Carlo Calenda culla il bambino di una collega in riunione parlamentare: le immagini

Il Segretario di Azione ha condiviso alcuni dolcissimi scatti sul suo account Instagram: tra la sue braccia il figlio di una collega

Foto di Antonella Latilla

Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

“Riunione dei parlamentari con ospite di livello. Benvenuto Ulysse”. Così Carlo Calenda ha commentato alcune immagini postate sui social della riunione dei parlamentari di Azione, dove tiene in braccio e culla il figlio della vicepresidente del partito Giulia Pastorella. Un momento di tenerezza che ha prontamente lasciato il segno. Un ospite inatteso che ha reso il lavoro più dolce e spensierato.

Una foto in bianco e nero con in braccio un neonato. L’ha pubblicata Carlo Calenda su Instagram, con il commento: “Riunione dei parlamentari con ospite di livello. Benvenuto Ulysse”. Un’immagine che non è passata di certo indifferente. Il bebè tra le braccia di Calenda è il figlio di Giulia Pastorella, deputata e vice-presidente di Azione.

Carlo Calenda culla un bambino in riunione

Con naturalezza, seduto dietro una scrivania nel bel mezzo di una riunione di lavoro, Carlo Calenda tiene in braccio il neonato. Un’immagine insolita che suscita indubbiamente dolcezza e anche tanta allegria tra i colleghi di partito presenti alla riunione. “Come iniziare al meglio una giornata”, è il titolo del video che gira sui social. Il piccolo non piange, né si dispera ma dorme tranquillamente tra le braccia del politico che continua a parlare di politica senza alcuna paura dei rigurgiti o di altre possibili conseguenze. “Beh…una bella immagine”, ammette un’utente su X (ex Twitter).

Donne con figli e politica: la nuova legge

Il mondo della politica si sta aprendo sempre più alle esigenze della maternità. Decisiva è stata sicuramente la legge introdotta nel 2022 che prevede la possibilità per le deputate neo mamme di allattare in Aula senza intralci. Una decisione della Giunta per il Regolamento di Montecitorio, in seguito all’ordine del giorno “sulle modalità di partecipazione delle deputate madri ai lavori parlamentari” al bilancio interno di Montecitorio presentato da Gilda Sportiello del M5S ed approvato Montecitorio nella seduta del 27 luglio 2022. Prima ancora, nel 2019, era stata l’attuale premier Giorgia Meloni, diventata mamma da pochi anni della piccola Ginevra, a proporlo.

La disposizione deroga all’articolo del Regolamento interno di Montecitorio in base al quale “nessuna persona estranea alla Camera può sotto alcun pretesto, introdursi nell’Aula dove siedono i suoi membri permette alle deputate che ne fanno richiesta di entrare in Aula durante le sedute insieme al figlio, per poterlo allattare, almeno nel suo primo anno di vita, senza dover rinunciare a partecipare ai lavori”. Pertanto all’allattamento sono dedicate “apposite postazioni collocate nell’ultima fila superiore dell’emiciclo ovvero in una tribuna riservata, previamente e appositamente individuata dal Collegio dei Questori”.

In questo modo si consente una piena partecipazione ai lavori parlamentari e le mamme deputate non sono più obbligate a scegliere se restare in Aula o allattare, in un momento delicato come il primo anno di vita del bambino. Si è così portato a compimento un percorso che ha visto in prima fila Licia Ronzulli (Forza Italia) che seppe nel 2010 rompere un tabù entrando nell’Europarlamento con la figlia Vittoria che all’epoca aveva solo 44 giorni. Foto che fecero chiacchierare parecchio.

“Il Parlamento europeo offre alle eurodeputate la possibilità di allattare e di poter contemporaneamente votare già da circa 10 anni. Anche su questo, purtroppo, nonostante si faccia un gran parlare di pari opportunità, l’Italia è indietro”, scriveva la deputata fino a poco tempo fa.