Chi era lo storico Lucio Villari, spesso protagonista di Passato e Presente di Paolo Mieli

È scomparso lo storico Lucio Villari, noto al grande pubblico per le sue apparizioni sul piccolo schermo

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Claudia D'Alessandro

Giornalista, esperta di Spettacolo e Content Editor

Giornalista e content creator, si nutre da sempre di cultura e spettacolo. Scrive, legge e fugge al mare, quando ha bisogno di riconciliarsi col mondo.

Pubblicato: 17 Marzo 2025 10:58

Si è spento domenica 16 marzo lo storico Lucio Villari, autore di numerosi saggi sul periodo tra il Settecento e il Novecento e di un manuale di storia per le scuole su cui hanno studiato diverse generazioni di studenti, noto al grande pubblico per le frequenti apparizioni in tv.

Chi era lo storico Lucio Villari

Nato a Bagnara Calabra (Reggio Calabria) nel 1933, è sempre rimasto legatissimo alla sua terra di origine. È stato docente di storia contemporanea presso l’Università degli Studi Roma Tre e ha scritto numerosi saggi sulla storia dal Settecento al Novecento, in particolare sulle idee e sulla vita sociale del mondo occidentale di quel periodo. Ha collaborato, inoltre, con alcuni quotidiani, soprattutto con La Repubblica.

Con il fratello Rosario Villari scrisse il diffusissimo manuale La società nella storia. Corso di storia per la scuola media inferiore (Sansoni) che li rese noti a generazioni di studenti, dalla fine degli anni Settanta. Molti dei suoi interventi riguardavano il Settecento, il secolo dei Lumi che vede nascere la società moderna: tra i titoli più celebri Settecento adieu. Dall’Illuminismo alla rivoluzione (Bompiani,1989) e La schiavitú dei moderni. Illuminismo e colonialismo (Edizioni Associate, 1996). Da grande divulgatore conquistò il pubblico dei lettori con La Rivoluzione francese raccontata da Lucio Villari (Laterza), ma anche con Bella e perduta. L’Italia del Risorgimento (Laterza) e con America amara. Storie e miti a stelle e strisce (Salerno).

La sua carriera fu ricca di stimoli diversi: consapevole dell’importanza della comunicazione di massa, amava la tv e la divulgazione. Nel 1980 aveva partecipato al film La terrazza di Ettore Scola nel ruolo del padrone di casa. Sei anni dopo, nel 1986 ha curato la riduzione, l’adattamento teatrale e la regia di un classico della letteratura francese dell’Illuminismo, le Lettere persiane di Montesquieu, interpretato da Pino Micol nel ruolo del protagonista.

Era noto anche al grande pubblico televisivo: era stato protagonista e membro del comitato scientifico dei programmi televisivi di Rai 3 Il tempo e la storia dal 2013 al 2017, trasmissione presentata prima da Massimo Bernardini e poi da Michela Ponzani, e Passato e presente, programma televisivo di divulgazione condotto da Paolo Mieli.

Nel 2001 ha vinto il Premio Estense per il suo Niccolò Machiavelli, mentre nel 2011 ha vinto il Premio Benedetto Croce per il volume Bella e Perduta. L’Italia del Risorgimento.

Moltissimi i suoi studi sociali: Il capitalismo italiano del Novecento (Laterza, 1972), Liberismo e protezionismo. Lezioni di storia economica (De Santis, 1966), L’economia della crisi. Il capitalismo dalla Grande Depressione al crollo del ‘29 (Einaudi, 1980) La roulette del capitalismo (Einaudi, 1995).

La scomparsa

È scomparso improvvisamente nella sera di domenica 16 marzo lo storico Lucio Villari. Lo ha reso noto lunedì la famiglia. Era tornato a Roma dopo alcuni impegni di lavoro: nonostante l’età era attivissimo e pieno di progetti, continuamente in viaggio. Venerdì era caduto battendo la testa e la situazione era apparsa subito molto grave.

“Zio Lucio non c’è più – ha scritto sui social il nipote Francesco – l’ultima colonna portante della nostra famiglia ci ha lasciati a poche settimane dalla scomparsa dell’amata sorella, la nostra meravigliosa Mirella. È giusto che ora si celebri Lucio Villari, uno dei più grandi intellettuali del dopoguerra, ma per noi è la perdita di un affetto insostituibile, un altro colpo durissimo al cuore e ci stringiamo nell’abbraccio con Fausta, Alberto e Anna, nel momento più straziante. Ci resterà l’onere di essere all’altezza del suo ricordo e della sua grandezza. Buon viaggio zio Lucio”.