Corteo nuziale: come organizzarlo secondo la tradizione

Dall’ordine di ingresso alle sedute: ecco come organizzare un corteo nuziale

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Anna Verrillo

Giornalista e Lifestyle Editor

Sangue campano e cuore a stelle e strisce. Scrive di cultura e spettacolo con frequenti incursioni nella cronaca rosa perché da brava gemelli non ama prendersi troppo sul serio.

Pubblicato: 15 Maggio 2024 20:53

La camminata della sposa verso l’altare è uno dei momenti più importanti di ogni matrimonio che si rispetti, e va quindi organizzata nei minimi dettagli. Si tratta dell’ultimo atto del corteo nuziale, che vede partecipare anche altri familiari ed invitati rispettando un preciso ordine di ingresso nel luogo della cerimonia.

Pur esistendo uno schema di riferimento, nulla impedisce agli sposi più moderni di personalizzare anche questa parte della cerimonia. Ma come va organizzato un corteo nuziale? E come devono comportarsi tutti quelli che vi prendono parte? Ve lo spieghiamo in questa guida.

Quando si svolge il corteo nuziale e come funziona

Il corteo nuziale designa il momento in cui gli sposi fanno il loro ingresso nel luogo della cerimonia: è importante decidere come si sistemano, come percorrono la navata e come si organizzano i loro parenti durante l’ingresso.

Il corteo nuziale è molto significativo perché dà inizio alla cerimonia vera e propria: è solo dopo questa funzione, infatti, che il rito si potrà svolgere. La camminata verso l’altare di solito dura tra i tre e i cinque minuti, a seconda del numero delle persone che vi prendano parte. Il momento clou è rappresentato dall’ingresso della sposa: nella maggior parte dei casi, quest’ultima è accompagnata da un sottofondo musicale, che spesso coincide con una marcia nuzialeLa futura moglie può impiegare anche più di un minuto per raggiungere il consorte,  e dare quindi avvio alle celebrazioni.

Quali sono le origini dei cortei nuziali

I cortei nuziali hanno un’origine molto antica. Quando i matrimoni combinati erano molto comuni, la marcia della sposa con il padre verso l’altare aveva un preciso significato “simbolico”: il genitore, conducendo la figlia verso il futuro marito, la affidava a quest’ultimo dopo averla salutata per l’ultima volta.

Solitamente, la futura moglie percorreva a piedi la strada che l’avrebbe condotta dalla casa verso la Chiesa della cerimonia: oggi, invece, nella quasi totalità dei casi ci si affida ad automobili o altri mezzi di trasportoA precedere l’ingresso della sposa, inoltre, erano spesso le damigelle, che ricoprivano un ruolo molto simile a quello attuale: erano infatti chiamate ad aiutarla nei preparativi, assicurandosi che nulla nel suo aspetto fosse fuori posto.

Qual è l’ordine del corteo nuziale

Il corteo nuziale è un rito molto importante in tutte le cerimonie religiose, e va organizzanto seguendo uno schema ed un ordine prestabiliti. Quello maggiormente utilizzato nei matrimoni italiani si ispira alla tradizione cristiana, e vede coinvolti, oltre ai due sposi, anche i familiari più stretti, i testimoni e le damigelle. L’ordine di entrata è il seguente:

  • I parenti degli sposi 
  • La madre della sposa insieme al padre dello sposo 
  • I testimoni dello sposo seguiti dai testimoni della sposa
  • Lo sposo insieme alla madre
  • Le damigelle con i paggetti
  • La sposa con il padre

I parenti degli sposi 

Gli invitati sono tenuti ad arrivare prima degli sposi: devono infatti prendere posto all’interno dell’edificio del rito in attesa che arrivi la futura moglie. Per non rovinare l’effetto sorpresa, è fondamentale che nessuno si trovi negli spazi esterni quando il corteo avrà inizio. In merito alle sedute, invece, parenti e amici della sposa dovranno prendere posto a sinistra, dal lato della sposa, mentre quelli dello sposo siederanno a destra della navata.

La madre della sposa

L’ingresso della mamma della sposa in Chiesa indica che il corteo sta per iniziare. È tradizionalemente accompagnata da un membro della famiglia di sesso maschile, come il figlio o il fratello, oppure può assolvere al compito da sola. In alcuni tipi di cerimonie, è il testimone dello sposo a scortarla. Una volta raggiunta la fine della navata, si siederà alla sinistra dell’altare in prima fila.

I testimoni 

I testimoni sono chiamati a entrare all’inizio del corteo: la loro presenza deve infatti essere rassicurante per gli sposi, che li troveranno ad attenderli all’altare. In alcuni casi, in assenza del paggetto, uno dei testimoni può essere anche scelto per portare le fedi.

Lo sposo

Quando la madre della sposa avrà raggiunto la sua postazione, lo sposo potrà entrare e dirigersi verso l’altare. Nonostante la tradizione voglia che il futuro marito faccia il suo ingresso accompagnato dalla madre, alcuni preferiscono godersi questo momento da soli.

La damigella d’onore

La damigella d’onore deve assicurarsi che la sposa risulti perfetta nel suo outfit. In presenza di un abito con strascico o un lungo velo, dovrà occuparsi di sollevarlo fino all’altare, posizionandosi poi alla destra della futura moglie. È inoltre incaricata di custodire il bouquet nel corso della cerimonia.

Damigelle e paggetti

Le damigelle e i paggetti precedono la sposa verso l’altare. La tradizione vuole che i paggetti trasportino le fedi nuziali, poggiandole su un piccolo cuscino. Le damigelle, invece, possono trasportare un cestino con petali di fiori, che andranno sparsi sul pavimento. Quando la processione sarà terminata e gli anelli saranno consegnati al testimone, damigelle e paggetti potranno tornare dai rispettivi genitori. 

Il padre della sposa e la sposa

Il padre della sposa tradizionalmente accompagna la figlia fino all’altare, tenendola sotto il braccio destro. Quest’ultima dovrà esibire una camminata lenta, tenendo il bouquet all’altezza del fianco sinistro e rivolgendo lo sguardo verso lo sposo. Quando il padre la consegnerà al futuro marito, quest’ultimo alzerà il velo della sposa dandole un bacio sulla fronte.

Come personalizzare il corteo nuziale

Ci sono molti modi per rendere il corteo nuziale unico ed originale qualora non si intenda rispettare le tradizioni. In primis, si può chiedere a diversi membri della famiglia di prendervi parte: non vi sentite costretti ad includere solo familiari associati a questo rito, ma estendete l’invito ad amici o persone per voi importanti.

Anche l’usanza che vede il padre accompagnare la figlia verso il futuro coniuge può non essere osservata: nei matrimoni moderni non è raro vedere spose che scelgano di entrare da sole o con le proprie madri, dando un’accezione più femminista ad una tradizione notoriamente patriarcale.

Infine, molte coppie più mature fanno il proprio ingresso in Chiesa insieme, accompagnandosi l’uno all’altra. Una soluzione perfetta per gli sposi già genitori, che potrebbero condividere questo momento con la propria famiglia al gran completo.