Jorge Luis Borges, scrittore: biografia e curiosità

Jorge Luis Borges è stato uno degli scrittori più influenti del Novecento. Anche la sua vita è stata una vera e propria opera letteraria

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Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Pubblicato: 10 Agosto 2016 10:05Aggiornato: 24 Settembre 2024 18:25

Un talento precoce, una mente artistica vivida, vivace, creativa, una penna che si è mossa dalla prosa alla poesia, ai saggi: Jorge Luis Borges è stato un grande rappresentante della letteratura argentina e di quella mondiale del Novecento.

A lui si deve la nascita del realismo magico, termine coniato da Ángel Flores che indica nel libro dello scrittore Storia universale dell’infamia l’inizio di quella corrente. La sua penna era intrisa di fantasia, che inseriva nelle sue storie restituendoci libri favolosi e perfetti miscugli di generi, stili e pensieri. Tanti gli elementi presenti nelle sue storie: labirinti, il doppio, ma anche le realtà parallele.

Vita, carriera, successi, malattia e sfera privata di Jorge Luis Borges.

La vita di Jorge Luis Borges

Il 24 agosto del 1899 a Buenos Aires nasce Jorge Luis Borges, con il nome di Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo. Nasce prematuro, all’ottavo mese di gestazione della mamma, il papà è avvocato e insegnate di psicologia. La primissima formazione è avvenuta nell’ambiente domestico grazie al padre, alla nonna e a una tutrice. Già a sette anni ha manifestato il suo talento per la scrittura e ha messo nero su bianco il suo primo racconto La visiera fatal. Due anni dopo la prima traduzione, quella del racconto Il principe felice di Oscar Wilde.

Da ragazzo viaggia molto: si è trasferito a Ginevra, poi a Lugano, Maiorca, Siviglia e Madrid. In tutti questi viaggi non smette di scrivere sia prosa che poesia. Nel 1921 il ritorno in nave in Argentina, partendo da Barcellona. Ma intanto è parte attiva della nascita di riviste, scrive su altre (la celebre Martin Fierro) e nel 1923 pubblica la prima raccolta di poesie Fervore in Buenos Aires.

Tanti i versi che ha scritto nel corso della sua vita, ma è ampia anche la produzione di testi di narrativa e saggi. Come accade a molti letterati ha stretto amicizie con altri rappresentanti della cultura dell’epoca come José Bianco ed Estela Canto.

Oltre alla scrittura è anche stato un bibliotecario, è accaduto dopo la morte di suo papà nel 1938. E questo è un ruolo che ha coperto fino alla vittoria, nel 1946, di Juan Domingo Peron. Successivamente nel 1955 è stato nominato direttore della Biblioteca Nazionale Argentina e ha mantenuto l’incarico fino al 1973. Tra gli altri ruoli anche quello di professore di letteratura inglese all’Università di Buenos Aires.

Nel corso della sua vita ha scritto tantissimo, dai romanzi come Due fantasie memorabili, alle raccolte di racconti come Il manoscritto di Brodie fino alle raccolte di poesie e ai saggi. Ha vinto premi e ottenuto riconoscimenti importanti, ma non è mai stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura come è capitato ad altri autori celebri a lui contemporanei come Ernest Hemingway e Pablo Neruda. Tra quelli ottenuti si possono ricordare il Premio Nazionale di Letteratura, il Premio Internazionale degli editori e il premio Formentor.

La malattia

Jorge Luis Borges ha dovuto fare i conti con la malattia per gran parte della sua vita. Basti pensare che, a quanto pare, la cecità che lo ha colpito era ereditaria ed è stata trasmessa in famiglia per sei generazioni, tanto che lo scrttore ha iniziato a mostrarne i sintomi già da bambino.

Il papà è morto nel 1938 ed era cieco da tanto tempo, in quegli anni per Borges la retinite pigmentosa sommata alla miopia è diventata di difficile gestione. In particolare a partire dagli anni Quaranta, a causa di un grande peggioramento che ha portato all’ipovisione e alla completa cecità negli anni Sessanta.

La morte di Borges

Borges è morto in seguito a un cancro al fegato: il decesso è avvenuto in Svizzera e, più precisamente a Ginevra, dove andava per essere seguito a causa della malattia agli occhi. Ed è lì che è stato sepolto, la tomba si trova nel cimitero di Plainpalais. Sulla sua lapide vi è scritto in inglese antico: “Non avere paura per nulla”.

La data di morte è il 14 giugno del 1986. Il celebre scrittore aveva 86 anni.

Le relazioni sentimentali di Borges

Gi amori di Jorge Luis Borges sono stati pochi, ma intensi. La più lunga relazione che ha vissuto lo scrittore è stata quella con l’autrice e giornalista Estela Canto: i due hanno formato una coppia dal 1944 al 1967, ma non sono mai convolati a nozze. Lui le ha scritto lettere ricche di sentimenti.

Dopo è stata la volta del breve matrimonio con Elsa Helena Astete Millán, durato dal 1967 al 1970: erano stati fidanzati in gioventù e per la donna (anche lei scrittrice) si trattava delle seconde nozze.

Infine, c’è stata Maria Kodama, ultima compagna sposata poco prima della morte. Figlia di un architetto giapponese e mamma tedesca, è stata una studentessa di Borges e lo ha aiutato nel lavoro quando lui era ormai divenuto cieco. La prima volta che lo ha ascoltato è stato a una conferenza quando aveva 12 anni, poi il primo incontro a 16 anni (lei) e 54 lui. Iniziano a studiare insieme, ma non è ancora il momento giusto perché scocchi la scintilla, prima infatti tra i due nasce una bella amicizia. Poi forse il loro legame cambia e dal 1975 (dopo la morte della madre di lui) iniziano a vedersi insieme in giro per il mondo, si sposano in Paraguay 50 giorni prima della morte dello scrittore.  E lei ne diventa l’unica erede.

Poi, in seguito quando anche Maria è morta, ci sono stati problemi perché non aveva lasciato testamento. Oggi gli eredi dello scrittore e rappresentati per i diritti d’autore sono i cinque nipoti di lei, i figli del fratello.