Per le Donne e la Scienza, L’Oréal e UNESCO premiano sei giovani ricercatrici

Dal 2002 ad oggi 100 giovani scienziate, grazie alla Borsa di studio, hanno potuto portareavanti i loro progetti di ricerca nel nostro Paese

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Sei donne, ma soprattutto sei giovani scienziate italiane che rappresentano il futuro della ricerca, con un radioso e promettente presente. Sono le vincitrici del premio Per le Donne e la Scienza, istituito da L’Oréale e UNESCO giunto alla diciannovesima edizione e che ha visto la partecipazione di 320 candidate under 35 da tutta Italia.

Alla presenza della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti sono state assegnate sei borse di studio del valore di 20mila euro ciascuna ad altrettante ricercatrici sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti nei campi delle scienze della vita e della materia. Dal 1998 a oggi sono state sostenute nel loro percorso di carriera ben 3.600 ricercatrici in 117 Paesi. Cinque di queste scienziate, dopo aver vinto il premio L’Oréal-UNESCO, sono state insignite del premio Nobel: tra loro Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, vincitrici del Nobel per la Chimica nel 2020.

La giuria, composta da un panel di illustri professori universitari ed esperti scientifici italiani e presieduta dalla Professoressa Lucia Votano, Dirigente di Ricerca emerita dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dopo un’attenta valutazione ha selezionato le sei ricercatrici più meritevoli per i loro progetti nel campo delle STEM.

Ecco chi sono:

Livia Archibugi

Progetto – Tumore del pancreas: a caccia di meccanismi molecolari che predicano la risposta alla chemioterapia.

Istituto ospitante: Ospedale San Raffaele (Milano), Centro di Ricerca Clinica e Traslazionale sul Pancreas, Unità di Endoscopia Biliopancreatica ed Ecoendoscopia.

Elisa Pellegrini

Progetto – Moria dei canneti e cambiamento climatico: dov’è il collegamento?

Istituto ospitante: Dipartimento Agro-Alimentare, Ambientale e Animale dell’Università di Udine, Laboratorio di Biochimica del suolo.

Letizia De Chiara

Progetto – Cellule poliploidi renali: un nuovo strumento per la prevenzione della malattia renale cronica.

Istituto Ospitante: Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche-Università degli Studi di Firenze.

Ornella Juliana Piccinni

Progetto – Via con l’onda: rilevamento di oggetti estremi come resti di eventi di onde gravitazionali nei dati degli interferometri LIGO-Virgo-KAGRA.

Istituto Ospitante: Istituto nazionale di fisica nucleare.

Natalia Bruno

Progetto – AQTRESS – Atomic Quantum Technologies for Reliable Engineering of Solid State devices – Tecnologie quantistiche atomiche per la progettazione di dispositivi a stato solido.

Istituto Ospitante: Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-INO) con sede al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino, Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non lineare (LENS) e Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli studi di Firenze.

Lorena Baranda Pellejero

Progetto – Sintesi di molecole funzionali mediata da biomarcatori clinicamente rilevanti attraverso l’uso di sistemi basati su DNA sintetico.

Istituto Ospitante: Università di Roma Tor Vergata, Dipartimento di Scienze Chimiche e Tecnologie, Laboratorio di Biosensori e Nanomacchine.

Francois-Xavier Fenart, Presidente e Amministratore delegato di L’Oréal Italia, ha commentato così l’edizione 2021: “Quest’anno abbiamo tutti avuto una chiara consapevolezza di quanto sia necessaria la ricerca scientifica. È la scienza infatti che ci ha fornito la risposta per affrontare una pandemia globale che aveva congelato le nostre vite. È per questo che quest’anno siamo particolarmente orgogliosi di premiare queste sei giovani ricercatrici, perché possano portare avanti i loro progetti di ricerca in Italia e perché diventino dei role model, degli esempi da seguire e da emulare, per le loro colleghe e per tutte le giovani donne e ragazze. Fino a oggi abbiamo assegnato 100 borse di studio in Italia, un traguardo importante che ci spinge a continuare a impegnarci in questo percorso iniziato diciannove anni fa, convinti che le ricercatrici donne possano e debbano contribuire al progresso scientifico e che siano determinanti per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile su cui costruire il nostro futuro”.

Enrico Vicenti, Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, dichiara: “Katalin Karikó, conosciuta anche come KK, è la biochimica e ricercatrice ungherese che ha dedicato la sua carriera alla messa a punto dell’innovativa terapia genica basata sull’mRNA, impiegata per il primo vaccino anti COVID-19. È un’ambasciatrice d’eccezione del nostro motto “Il mondo ha bisogno della scienza e la scienza ha bisogno delle donne” oltre che un esempio brillante, per le giovani ricercatrici premiate oggi e nelle precedenti edizioni, e per tutte le donne, di quanto sia importante il loro contributo per il nostro futuro. Avere solo un terzo delle ricercatrici donne a livello mondiale, di cui pochissime nelle posizioni apicali, è un enorme spreco di talento e opportunità: il Premio UNESCO – L’Oréal “Per le Donne e la Scienza” negli ultimi 19 anni ha caparbiamente e in anticipo sui tempi contribuito in modo attivo a supportare le giovani ricercatrici nei loro progetti di ricerca e nel loro percorso professionale. La disuguaglianza di genere nella ricerca e nelle discipline STEM è ancora molto ampia, insieme a L’Oréal vogliamo continuare a fare la nostra parte per ridurla”.