Irresistibile, calda e soffice, peccato glamour per eccellenza della moda della fredda stagione, la pelliccia — o, per meglio dire, la sua declinazione ecologica — è passata in men che non si dica da capo demodé a clamoroso must-have. A partire dal capospalla sino al semplice dettaglio furry, così gli inglesi chiamano questa coccola indossabile, esistono mille e una possibilità di sfoggiare la meraviglia tattile in questione e le maison d’haute couture non si sono certo lasciate sfuggire l’opportunità di mostrarcele tutte.
Sì, la faux fur dell’inverno 2026 si veste da capo a piedi, e chi è rimasto sconvolto dalle ballerine teddy si prepari: è la volta della gonna, che mai più di ora, dall’epoca de I Flintstones si intende, ha mostrato attitudine più primitiva.
La faux fur obsession colpisce ancora: tutte le furry skirt da provare per sconfiggere il gelo
Ai giorni nostri rilanciata in versione rinnovata e rigorosamente cruelty free, la pelliccia è tornata ad affascinare il mondo della moda con la sua impareggiabile eleganza drammatica.
Stravolta, ciò che davvero stupisce è come questa attraversando gli anni (ed assimilandone i cambiamenti) continui a conservare il suo intramontabile fascino, sempre pericolosamente in bilico tra la ricca signora dal gusto pacchiano e l’inarrivabile diva anni Trenta.
È però forse questa stessa interessante ambivalenza ad essere il perno del suo ritorno nell’inverno 2026. Vaporosa e un filo ironica, a volte variopinta, in armonia con i vibranti colori del periodo, a volte neutra, in una scala cromatica che va dal Cloud Dancer al nero profondo, l’odierna faux fur sta ricoprendo praticamente ogni cosa: dal cappotto agli accessori, tutto ciò che ci circonda è declinato in una inedita quanto stravagante versione di peluche che, inevitabilmente, non può che attrarre lo sguardo di chiunque. È proprio questo il caso della furry skirt, futura protagonista dei gelidi mesi a venire.
Tra le novità degne d’attenzione sull’attuale scena della moda c’è sicuramente lei, morbida come un tenero orsacchiotto da cima a fondo o anche soltanto dotata di un soffice dettaglio.
A dimostrarci come si veste questo singolare capo tutto da accarezzare sono stati Bluemarine, Bally, Magda Butrym, Fendi e con loro svariati altri, inserendo la pelliccia come elemento decorativo delle proprie nuove gonne in prossimità di bordi, tasche oppure strati nascosti e proponendole in total look oppure ingentilite da capi basic e trasparenze di sorta.
Ed è così che in questa gelida stagione all’alba le mini e le longuette di sempre si fanno giocose, ma comunque raffinate, grazie a quel non so che di old money che sa convincere sempre. Il segreto? A detta di chi ne sa starebbe nel mixare le texture giuste, rendendo tridimensionale persino il più lineare dei look pur avendo cura di conservarne la finezza. Via libera dunque a maglioni, camicie e bluse vedo-non vedo, a capispalla lisci oppure con piccoli richiami su maniche e colletto.
In sostanza, che si declini la furry skirt in chiave deluxe o grintosa, primordiale o vamp, poco importa: ciò che conta è che nel dress code dell’inverno in corso vi sia almeno un tocco peloso, e dalle It-bag alla gonna il passo è breve, anzi brevissimo.
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