonisti i cani e i gatti, hanno aperto la strada al concetto di autocoscienza. Con questo termine si intende la capacità di riconoscersi, di riconoscere il proprio io, il proprio aspetto fisico e la percezione di essere diverso da qualcos’altro o qualcun altro.

Cani e gatti non sono capaci di riconoscere la propria fisicità e di distinguerla da quella degli altri, ma questo non vuol dire che non abbiano completamente coscienza di sé. Gli studi hanno dimostrato come siano in grado di percepire correttamente molte parti del proprio corpo, nonché di valutare le esperienze che capitano loro nel corso della vita. Purtroppo, però, pare non possano sviluppare l’autoriconoscimento visivo. E questo come si traduce?

Cosa vede il gatto allo specchio

Il cane e il gatto non si riconoscono allo specchio. Quando li sorprendiamo mentre si ‘ammirano’ non stanno valutando sé stessi, ma un altro animale che non conoscono. Non sanno chi sia, non hanno idea di come sia arrivato lì e non capiscono perché non abbia odore. Quest’ultimo dettaglio è fondamentale per comprendere quanto si sentano spaesati. Per loro, infatti, l’olfatto è uno strumento indispensabile per rilevare e valutare l’ambiente circostante e chi lo abita. In sostanza, è come se vedessero un proprio simile in televisione: anche in questo caso si tratta di un animale estraneo.

Inoltre, questi animali domestici non sono in grado di riconoscere nemmeno eventuali tratti distintivi allo specchio. In sostanza, la loro percezione di sé non cambia se gli si mettono addosso accessori specifici, collari colorati o qualsiasi altro elemento a loro familiare in altri contesti. La situazione non muta nemmeno se vedono accanto a loro, riflesso nello specchio, il padrone o un’altra persona che conoscono. Quello dell’immagine riflessa e dell’autocoscienza è un concetto incomprensibile, al di là degli sforzi di contestualizzazione che possono essere fatti dai proprietari.

Il fatto che un gatto non riesca a vedersi allo specchio o, meglio, non possa comprendere che l’immagine riflessa sia la propria, può creare non pochi problemi e disagi. Il massimo che può pensare è che si trovi di fronte a un altro gatto e questo non è detto che sia rassicurante o che, quantomeno, lo lasci indifferente. Ecco perché può capitare che lo si veda saltare in aria o scappare preoccupato dopo essere passato davanti a uno specchio.

Rispetto ai cani, loro sono maggiormente in difficoltà. Questo succede perché, contrariamente a quanto si possa immaginare, la vista di questi animali non è sviluppatissima. Hanno problemi di messa a fuoco con gli oggetti troppo vicini o lontani, sé stessi riflessi allo specchio compresi. Seppur abbiano un’arma segreta che li aiuta quando sono più indifesi – non dimentichiamo infatti che hanno l’istinto dei predatori immutato, indipendente dal grado di addomesticamento subito – e possano vedere sei o otto volte meglio degli esseri umani durante la notte, hanno difficoltà di giorno. Per via del tapetum lucidum che li fa vedere bene al buio, perdono qualcosa quando hanno a che fare con la luce.

Cane davanti a uno specchio

Come si vedono i cani allo specchio

Cane e gatto non si riconoscono davanti allo specchio, questo dice la scienza, ma i vari etologi che si sono susseguiti nelle varie ricerche hanno notato come i primi abbiano una maggiore consapevolezza della propria immagine riflessa. Questo succede soprattutto quando hanno accanto il padrone o un altro membro della famiglia. Con loro, quindi, la contestualizzazione ha una qualche efficacia: li aiuta ad avere delle informazioni in più per comprendere quello che gli accade intorno. 

Tuttavia, la maggior parte degli esemplari che dimostrano una sorta di riconoscimento del proprio aspetto fisico lecca lo specchio. È una reazione ritenuta normale e senza controindicazioni per l’animale: l’unica scocciatura è dover pulire lo specchio dai segni che la lingua lascia sulla superficie. In alcuni casi, però, questa esperienza porta anche il migliore amico dell’uomo a esprimere segnali di disagio. Ecco allora che può essere più indicato soprassedere e cercare di approfondire con un esperto in comportamento da cosa possa dipendere una tale reazione.

Cani e gatti allo specchio, i pericoli

Il cane e il gatto non si riconoscono allo specchio o, perlomeno, non riescono ad avere una consapevolezza di sé completa. Questo vale soprattutto nel caso dei felini che hanno sempre la percezione di trovarsi davanti a un altro animale, diverso da sé, sconosciuto. 

Non ci sono pericoli particolari nel provare a capire come reagisce il proprio animale domestico di fronte alla propria immagine riflessa. L’unico aspetto a cui bisogna fare attenzione è il tipo di risposta che dà. Non tutti infatti si trovano a proprio agio di fronte a un altro essere vivente. Per quanto innocuo, il fatto che sia inodore e che non ci possa essere una reale interazione potrebbe destabilizzare. 

Se il cane e il gatto si sentono spaesati solo in un primo momento e poi mostrano tranquillità, non c’è nessun accorgimento da prendere. In caso contrario, invece, è importante non farli stressare o, peggio, provocare in loro delle reazioni aggressive. Potrebbero rappresentare un rischio per loro e per tutti quelli che convivono in casa, animali o esseri umani che siano. 

Gli animali domestici sono perfettamente in grado di riconoscersi, di farlo a vicenda grazie al loro olfatto e ai feromoni. Hanno a disposizione una sorta di database dove raccolgono tutte le informazioni del mondo circostante, di chi lo abita e delle intenzioni che ha il prossimo. Riescono, infatti, a comprendere se c’è o meno una minaccia nelle vicinanze. Che con lo specchio possano non interagire in maniera canonica, quindi, diventa assolutamente secondario.

Fonti bibliografiche

Il test dello specchio – Gordon Gallup;

Mirror Test – Sébastien Derégnaucourt, Dalila Bovet.