Monna Lisa: chi e cosa si nasconde dietro alla Gioconda

Ricercatori, storici e psicologi ci parlano di lei, ieri come oggi. Del resto della Gioconda sappiamo tutto, eppure sembra sempre sfuggirci qualcosa

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Ogni giorno, centinaia di persone, si mettono in fila davanti alla sua immagine, protetta da una teca di vetro e circondata da una blindatura antistante per garantire il massimo livello di sicurezza, per contemplarla, per provare a risolvere l’enigma che si nasconde dietro di lei.

Del resto stiamo parlando del ritratto più celebre della storia, di uno dei capolavori artistici più famosi e conosciuti al mondo. Un’opera enigmatica, iconica e misteriosa che oggi, esattamente come ieri, attira l’attenzione, la curiosità e l’interesse di esperti, storici e amatori.

Stiamo parlando della Gioconda, l’opera di Leonardo Da Vinci conservata all’interno del museo del Louvre di Parigi. Ma chi si nasconde dietro al celebre ritratto della Monna Lisa? E perché ancora oggi questo dipinto è intriso di un magnetismo e di una seduzione che non si possono spiegare?

La Gioconda

Sin dalla sua presentazione al mondo, la Gioconda è stata considerata un’opera d’arte dal valore inestimabile anche dai contemporanei di Da Vinci. E tale è rimasta, diventando una vera e propria icona mondiale che ha ispirato moltissimi dipinti postumi, opere di street art ma anche casi letterari, come Il Codice da Vinci, pellicole, film e canzoni.

Probabilmente non esistono persone al mondo che non conoscono il ritratto di quella dama fiorentina e che siano rimasti immuni dal suo fascino enigmatico. Basti pensare che non sono solo gli storici e gli esperti d’arte ad appassionarsi a questo quadro, ma insieme a loro si sono uniti anche psicologi e ricercatori, per risolvere il misterio che si cela dietro all’icona mondiale.

Della Gioconda sappiamo tutto, eppure sembra sempre sfuggirci qualcosa.

Leonardo Da Vinci ha realizzato il dipinto a olio tra il 1503 e il 1504 durante i suoi viaggi tra Firenze, Milano e la Francia.

Il quadro, che presenta dimensioni contenute (77×53 cm), è considerato all’unanimità uno dei più importanti capolavori della storia dell’arte. Non solo per la tecnica pittorica perfetta, e neanche per il ritratto di una donna in quel modo a mezzo busto su un paesaggio in lontananza. Ma per quel sentimento che si prova standole davanti, quello che spinge a cercare di comprendere chi ci sia dietro la Monna Lisa, quali siano i suoi pensieri e i suoi stati d’animo. Cosa davvero rappresentava per Leonardo Da Vinci e per noi tutti.

Chi è Monna Lisa

Chi si nasconde dietro alla donna a mezzo busto che compare nel quadro di Leonardo? È una domanda, questa, che tutti ci siamo posti almeno una volta nella vita. Vasari non aveva dubbi, secondo lo storico dell’arte con la sua Gioconda, Leonardo Da vinci aveva raffigurato il profilo di Lisa Gherardini, nobildonna fiorentina e moglie del commerciante Francesco del Giocondo, dal cui cognome deriva il nome dell’opera.

Questo spiegherebbe anche i due nomi dell’opera. Monna Lisa fa riferimento al nome della donna e Gioconda al cognome del marito.

Eppure, nonostante questa sia la tesi più accreditata anche oggi, sono molti gli storici che divergono dal pensiero dominante. Anche perché quando si parla di Leonardo Da Vinci, niente è mai come sembra.

Dopo molte ricerche, infatti, è emerso che proprio sotto l’attuale ritratto ci siano altre tre versioni nascoste e diverse di quella che conosciamo noi. Questo ha fatto evincere che il pittore abbia modificato più volte la tavola nel corso della sua vita. E da questa consapevolezza sono stati ipotizzati altri tre nomi di donne milanesi che Da Vinci avrebbe potuto frequentare e quindi raffigurare e sono Caterina Sforza, Isabella D’Aragona e Bianca Giovanna Sforza.

C’è anche chi però ha ipotizzato che in realtà, dietro la Monna Lisa si nasconda lo stesso Leonardo che si è raffigurato nella sua versione femminile.

Ipotesi su ipotesi, accreditate e non, che non fanno altro che rendere più fitto il mistero. Un mistero acuito ancora di più dallo sguardo impenetrabile della Monna Lisa e dal suo sorriso. È un’espressione, quella che appartiene alla Gioconda, che non si può spiegare, che non si riesce a carpire.

Felice? Triste? Pensierosa? Leonardo Da Vinci è riuscito a creare un gigantesco mistero dietro a quella donna che varia in base alla luce, alla prospettiva e persino allo stato d’animo dello spettatore.

Quanto vale la Gioconda

Probabilmente, tutto ciò che abbiamo scritto fino a questo momento, spiega da solo l’importanza della Gioconda a livello mondiale e il perché quest’opera non smette di affascinare. Ma quello che raffigura la Monna Lisa non è solo il quadro più conosciuto dal mondo ma anche, probabilmente, quello più costoso.

Fermo restando che il valore della Gioconda è inestimabile, e che il quadro di Da Vinci si trova in esposizione permanente all’interno del Louvre di Parigi, è stato stimato che il valore di questo si aggira su un miliardo di euro.

Monna Lisa: falsi miti e il furto del secolo

Sono tante le storie che aleggiano intorno alla Gioconda, e tra queste troviamo anche i falsi miti. Il più celebre è quello che racconta di come Napoleone abbia rubato la Gioconda in Italia per portala in Francia.

In realtà a condurre la Monna Lisa in Francia è stato lo stesso Leonardo Da Vinci nel 1516, a seguito del trasferimento alla corte di Francesco I. Dopo la morte dall’artista, la Gioconda e altre opere di Da Vinci sono entrate a far parte delle collezioni reali. Luigi XIV portò con sé l’opera a Versailles, ma dopo la Rivoluzione Francese questa venne portata al Louvre.

Ed è proprio seguendo questa convinzione, del furto del quadro del genio, che nel 1911 si è consumato il furto d’arte più celebre del mondo. L’italiano Vincenzo Peruggia, ex impiegato del museo, riuscì a rubare il quadro dal Louvre. Quando fu arrestato, due anni dopo, spiegò che dietro l’atto si nascondeva il desiderio patriottico di riportare l’opera in Italia alla quale questa apparteneva di diritto.

Perché è un capolavoro

Tra storia, curiosità e aneddoti, scopriamo perché la Gioconda è considerata un’opera dal valore inestimabile.

Come abbiamo anticipato, il quadro di Da Vinci presenta una perfetta esecuzione pittorica in ogni dettaglio, inoltre la sua posa frontale è una novità assoluta per l’epoca in cui questa è stata dipinta. Tuttavia non è solo la bravura dell’artista ad aver resto quest’opera un’icona, quanto più tutto ciò che si nasconde dietro al celebre ritratto.

Il mistero dietro la donna raffigurata, per esempio, ma soprattutto il suo sguardo e il suo enigmatico sorriso. Monna Lisa sembra dire tutto e niente, semplicemente restando immobile nella sua posa perfetta.

Il suo sguardo sembra seguire lo spettatore in ogni direzione, sembra volergli dire qualcosa. Sembra sorridergli e poi non farlo più, per poi tornarle a farlo. Il suo stato d’animo sembra cambiare in maniera repentina lasciando spazio all’immaginazione e alle emozioni di chi guarda l’opera. Era forse questo l’obiettivo ultimo di Leonardo?

Non lo sapremo mai. Quello che è certo è che la Gioconda è e resterà per sempre un enigma irrisolvibile