Madre denuncia il fidanzato della figlia: la ossessionava

Obblighi e divieti per una ragazza di 16 anni, fino a quando la mamma non ha deciso di intervenire

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Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Una storia di divieti e di controllo, di decisioni imposte che avrebbero annullato ogni possibilità di autonomia. A questo si aggiungevano minacce e insulti. È quanto ha dovuto subire una ragazza di 16 anni dal fidanzato 21enne. Lei non riusciva a ribellarsi. A farlo è stata la madre della giovane, che l’ha denunciato.

Ora per lui c’è il divieto di avvicinamento e l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Lo stesso dispositivo che è stato dato alla giovane, con uno scopo ben preciso, quello di verificare che tra i due sussista sempre la distanza di 300 metri. Ovvero quella che è stata stabilita dal giudice.

Divieti e controlli: la madre denuncia il fidanzato della figlia

Divieti e controlli. Talmente pesanti da impedire a una 16enne di vivere una vita serena, da ragazza della sua età. Neppure un’uscita con la mamma era concessa, o di fare il tragitto che la separava da casa a scuola senza che lui la osservasse in video chiamata. Una situazione difficile, di cui era vittima (ma, a quanto pare, senza esserne consapevole) una giovane di Marsala e su cui ha posto la parola fine l’intervento della mamma che ha denunciato il fidanzato della figlia.

A corredo della denuncia, oltre alle dichiarazioni della madre, anche i messaggi di lui che sembra trasudassero minacce. Importanti, poi, sarebbero stati anche i compagni della vittima che avevano avvisato le insegnati.

La donna, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha ricostruito quanto accaduto, quali erano le cose che il ragazzo pretendeva : “Giorno dopo giorno l’ho vista trasformarsi. Prima era tranquilla, spensierata. Andava a scuola, usciva con le amiche, da quando ha cominciato a frequentarlo tutto è cambiato. Non si truccava più, aveva modificato il modo di vestirsi perché lui l’accusava di essere troppo provocante, non uscivano perché lui sosteneva che non fosse necessario frequentare altri. L’estate scorsa non sono mai andati al mare, lui non voleva. Tutti comportamenti anomali. Poi sono iniziati i problemi a scuola”.

La donna ha raccontato anche della richiesta di inviare messaggi ogni cinque minuti per essere certo che fosse a lezione, il divieto di andare dal cardiologo perché di sesso maschile, le videochiamate da tavola o nel tragitto casa scuola. Così, quindi, esercitava il controllo.

A un certo punto la decisione di denunciare e, dopo un primo momento difficile, ora le cose sembrano andare meglio.

Cosa ha stabilito il giudice

A seguito della denuncia, della mamma della ragazza di Marsala, il giudice ha stabilito il divieto di avvicinamento. Per questo è stato imposto il braccialetto elettronico a entrambi, così che si possa accertare che lui rispetti la distanza di 300 metri dalla giovane. Inoltre, avrebbe il divieto di contattarla con qualsiasi mezzo.

Su come vanno le cose adesso la madre ha detto al Corriere della Sera: “C’è voluto un po’ ma si è resa conto che era la decisione giusta – si legge -. Lui non la può avvicinare, gli hanno imposto il braccialetto elettronico e per verificare che mantenga la distanza di 300 metri anche lei deve indossare un dispositivo di controllo. Da un po’ è molto più serena. Finalmente ci siamo riprese la nostra vita”.

Ha anche spiegato di non sentirsi coraggiosa, ma di aver fatto il suo “dovere di madre”.