Bambini: a che età è giusto iniziare ad aiutare in casa?

I ricercatori confermano che aiutare nelle attività domestiche, fin da bambini, è una buona abitudine che fa bene a loro e anche a noi

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Un tempo, neanche poi così lontano, in Italia l’economia domestica era materia di insegnamento all’interno della scuola media inferiore. Questa è stata poi trasformata in Applicazioni tecniche e poi in Educazione tecnica, fino ad arrivare ai giorni nostri.

Alcuni sistemi scolastici, come quello finlandese considerato uno dei più virtuosi di tutta Europa, prevedono corsi di gestione ed domestica che hanno come obiettivo quello di insegnare ai bambini che uomini e donne hanno gli stessi diritti e doveri, così come le medesime opportunità. Si organizzano gli spazi, si impara a gestirli, e poi ancora a cucinare, a pulire, stirare e, più in generale a risolvere gli aspetti pratici della vita in casa e in famiglia.

Questi corsi, che in Finlandia sono stati introdotti anche nelle scuole elementari, aprono tutta una serie di riflessioni sull’educazione delle nuove generazioni e più, precisamente, dei propri figli. In che modo possiamo insegnargli la gestione domestica? E soprattutto: a che età è giusto iniziare ad aiutare in casa?

Aiutare in casa fa bene ai bambini: lo conferma la scienza

Come sempre, per rispondere a tutte quelle domande che all’apparenza sembrano non avere una risposta unica e giusta, ci pensa la ricerca. C’è da precisare che l’educazione dei figli non è una scienza esatta, non esistono metodi infallibili o manuali da seguire alla lettera, perché ogni genitore è responsabile della crescita dei propri bambini. È anche giusto sottolineare, però, che la responsabilità passa soprattutto dai nostri insegnamenti.

È opportuno, quindi, insegnare ai più piccoli cosa vuol dire prendersi cura della casa, indistintamente dal sesso. Lo è affinché le future generazioni capiscano che non esistono differenza tra uomini e donne, e che tutti hanno gli stessi diritti e doveri, le medesime opportunità e risorse.

Insegnare ai bambini a prendersi cura della casa, ovviamente con i loro tempi e le capacità, apporta non pochi benefici alla loro crescita. Secondo una ricerca condotta dalla Brown, l’Università statunitense, è emerso che i bimbi che impiegano il loro tempo ad aiutare i genitori nelle faccende domestiche sviluppano senso pratico e maggiore propensione nell’affrontare le sfide.

Si tratta di una prima responsabilità, che a loro viene affidata, e che gli consente di stabilire un nuovo valore rispetto all’ambiente dove crescono. Tra l’altro, sempre secondo la ricerca,  i benefici sono tangibili anche dal punto di vista caratteriale. I bambini che aiutano nella gestione della casa sviluppano maggiore concentrazione rispetto agli altri. Un’attività, questa, che favorisce anche il buon umore, l’attenzione e la propensione ai lavori di squadra.

A che età è giusto iniziare?

Assegnare dei piccoli compiti di gestione domestica ai bambini, come abbiamo visto, è un vero toccasana per la loro crescita. Ma a che età è giusto iniziare questa collaborazione domestica?

Spesso è qualcosa che accade con estrema naturalezza: i bambini sono sempre molto entusiasti di aiutare le loro mamme e i papà nei lavori domestici. Purtroppo però, come le stesse esperienze confermano, l’euforia tende a scemare crescendo. Ed è a quel punto che diventa fondamentale istituire tutta una serie di best price.

Secondo il metodo Montessori, è opportuno responsabilizzare i bambini sin da piccolissimi con compiti adatti alle diverse fasi di crescita. Fino ai tre anni, per esempio, è opportuno che imparino da soli a riordinare la loro aerea giochi. A partire dai 4 anni, invece, possono iniziare ad aiutare mamma e papà nelle piccole attività domestiche mentre dai dieci anni in su dovrebbero avere dei ruoli più importanti nelle faccende.

Dello stesso avviso sono anche diverse ricerche scientifiche che confermano che queste abitudini possono e devono essere formate già da piccoli. Il consolidamento vero e proprio, però, arriva a nove anni. È a partire da quel momento che è opportuno insistere su quello che i bambini hanno già imparato responsabilizzandoli ancora di più. Solo così riusciranno a preservare le buone abitudini.