A casa di Joe e Jill Biden, la White House e i nuovi arredi scelti dal Presidente

Dalla camera ovale alle stanze della First Lady: com’è arredata la Casa Bianca, la nuova dimora di Joe e Jill Biden

Joe e Jill Biden sono diventati ufficialmente i nuovi inquilini della Casa Bianca, la dimora più celebre del mondo, abitata per la prima volta dal Presidente John Adams nel 1800.

Il Presidente e la First Lady si sono già insediati nella residenza presidenziale e hanno iniziato ad apportare le prime modifiche all’arredamento.

Giudicata enorme dal suo successore Thomas Jefferson, la White House è stata progettata dall’architetto James Hoban, scelto attraverso un bando che si inseriva all’interno di un più ampio progetto urbanistico per la città di Washington affidato al francese Pierre L’Enfant. Quest’ultimo aveva pensato alla città come a una scacchiera, che al centro avrebbe avuto proprio la Casa Bianca.

Il monumentale edificio, che ricalca lo stile palladiano, è suddiviso in tre parti, l’Executive Residence, la West Wing e la East Wing e conta ben 132 stanze.

Alla Diplomatic Room si accede direttamente dal giardino, espediente che la rende particolarmente comoda per ospitare i diplomatici in visita.

La China Room, nota anche come Sala delle porcellane, è la stanza che Jill Biden utilizzerà per le sue riunioni. Queste ultime due si trovano al piano terra, in quella che originariamente era l’area pensata per la cucina, la lavanderia e il riscaldamento. Sullo stesso piano si trova anche la Vermeil Room, la stanza delle signore, dove sono esposte l’argenteria e i quadri raffiguranti le First Lady.

La Blue Room, invece, è la stanza principale, dalla forma ellittica per volere di George Washington, che riteneva che grazie a questa forma ogni ospite sarebbe stato equidistante da lui, in modo da non dare la sensazione di avere preferenze. Si trova in quello che viene definito il Piano di Stato, utilizzato per i ricevimenti e le manifestazioni ufficiali, dove hanno sede anche la Red Room, chiamata così per il colore delle sue pareti (sempre lo stesso dall’Ottocento) e utilizzata per le visite ufficiali, e la State Dining Room, la sala da pranzo che può ospitare fino a 140 persone.

Al secondo piano si trovano invece le sale private, come la Dressing Room, anticamera della stanza da letto presidenziale, la Private Setting Room, il salotto privato del Presidente, e la Lincoln Bedroom, riservata agli ospiti più stretti.

E lo Studio Ovale? Si trova nella West Wing, cioè l’edificio che ospita gli uffici del Presidente degli Stati Uniti. Qui Joe Biden ha già apportato le prime modifiche per arredarlo a suo modo, con scelte che rappresentano un chiaro messaggio politico.

Una delle scelte più evidenti è quella di sostituire il quadro del presidente Andrew Jackson alla sinistra del Resolute Desk con quello di Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti. Dietro la scrivania, inoltre, Biden ha messo, oltre alle classiche foto di famiglia, anche il busto di Cesar Chavez, sindacalista e attivista per i beni dei braccianti agricoli ispanici: una scelta non casuale e un evidente segnale di rottura con la precedente amministrazione, confermata dalla proposta del neopresidente di concedere la green card a tutti i lavoratori agricoli privi di documenti regolari.

Tra i nuovi elementi d’arredo dello Studio Ovale troviamo poi i busti di Martin Luther King e di Rosa Parks, oltre a un pezzo di pietra lunare posizionato nella libreria alla sinistra della scrivania e a un nuovo tappeto blu con lo stemma presidenziale.