Vita Sackville-West, la poetessa che amò Virginia Woolf

Notoriamente eclettica e anticonformista, ha sfidato le convenzioni sociali del suo tempo, vivendo la vita con audacia e senza riserve

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Sonia Surico

Content Editor e Storyteller

Laureata in Scienze della Comunicazione e con un Master in Seo Copywriting. Per lei, scrivere è un viaggio che unisce emozioni e conoscenza.

Virginia Woolf è una delle figure più emblematiche e influenti della letteratura moderna. Scrittrice, saggista e critica letteraria britannica, è nota per le sue opere innovative che hanno rivoluzionato la narrativa del XX secolo.

Libera pensatrice, sempre pronta a sfidare le convenzioni sociali, è stata anche una figura centrale del movimento femminista. Nei suoi saggi, infatti, ha espresso con forza la necessità dell’indipendenza economica e intellettuale delle donne, ispirando intere generazioni a lottare per i propri diritti e la propria autodeterminazione.

Ma è nei suoi scritti più personali, nelle sue lettere e nei suoi diari che si rintraccia una visione intima della sua vita, delle sue passioni e dei suoi pensieri più profondi. Sono anni emozionanti e creativi, quelli in cui la misteriosa e aristocratica Vita Sackville-West entra prepotentemente nella sua vita. Una scrittrice provocatoriamente sfacciata, che si diverte a “dare scandalo” e ama sfidare apertamente le regole sociali dell’epoca. Nel manoscritto datato 19 febbraio 1923, Virginia stessa la definisce una “pronounced sapphist“, ovvero una saffica dichiarata.

La relazione con Vita, sia pur complessa e non priva di difficoltà, ha avuto inevitabilmente un impatto profondo sulla vita e sulle opere di Virginia.

Vita Sackville-West e la sua vita “scostumata”

Vita Sackville-West, nata nel cuore dell’aristocrazia inglese del XIX secolo, è una figura che ha brillato con la sua penna affilata e la sua passione sfrenata per la vita. Ha trasceso le barriere sociali del suo tempo, regalando al mondo un’immagine vivida di una donna che ha scelto di non adattarsi mai alle aspettative della società del suo tempo.

Figura di spicco della letteratura inglese e membro del Bloomsbury Group, è una delle figure più audacemente trasgressive e passionali del mondo letterario. Molto più di una semplice ereditiera. Nonostante fosse sposata con il diplomatico Harold Nicolson, intrattenne numerose relazioni amorose con donne, tra cui l’illustre Virginia Woolf, diventando così una pioniera nella lotta per la libertà sessuale.

Ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama culturale con una vasta gamma di opere che riflettono la sua personalità vibrante e il suo spirito indomito. Le sue opere più acclamate, “The Land” e “All Passion Spent“, sono espressioni eloquenti della sua visione del mondo e del suo spirito ribelle.

Tra le ultime pubblicate, la più emblematica è “La signora scostumata“, una critica mordace della società edoardiana, con il suo rigido codice di comportamento e le sue aspettative restrittive, soprattutto per le donne.

Scrisse anche una serie di romanzi, poesie e saggi, tutti caratterizzati dal suo stile distintivo e da temi non convenzionali. Il suo talento trasgressivo continua a ispirare lettori e scrittori, cementando il suo posto come una delle voci più importanti della letteratura inglese.

Era una scrittrice straordinaria, ma non solo: anche un’appassionata giardiniera. Questo aspetto meno conosciuto della sua vita ne accentua ancora di più il fascino e la personalità rivoluzionaria. Vita dedicò gran parte del suo tempo al curare e abbellire i giardini di Sissinghurst Castle, la sua dimora a Kent. La passione per il giardinaggio traspariva anche nella sua scrittura. Numerosi articoli e libri da lei prodotti trattano proprio questo suo ulteriore tratto creativo.

Il grande amore per Virginia Woolf

L’incontro tra Vita Sackville-West e Virginia Woolf avvenne in un contesto letterario ricco di talento e creatività. Da quel momento, la loro amicizia si trasformò lentamente e inesorabilmente in un amore intenso e profondo.

Virginia era affascinata da Vita, dalla sua bellezza, dal suo spirito indomabile e dalla sua irriverenza. Vita, d’altra parte, ammirava l’ingegno di Virginia, la sua sensibilità e la sua straordinaria abilità di scrittura. Entrambe erano sposate, ma questo non impedì loro di scambiarsi lettere appassionate, che rivelavano una connessione emotiva e intellettuale molto forte.

Ma il loro rapporto fu anche segnato da non poche tensioni. La natura avventurosa e indipendente di Vita, che anelava alla novità e alla voglia di nuove avventure, contrastava spesso con il desiderio di Virginia di stabilità e sicurezza. La Woolf, notoriamente sensibile e spesso in lotta con la sua salute mentale, riconobbe la natura libera e indipendente della sua amante, permettendole di avere relazioni con altre donne. Si amarono per oltre un decennio, durante il quale Virginia scrisse alcune delle sue opere più importanti, tra cui “Mrs Dalloway” e “Orlando“, quest’ultimo ispirato proprio alla Sackville-West.

Nel 1926, Vita fu costretta a lasciare l’Inghilterra per raggiungere suo marito in Persia, dove lavorava come diplomatico. Durante quel viaggio, mentre si trovava in Italia, scrisse una delle sue più toccanti lettere a Virginia. In questa missiva, inclusa tra le tante inedite del libro “Scrivi sempre a mezzanotte“, espresse tutto il suo amore per lei, oltre alla nostalgia che provava all’idea di non poterla rivedere per i successivi quattro mesi:

Sono ridotta solo al desiderio di Virginia. Ti avevo scritto una lettera bellissima quando non riuscivo a prendere sonno durante la notte piena di incubi ma ora non ricordo più nulla: mi manchi, ecco tutto… e in modo semplice, disperatamente concreto. È incredibile come tu sia diventata essenziale per me. Cara, non riesco a essere furba e scostante con te, ti amo troppo per comportarmi così“.

La relazione tra Virginia Woolf e Vita Sackville-West subì diverse trasformazioni nel corso del tempo, evolvendo da storia d’amore a profonda amicizia. Nonostante le avversità e la lontananza, queste due donne rimasero comunque legate fino all’incalzare della Seconda Guerra Mondiale.

La relazione si affievolì gradualmente, mentre la depressione di Virginia si intensificava. Questo “mostro“, come lei stessa lo definiva, la avvolse sempre più, isolandola dal mondo esterno e dalle persone che amava. Il 28 marzo 1941, sopraffatta dalla sua malattia, decise di porre fine alla sua vita. Scrisse una lettera d’addio a suo marito e alla sua amata Vita. Poi si immerse nel fiume Ouse con le tasche piene di pietre per assicurarsi di affondare.

Vita Sackville-West ha continuato a scrivere con incrollabile passione e dedizione fino all’ultimo respiro. Grazie ai suoi eccezionali meriti nel campo del giardinaggio, le è stata conferita la prestigiosa Veitch Memorial Medal dalla Royal Horticultural Society. La sua vita si è conclusa il 2 giugno 1962.

Vita Sackville-West
Fonte: Getty Images
Vita Sackville-West, poetessa, scrittrice e botanica