Morto il pianista Maurizio Pollini, il più grande, il più romantico: con la sua Marilisa fin da bambini

Addio al grande pianista Maurizio Pollini, innamorato della collega Marilisa Marzotto da quando avevano 11 anni

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Maria Francesca Moro

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All’età di 82 anni, è morto Maurizio Pollini, tra i più grandi pianisti del panorama contemporaneo. A darne la notizia è il Teatro alla Scala di Milano, che piange la scomparsa di “uno dei più grandi musicisti del nostro tempo e un riferimento fondamentale nella vita artistica del teatro per oltre cinquanta anni”.

Un artista, magistrale interprete, che fu in grado di “di rivoluzionare la percezione di autori come Chopin, Debussy e lo stesso Beethoven e promuovere con infaticabile dedizione l’ascolto delle avanguardie storiche”. Ma che celava anche un lato estremamente romantico, testimoniato dal lungo e inossidabile amore per la sua Marilisa Marzotto.

La vita del maestro Maurizio Pollini

Fu una vita all’insegna dell’arte quella di Maurizio Pollini, nato a Milano il 5 gennaio 1942 da Renata Melotti, musicista e sorella del grande artista Fausto. Al pianoforte, Maurizio ci arrivò da bambino, per non lasciarlo mai più. Diplomatosi al conservatorio di Milano, neanche ventenne vinse una delle più antiche e prestigiose composizioni pianistiche del mondo: il concorso Frédéric Chopin di Varsavia.

All’epoca, la sua talentuosa esibizione fu così commentata dal critico Piero Rattalino: “Questo giovane, o diventerà il più grande pianista del mondo, o finirà il manicomio!”.

Per fortuna, fu la prima delle due profezie ad avverarsi. Dopo la vittoria, Pollini ha iniziato a suonare in giro per il mondo con le più grandi orchestre europee. L’esordio fu negli Stati Uniti, era il 1968. Nel 1972 arrivò il contratto in esclusiva con la Deutsche Grammophon e, due anni dopo, fu tempo della prima tournée in Giappone. A partire dal 1980 si cimentò anche nel ruolo di direttore d’orchestra, ma il suo posto era ai tasti di un pianoforte.

E al piano restò fino alla fine, seppur negli ultimi anni l’attività concertistica fu rallentata dai sempre più complessi problemi di salute. Il 24 agosto 2022, il recital a Salisburgo in onore degli 80 anni del maestro fu annullato a sala già piena, a causa di “acuti problemi cardiovascolari”. Seguirono un paio di altre rinunce, seppur in seguito la situazione sembrava essersi stabilizzata e Pollini si era esibito con l’Orchestra del Maggio Fiorentino.

La morte è arrivata, a 82 anni, nella sua Milano. La camera ardente del Maestro si terrà, naturalmente, al Teatro alla Scala. Con “il Sovrintendente Dominique Meyer, il Direttore Musicale Riccardo Chailly, i professori dell’Orchestra e i lavoratori scaligeri accanto alla moglie Marilisa, al figlio Daniele e a tutta la famiglia”.

Il grande amore per Marilisa, nato al pianoforte

Il “più grande pianista del mondo” fu anche uno dei più romantici, appassionati e idealisti. È celebre il suo impegno politico che, negli Anni ’70, fece scoppiare il “caso Pollini”, dopo il concerto al Teatro Comunale di Bologna in denuncia agli orrori della guerra in Vietnam.

Appassionato e fedele, tanto negli ideali quanto nell’amore. Maurizio Pollini ha avuto un unico grande amore: Marilisa Marzotto, anch’ella pianista, conosciuta a una lezione di armonia a 11 anni. Dal loro matrimonio è nato Daniele che, erede del talento paterno, è uno stimato pianista e compositore.