Mamma ti senti sola? Ecco tutti i modi di fare rete e trovare sostegno

Dopo l'arrivo di un figlio può capitare di sentirsi sole: stanchezza, mancanza di vita sociale, nuove routine, grandi responsabilità. Per una mamma, la solitudine può essere un grande nemico: ecco i consigli per aiutarsi a prevenirla o ad affrontarla.

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Giorgia Marini

Parenting Specialist

Ex avvocato. Blogger, con la laurea sul campo in Problemi di Mammitudine. Da 6 anni scrivo di gravidanza, maternità ed infanzia, sul mio blog “Stato di Grazia a Chi?” e su altre testate online. Racconto la maternità con brio, garbo ed empatia.

Pubblicato: 13 Febbraio 2025 13:31

La solitudine materna è un fenomeno che molte mamme sperimentano sulla propria pelle, oggi più che mai. Diventare madri non è sempre e solo una grande gioia, non offre solo una prospettiva nuova di vivere la propria vita e di leggerne gli eventi ma, senza negare tutto questo, può semplicemente accadere che una madre si senta sola.

Le madri, inoltre, oggi possono sentirsi più sole che in passato, a causa di pressioni ed aspettative personali e sociali che si scontrano con realtà familiari sempre più disgregate e con realtà e contesti sociali che, sebbene sembrino scongiurare qualunque tipo di solitudine, la alimentano, sottraendoci a responsabilità e a solidarietà reciproche.

Ma perché le madri si sentono sole, quando cominciano ad avvertire questo sentimento e cosa possono, possiamo fare, per evitare che ciò avvenga?  Vediamolo in questo articolo.

Solitudine materna
Fonte: iStock
Le cause della solitudine nelle mamme

Solitudine e maternità: quando e perché accade

È importante capire quando una madre possa sentirsi sola, in modo da poter affrontare il problema in modo sano e costruttivo. Una delle situazioni più comuni in cui le madri si sentono sole è durante il periodo post-parto. La stanchezza accumulata, la gestione delle nuove responsabilità e la difficoltà ad adattarsi a una routine completamente nuova, possono causare un senso di solitudine. Inoltre, molte madri si trovano a vivere in un ambiente che non supporta pienamente il loro ruolo, con poche opportunità di socializzare con altre persone. Insomma, spesso il problema è nella (mancanza) rete sociale ma può nascondersi anche in noi, quando viviamo tra la gente.

In questa fase, quella appunto del post-parto, si può abbattere sulle madri anche una vera e propria depressione che va affrontata con serietà e professionalità, senza vergognarsene. Se qualcuna stesse affrontando questa problematica, l’unico consiglio valido è quello di chiedere aiuto ad una figura esperta, per uscirne al meglio, comprendendo che si tratta di un evento tutt’altro che eccezionale.

Un altro momento cruciale, in cui può accadere di sentirsi sole è quello in cui i bambini iniziano a crescere e a sviluppare la propria indipendenza. Dopo aver dedicato anni della propria vita al loro accudimento ed anche ad aiutare i piccoli a diventare autonomi, indipendenti, sembra che l’obiettivo per il quale si sia lavorato (anche molto bene) si ritorca contro la madri.  Molte mamme possono non riconoscersi – e possono sentirsi non riconosciute- nella propria identità, quando i figli hanno meno bisogno di loro. La solitudine può diventare un’emozione silenziosa ma forte.

Si parla anche di sindrome del nido vuoto, tanto che il fenomeno, diventato comune negli Stati Uniti, ha portato alla nascita di figure professionali che lavorano appositamente su questo aspetto.

Nonostante questi siano i due momenti principali durante i quali noi donne siamo esposte alla solitudine, tutta la vita materna può essere percorsa da tale sentimento, come può anche accadere che alcune donne non ne soffrano. In seguito vedremo cosa possiamo fare per prevenire la solitudine come anche per affrontarla, una volta che essa bussi alla nostra porta.

Solitudine materna
Fonte: iStock
Le cause della solitudine nelle mamme

Perché le madri si sentono sole: cosa c’è dietro la solitudine

La solitudine nelle madri non è solo legata alla mancanza di compagnia. Le cause sono spesso più complesse e legate a fattori emotivi, psicologici e sociali, oltre ad una inclinazione personale.

Una delle ragioni principali è il cambiamento radicale delle priorità: prima della maternità, le madri avevano un’identità e una vita sociale che si intrecciava con quella degli altri. Dopo la nascita del bambino, il tempo e l’energia sono spesso completamente dedicati alla cura del piccolo, riducendo le occasioni per uscire e incontrare altre persone. Questo cambiamento di dinamiche può portare a un senso di isolamento e frustrazione.

Inoltre, molte madri si sentono giudicate o inadeguate quando confrontano le proprie esperienze con quelle di altre mamme, spesso idealizzate sui social media. Il bisogno di essere perfette può accentuare il senso di solitudine, creando una barriera psicologica che impedisce loro di chiedere aiuto o supporto.

Solitudine materna
Fonte: iStock
La solitudine nelle mamme: cosa fare, come fare rete

Mamme: come prevenire la solitudine

Qualche riga fa dicevamo che la solitudine può essere prevenuta come anche affrontata ed è tutto alla nostra portata. Affrontare la solitudine materna richiede però consapevolezza come azioni concrete e quotidiane che possono iniziare anche durante la gravidanza.

Partiamo dall’inizio, dalla gravidanza. Sappiamo che i mesi di gravidanza possono essere pesanti, ma che nulla hanno a che fare con i primi mesi dopo il parto. Perciò utilizziamo questo periodo per fare due cose:

  • assumere una doula;
  • frequentare un corso preparto.

Un problema comune a molte mamme è la difficoltà a delegare, spesso causa di eccessiva stanchezza fisica e psicologica. La stanchezza psicologia, poi, può aiutare la solitudine a farsi strada nelle nostre vite. Per questo bisogna lavorare molto sul riuscire a delegare e lo si può fare anche grazie ad una figura professionale preposta, la doula appunto, in grado di essere di supporto alla madre sotto molti punti di vista.

Un altro contesto nel quale una futura mamma può lavorare per prevenire il senso di solitudine è un corso preparto. La frequenza ad un corso preparto aiuta una futura mamma non solo a conoscere una serie di aspetti importanti riguardanti il proprio stato di salute, il parto, l’allattamento e così via ma è soprattutto un luogo di condivisone che potrà essere di supporto anche successivamente al parto. La condivisione reale e con persone che stanno affrontando le stesse gioie ma anche le stesse fragilità, nello stesso momento, è di grande aiuto per non sentirsi sole o non comprese. Cercare una rete di supporto è fondamentale  per  condividere esperienze, consigli e trovare sostegno reciproco.

Solitudine materna
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La solitudine nelle mamme: cosa fare, come fare rete

Come affrontare la solitudine materna

Nonostante ogni buon proposito, può accadere di sentirsi sole. Può accadere anche perché noi mamme siamo tartassate da immagini di perfezione che ci raccontano una maternità che va ad un’altra velocità rispetto alla nostra. Figli e case perfette, aspetto impeccabile, falsi problemi, tanta socialità. Instagram e facebook, inoltre, creano maggiore distanza, a discapito di una rete vera di madri e donne normali. Per questo, prima cosa da fare è evitare i paragoni e, se non possiamo fare a meno dei social, è importante usarli con maturità e consapevolezza e confrontarsi con mamme blogger portatrici di messaggi sani.

Possiamo dire, dunque, che accettare l’imperfezione, quella che ognuna di noi nasconde bene sotto il tappeto, è un inizio per rapporti più veri con noi stesse e con gli altri. Ricordiamoci che anche chi appare perfetta, non lo è, non lo può essere. L’apparenza, quando inganna molto bene, miete solo vittime.

Prendersi del tempo per sé è un altro consiglio importante sul quale meditare. Sia che si lavori che si stia a casa, il tempo per se stesse è un aspetto da non sottovalutare per riprendersi la propria vita, semmai anche per migliorane gli aspetti che già prima della gravidanza non ci piacevano. Questo tempo ha valore personale, ed ognuna di noi dovrebbe capire ciò che più potrebbe farle del bene, per alleviare il senso di solitudine da mamme. Un nuovo hobby, uno sport dolce da fare già da subito dopo il parto, un’associazione da frequentare che ci apra a nuove amicizie, cinema, passeggiate insieme a sorelle, amiche, mamme. Tutto vale per non essere solo madri e per costruirsi una rete capace non solo di aiutarci nel presente ma che che metta delle basi solide per quel futuro senso di solitudine che può attanagliarci quando i ragazzi cominciano davvero a crescere e a cercare nuoci spazi, diversi dai nostri.

Lavorare sulla coppia, infine, è tutt’altro che trascurabile. L’arrivo di un figlio crea un “dopo” per la coppia, una fase lunga e non sempre facile. A volte, il partner si sente escluso e smarrito quanto una donna trascurata come compagna e vista solo come una mamma. La coppia dopo un figlio deve lavorare su se stessa, sin da subito, anche a passi piccoli. A volte farà più fatica un partner a volte l’altro, ma aiutarsi ha ottimi benefici anche per quel dialogo e quella comprensione che, se mancanti, possono far cadere la donna nel baratro della solitudine.

Un ottimo contesto, infine, dal quale partire per fare rete, è nei consultori dove si possono trovare sia psicologi/psicologhe che possono esserci di aiuto, che altre donne con le quali cominciare ad aiutarsi e ad uscire. Fra mamme con figli al seguito, all’inizio, e fra donne, amiche, poi. Stare sole a casa, con un telefono in mano, alla lunga contribuisce a quel sentirsi sole, non comprese, che non può che farci star male.