Maia Sandu, chi è la presidente della Moldavia che tiene testa a Putin

La presidentessa moldava Maia Sandu sembra non temere Putin ed è al centro di un dibattito internazionale: la legge che ha voluto firmare

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Redazione

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Il 25 aprile 2022, la regione della Moldavia autodichiaratasi indipendente nel 1992 (ma non ancora effettivamente), la Transnistria, è stata vittima di alcune esplosioni; nelle ultime ore l’attenzione è sulla possibile espansione russa sul territorio, con conseguente timore per la regione. La presidentessa della Moldavia, Maia Sandu, sembra tenere testa al presidente russo con alcune mosse che l’hanno posta al centro del mirino.

Chi è Maia Sandu, la presidente della Moldavia

Maia Sandu è un’economista e politica moldava. Nata nel 1972, dal 2020 è la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente in Moldavia. Il suo percorso di studi è stato piuttosto ricco, infatti la Sandu ha studiato management presso l’Accademia di studi economici della Moldavia (ASEM) e successivamente si è laureata in relazioni internazionali presso L’Accademia della Pubblica Amministrazione (AAP) a Chișinău. Nel 2010, ha inoltre conseguito una laurea presso la John F. Kennedy School of Government, presso la Harvard University.

La sua carriera politica, esattamente come il suo percorso di studi, è ricca di traguardi importanti. A partire dal 2010, per due anni ha lavorato come Consigliere del Direttore Esecutivo presso la Banca Mondiale di Washington; successivamente è diventata Ministro della Pubblica istruzione della Moldavia e dopo alcuni anni in politica e dopo aver fondato la lista civica In cammino con Maia Sandu, il 15 novembre 2020 vince le elezioni presidenziali moldave, battendo il filorusso Igor Dodon.

Negli ultimi giorni si sta parlando molto di lei, che è al centro di un’attenzione internazionale che farebbe paura a molti, soprattutto dopo gli attacchi in Transnistria. Maia Sandu, però, sembra tenere testa a Putin e continua per la sua strada, sostenendo di cercare soluzioni politiche pacifiche, che si basino sul dialogo e sulla negoziazione, per assicurare e ripristinare la sicurezza e la pace.

Maia Sandu, perché è nel mirino della Russia

In una situazione delicata come quella che sta vivendo l’Ucraina a causa della Russia, risulterebbe facile restare nell’ombra o quantomeno provarci. Non è il caso di Maia Sandu, che sembra non temere il presidente Putin dopo gli ultimi avvenimenti.

Dopo l’interesse mostrato dalla Russia nelle ultime ore, ovvero quello di marciare sull’enclave filorussa della Transnistria, la presidentessa della Moldavia è finita nel mirino ma con consapevolezza. Lei stessa, infatti, ha voluto portare a termine la firma di una legge che vieta l’esposizione dei simboli Z e V, che indicano una vicinanza alla Russia, e anche del nastro di San Giorgio (nastro georgiano), negli ultimi tempi associato all’esercito russo. Dopo gli attacchi alla Transnistria, Maia Sandu ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale per il timore che il conflitto in Ucraina possa estendersi al piccolo paese dell’Europa orientale e ha dichiarato: “Quello che sta accadendo nelle ultime 24 ore è un’escalation delle tensioni. Le autorità stanno monitorando attentamente gli eventi che si verificano nel territorio controllato dal regime di Tiraspol. Le nostre analisi mostrano che ci sono tensioni tra le diverse forze all’interno della regione, e questo rende vulnerabile la regione della Transnistria influenzando anche la Moldavia”.

Maia Sandu
Fonte: ANSA
Maia Sandu al palazzo presidenziale di Chisinau, in Moldavia.