“Fermate la guerra, non credete alla propaganda”, con queste parole la giornalista Marina Ovsyannikova ha fatto irruzione durante un servizio del telegiornale russo in onda sul canale nazionale per protestare contro la guerra in Ucraina.
La donna, una giornalista di Primo Canale, ha interrotto la diretta televisiva di Vremya, il principale telegiornale russo trasmesso nel Paese dal 1994. Durante un servizio lanciato dalla sua collega Ekaterina Andreeva sulle relazioni con la Bielorussia, la Ovsyannikova, vestita con un abito scuro e informale, è apparsa dietro di lei e ha esibito il cartellone. Poche parole ma chiare e incisive, un invito a non credere alla propaganda del Cremlino.
A poco è servito l’intervento tempestivo della regia che ha subito mandato in onda un video per nascondere la protesta perché i frame di quella irruzione hanno fatto rapidamente il giro del web. Marina Ovsyannikova è riuscita nel suo intento: diffondere il messaggio contro la guerra.
Marina Ovsyannikova, chi è la coraggiosa giornalista russa
Ma cosa sappiamo dell’eroina russa che ha sfidato Putin con il suo blitz al tg russo? Il suo nome è Marina Ovsyannikova e da anni lavora come giornalista di Primo Canale. Attraverso un videomessaggio registrato prima dell’irruzione, e pubblicato poi su Youtube, la donna ha condannato le azioni del Cremlino e questa guerra.
Figlia di padre ucraino e di mamma russa, Marina Ovsyannikova, ha definito questa guerra “fratricida“, sottolineando che le due popolazioni non sono mai state nemiche. Ha anche ammesso di come, in questi anni, lei stessa abbia in qualche modo contribuito alla diffusione delle bugie propagandistiche russe continuando a lavorare per il Primo Canale.
“Mi vergogno di aver permesso la diffusione di bugie tramite la televisione”, ha confessato l’ex volto del tg, dichiarando che l’invasione da parte della Russia è un vero e proprio crimine che va fermato. Così ecco la sua azione, la sua protesta: Marina Ovsyannikova è apparsa alle spalle della sua collega esibendo un cartello contro la guerra e le azioni della Russia.
“Fermate la guerra. Non credete alla propaganda. Vi stanno mentendo”. Un gesto coraggioso, quello della giornalista, che però ha avuto delle conseguenze.
Marina Ovsyannikova, che fine ha fatto la donna?
Quando Marina Ovsyannikova ha scelto di protestare e denunciare i crimini e la propaganda del Cremlino, probabilmente, era consapevole delle conseguenze che avrebbe dovuto affrontare, motivo per il quale ha registrato in via preventiva un videomessaggio poi diffuso sulla piattaforma Youtube.
Sì perché in un Paese in cui qualsiasi protesta, anche la più pacifica, finisce con la repressione e con gli arresti, come è successo nelle scorse settimane, è chiaro che anche esprimere il proprio pensiero viene considerato un crimine. E così è stato per Marina.
Secondo le prime informazioni circolate dopo il blitz, la giornalista è stata arrestata e condotta subito al dipartimento di polizia di Stato. La rete si è espressa in maniera imparziale affermando che, a seguito dei fatti, sta conducendo un’ispezione interna sull’incidente.
Da ore, intanto, il nome di Marina Ovsyannikova balza da un social all’altro e la giornalista è diventata il simbolo della protesta repressa. Di lei, però, dopo l’arresto non si hanno più notizie. A lanciare l’allarme sono stati gli avvocati di Ovd Info.