Melissa Hoskins, chi era la moglie del campione Rohan Dennis accusato di omicidio

Ex campionessa di ciclismo, Melissa Hoskins aveva 32 anni ed era mamma di due bambini. Il marito accusato del suo omicidio

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Maria Francesca Moro

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Melissa Hoskins è morta nella notte tra sabato e domenica 31 dicembre in seguito alle ferite riportate dopo esser stata investita da un’automobile nei pressi di Adelaide, città australiana nella quale viveva. Alla guida di quell’auto potrebbe esserci stato il marito, il campione di ciclismo Rohan Dennis, arrestato con l’accusa di omicidio volontario.

Melissa Hoskins, una vita sui pedali

Melissa Hoskins è nata a Perth, Australia, nel 1991. Atleta dedita al ciclismo, nel corso della sua carriera sportiva collezionò tra i riconoscimenti più prestigiosi: medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre ai Campionati del mondo del 2015, partecipò a due Olimpiadi nella stessa disciplina e fu parte della squadra professionistica australiana GreenEDGE dal 2012 al 2015.

L’ex campionessa di ciclismo, ritiratasi dalle competizioni, era sposata con Rohan Dennis, ciclista campione del mondo australiano. La coppia aveva due bambini e, all’apparenza, sembrava una famiglia affiatata e felice.

Melissa Hoskins e Rohan Dennis, l’ultimo post su Ig

Oggi, Rohan Dennis è detenuto dalle autorità australiane con l’accusa di omicidio volontario, l’ipotesi è che abbia volontariamente investito e ucciso la moglie. Eppure, fino a una settimana prima, quella di Dennis e Hoskins sembrava una famiglia felice. Risale ai giorni di Natale l’ultima foto postata su Instagram dal campione di ciclismo: “Buon Natale dalla nostra famiglia alle vostre” si legge, sotto uno scatto che ritrae la coppia e i due bambini di fronte l’albero di Natale.

Dennis era solito condividere sui propri profili social teneri momenti familiari, dai giochi con i bambini alle romantiche serate a due. Lo scorso febbraio, ala vigilia del suo ritiro dal mondo del ciclismo professionale, il campione aveva dedicato un pensiero alla moglie: “Grazie Melissa per avermi supportato durante tutta la mia carriera professionale, il tutto mentre crescevi i figli migliori che potessi desiderare”.

Il lato oscuro dei campioni

Se le indagini confermeranno l’accuso di omicidio di Rohan Dennis, il campione di ciclismo andrà a inserirsi nella tristemente lunga lista di grandi atleti autori di femminicidio. Il caso più noto è quello del campione paraolimpico Oscar Pistorius, condannato a 13 anni di carcere per aver ucciso a colpi di pistola la fidanzata Reeva Steenkam la notte di San Valentino del 2013. Dieci anni dopo, Pistorius è stato rilasciato con la condizionale.

Uscita anticipata per buona condotta dopo 7 degli 11 anni che avrebbe dovuto trascorrere in carcere il campione dei pesi massimi Carlos Monzon. Lo sportivo, nel giorno di San Valentino del 1988, strangolò e gettò dalla finestra, uccidendola, la fidanzata modella Alicia Muniz. Nel 2007, il campione di wrestler canadese Chris Benoit strangolò la moglie Nancy e soffocò il figlio di 7 anni Daniel, prima di togliersi la vita. Omicidio-suicidio anche per il campione di football Jovan Belcher, che uccise a colpi di pistola la fidanzata neomamma prima di togliersi la vita con un colpo alla testa.