Le scuole libertarie in Italia: dove sono e come funzionano

Le scuole libertarie si diffondono sempre di più in Italia ma ancora pochi le conoscono. Scopriamo insieme dove sono, cosa insegnano e come sono organizzate

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Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Quando dobbiamo iscrivere i bambini ed i ragazzi a scuola, la nostra decisione è soggetta ad un’ oculata selezione in base ad una serie di fattori, tra i quali anche il metodo educativo applicato nei singoli istituti. Non esiste solo la scuola tradizione, infatti, ma anche scuole con metodologie alternative, dalla Montessoriana alla parentale alla libertaria, nelle quali l’insegnamento avviene attraverso una pedagogia peculiare.

In questo articolo, cercheremo di far luce sulle scuole libertarie, sul loro funzionamento, su dove trovarle (anche in Italia), e quali possono essere gli aspetti positivi e negativi del metodo. Ma, prima di addentrarsi in cosa sono le scuole libertarie, è importante fare una premessa sul perché sempre più genitori prendono in considerazione questi tipi di scuole e quali sono le alternative principali alla scuola tradizionale.

Quali sono le alternative alla scuola tradizionale

Come premesso in alto, quando dobbiamo iscrivere i nostri figli a scuola, da quella dell’infanzia alle scuola superiore di secondo grado, tanti sono i fattori decisionali che valutiamo. Non si tratta quasi mai di concentrarci solo sulla distanza tra casa e scuola o su un certo indirizzo piuttosto che un altro, ma un altro elemento importante riguarda il metodo educativo applicato a scuola.

La scuola tradizionale, infatti, da anni gareggia accanto a realtà assai diverse fra loro, che non mettono al centro il classico apprendimento delle materie, un apprendimento uguale per tutti, certamente poco inclusivo. La scuola tradizionale è spesso in crisi, una crisi che se da un lato viene dall’alto, ha anche delle responsabilità da poter ricercare caso per caso, scuola per scuola.

Il rapporto docenti-genitori a volte è ai ferri corti, altre volte si è usurato proprio quel legame di stima che dovrebbe esserci fra il corpo insegnante e gli studenti, ed in ogni caso, imparare in una scuola nella quale adulti e ragazzi non vedono l’ora di sentire il suono della campanella, tanto sia poco salubre l’ambiente, non può portare frutti eccellenti nel lungo periodo. Anche questo è alla base della nascita di modelli educativi (anche antichi) alternativi a quello tradizionale.

Le principali alternative alla scuola tradizionale sono:

  • scuola senza zaino;
  • scuola Montessori;
  • scuola con metodo steineriano;
  • scuola nel bosco;
  • scuola parentale;
  • scuola pluriclassi;
  • scuola libertaria.

Metodologie diverse fra loro che un dato in comune lo hanno: mettono al centro dell’apprendimento lo studente nella sua unicità. Nella scuola tradizionale, invece, ci sono programmi universali che variano solo in base all’anno, senza che si prenda in considerazione la specificità dei singoli, neanche e quando si parla di assegnare i compiti.

E, forse, ma questa potrebbe anche essere solo una nostra suggestione, la poca voglia che hanno i nostri ragazzi, e che noi a nostro tempo abbiamo avuto, di andare a scuola come di fare i compiti a casa, potrebbe essere ricercata proprio nell’ approccio classico della scuola tradizionale. In pratica, parliamo di quella assoluta mancanza di confronto con lo studente, al quale si chiede solo di imparare, ripetere, sostenere prove.

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Scuola libertaria: qual è il metodo, perché iscriversi, dove si trova in Italia

Come funzionano le scuole con metodi alternativi

Le scuole citate in alto, avendo la peculiarità di mettere al centro l’individuo, dovrebbero avere tutte il vantaggio di far imparare le nozioni necessarie, ed anche quelle di materie che la scuola tradizionale tratta come secondarie, con maggiore voglia e migliori risultati.

Tutte quelle, in modi diversi, prendono in considerazioni anche fragilità verso le quali la scuola tradizionale risulta sconfitta, in quanto strutturalmente poco o nulla preparata.

Ovviamente, le scuole alternative non sono scuole più facili, non sono scelte che vengono fatte in quanto si ritiene che, frequentandole, il figlio non dovrà studiare. In alcuni casi viene richiesta, come nella scuola libertaria, detta anche democratica, un esame finale, per dimostrare che in quell’anno il ragazzo ha imparato quanto previsto dai programmi ministeriali.

Come funziona il metodo della scuola libertaria

La scuola libertaria non ha uno specifico protocollo, come non ha una specifica routine. Il suo insegnamento nasce dalla relazione tra  allievi e docenti. Attraverso le assemblee, punto cardine di questo metodo, viene organizzata la giornata come anche le materie che devono essere insegnate e soprattutto il metodo di apprendimento.

Dunque, capiamo che ogni scuola, al di là del principio base, avrà giornate scandite diversamente, e metodo di apprendimento diversificato, in base a quanto deciso dalle assemblee, appunto democraticamente, nel senso più ampio del termine. Questo vuol dire che ogni voto ha lo stesso peso, non c’è un ordine gerarchico o una maggiore o minore importanza in base all’età di chi vota o al ruolo.

Nelle scuole libertarie si parte dall’assunto che ogni bambino è unico e diverso e deve essere messo in grado di scegliere in autonomia cosa studiare e come studiare.
La peculiarità della scuola libertaria è dunque mettere al centro, a posto dell’adulto e delle nozioni, il ragazzo ed il metodo che sarà a lui speculare.

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Scuola libertaria: qual è il metodo, perché iscriversi, dove si trova in Italia

Principi basi delle scuola libertaria

Possiamo dire quindi che le parole chiave delle scuola libertaria sono: assemblea, democrazia, libertà, autogestione. Il suo nucleo è fatto, da un lato, dal valore dell’alunno, dal suo interesse ad apprendere, proprio affinché si possa apprendere al meglio e, dell’altro, della fiducia dell’adulto nella capacità del bambino. Tutto si gioca sul riconoscere la dignità del bambino che, indubbiamente, in molte scuole tradizionali viene assolutamente messa da parte. Certamente, la conseguenza positiva, ancora prima degli esiti scolastici, può essere vista in termini di autostima di chi la frequenta.

La scuola libertaria ad oggi è esperienza che può essere fatta sono in istituti privati nei quali le rette vengono pagate totalmente dai genitori. Per insegnarvi, invece, secondo la rete delle scuola libertarie, non occorre una specializzazione quanto un tirocinio presso di esse, per fare esperienza diretta sul campo.

La sua frequenza non è obbligatoria.

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Scuola libertaria: qual è il metodo, perché iscriversi, dove si trova in Italia

I pro ed in contro del metodo

Potremmo dire che questa scuola, scardinando le regole basi della scuola tradizionale, può produrre eccellenti esiti, lì dove vengono aboliti i nei che essa presenta. Dall’altro canto è necessario che la famiglia quanto il ragazzo siano davvero consapevoli della scelta, dopo essersi informati nel le profondo.

Come per tutte le scuole alternative, i contro andranno a manifestarsi qualora il personale non sia altamente adatto al ruolo (poco convenzionale) che dovrà ricoprire. Molti genitori, infatti, lamentano di aver creduto in un metodo per l’educazione dei propri figli e poi di essersi ritrovati traditi da istituti non in grado di mantenere le promesse fatte. Un rischio che, perdonateci la battuta, nella scuola tradizionale è impossibile da correre!

Il metodo della scuola libertaria è potenzialmente in grado di essere applicato a tutte le face di età, e dunque è riscontrabile in alcune scuole dell’infanzia sino alle superiori. Ovviamente, se vogliamo che i nostri figli la frequentino, bisogna fare i calcoli con la sua penetrazione in Italia.

Al momento in cui si scrive, la scuola libertaria è presente in Lombardia, in Veneto, in Emilia Romagna, nelle Marche ed in Puglia. Anche all’estero la sua presenza è a macchia di leopardo, mentre il contesto più partecipativo è riscontrabile  in Gran Bretagna, luogo nel quale essa è nata, più di un secolo fa.