Tessuti a 40 anni, consigli di stile per scegliere quelli giusti

Tagli, materiali, composizioni: ecco qualche consiglio pratico sui tessuti da preferire a 40 anni

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Angela Inferrera

Consulente di stile

Consulente d'immagine, fashion editor ed esperta di moda sostenibile.

A quarant’anni, a mio avviso, le donne cominciano a cambiare. In realtà forse il cambiamento comincia un po’ prima, quando iniziano a rendersi conto del fatto che, con l’incremento dell’età anagrafica, anche il look deve aggiustarsi per sembrare meno girly, più ricercato, ma allo stesso tempo semplice, soprattutto se la semplicità è sempre stata il carattere distintivo del loro stile. I tessuti giocano un ruolo fondamentale in questo senso. Ecco qualche consiglio per sceglierli al meglio.

Che tessuti preferire a 40, consigli pratici

Questi consigli partono dalla mia esperienza di quarantenne e da quella delle mie clienti, che affianco nella scelta dei loro nuovi look, ma soprattutto nel cambiamento che avviene man mano che passano gli anni e si sente la necessità di adeguare i nostri capi ad uno stile e ad una personalità che evolve nel tempo. Cominciamo a non rivederci più nei look che usavamo fino ai 30/35 anni e la scelta di tessuti di qualità e di capi ben confezionati fa parte di questa ricerca di look che ci assomiglino di più.

Bandite i sintetici (con poche eccezioni)

A chi mi segue sui miei canali sarà uscito dalle orecchie: evitate, per quanto possibile, le fibre sintetiche e i misti. Non solo per una questione di sostenibilità, ma anche di possibili (anzi probabili) cattivi odori che possono nascere se questi tessuti sono a diretto contatto con la pelle. Per tutto quello che indossate a pelle, preferite sempre tessuti naturali o di derivazione naturale: cotone, lino, lana, ma anche viscosa, seta, canapa, bambù e simili.

tessuti blu e grigi
Fonte: 123RF
Preferite sempre quando possibile i tessuti naturali

Le eccezioni per l’uso dei tessuti sintetici

Evitate i sintetici, a meno che non si tratti di capi molto particolari per cui è necessaria una determinata caduta, resa possibile solo dal filato sintetico. Idem per i capi sportivi: la performance delle fibre sintetiche molto spesso è migliore in termini di impermeabilità e resistenza. C’è da dire però che la tecnologia sta facendo passi da gigante, con la realizzazione di fibre sintetiche addirittura compostabili. Il problema principale della fibra sintetica è il suo smaltimento: ad oggi infatti è molto difficile smaltire in modo sostenibile i capi sintetici a fine vita.

Occhio alle tinture

Fate attenzione a come vengono tinti i capi. Molto spesso lo sbiancamento oppure la colorazione dei tessuti viene realizzato con prodotti chimici che sono nemici non solo della pelle, ma anche del nostro intero organismo. A questo proposito, vi invito a guardare la docuserie Junk – Armadi Pieni, che trovate disponibile su Now TV e su Youtube, che svela i retroscena della manifattura dei capi in paesi lontani dall’Europa, ma non solo. Cercate sempre, dove possibile, capi 100% made in Italy, in modo da essere sicuri anche anche il processo della tintura del filato sia stato realizzato secondo i termini della legge italiana, che sono molto stringenti.

pila di maglioni di lana
Fonte: 123RF
Cercate il 100% made in Italy e leggete sempre le etichette!

Non dimenticate il su misura

Una cosa che suggerisco spesso alle ragazze a cui fornisco il mio servizio di consulenza d’immagine è di cercare una sarta o un laboratorio dove si confezionano capi su misura. In questo modo potrete scegliere voi il tessuto che più vi piace e che meglio si adatta al vostro fisico, in modo da ottenere il capo perfetto per voi.

forbice e metro da sarta su tessuto blu
Fonte: 123RF
Il su misura è un’ottima opzione da considerare