Harry voleva lasciare i reali a 20 anni e ammette: “L’ho fatto per i miei figli”

Il Duca di Sussex torna sull'argomento dell'addio alla Casa Reale e racconta alcuni dettagli inediti

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Redazione

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Il Principe Harry come non l’abbiamo mai sentito. E sì, perché ad alcuni mesi dalla decisione di lasciare la Casa Reale, il secondogenito di Carlo ha deciso di rivelare qualche particolare in più sulla sua scelta di condurre una vita diversa quella che gli aveva riservato la genetica, lasciando per sempre l’Inghilterra.

L’occasione per raccontarsi è stata concessa da Dax Shepard e Monica Padman per il podcast Armchair Expert, nel quale il duca di Sussex ha spiegato tutti i passi compiuti prima di arrivare alla drastica scelta di lasciare la famiglia per provare a camminare da solo, seppur legato alle sue origini che non può e non deve rinnegare.

Harry ha così raccontato di aver maturato la decisione di lasciare la famiglia già a 20 anni: “Avevo 20 anni e pensavo di non volere questo compito, di non volere essere qui e di non voler fare questo. Guardate cos’è successo a mia madre. Come avrei potuto sistemarmi, avere una moglie e una famiglia se già sapevo che sarebbe potuto accadere di nuovo? Conosco bene il dietro le quinte e come funzione. E ho deciso di non farne parte”.

Questa consapevolezza è diventata granitica dopo un periodo trascorso in terapia, nel quale sarebbe “scoppiata la bolla” che gli ha fatto percorrere la strada definitiva dell’addio ai reali. La sua presa di posizione è quindi assoluta e sembra non c’entrare la moglie Meghan: “Ho parlato con lei e ha notato subito che stavo soffrendo, che alcune cose stavano sfuggendo al mio controllo. Questo mi ha fatto molto arrabbiare”.

E aggiunge:

“Ho tirato fuori la testa dalla sabbia, mi sono scrollato tutto di dosso. Mi sono detto: ‘Ok, sei in questa posizione di privilegio, smettila di lamentarti o smetti di pensare di voler qualcosa di diverso, rendilo diverso, perché non puoi uscirne.”

Il primo pensiero è stato per sua madre, la Principessa Diana. Il suo desiderio è che sia sempre orgogliosa di lui. Harry si è spesso sentito disarmato, già da giovanissimo: “Mi sono sentito impotente in tre momenti della mia vita: quando mia madre era inseguita dai fotografi, quando ero in Afghanistan e quando ho visto mia moglie soffrire. Mi ha fatto molto male. Ho deciso che era arrivato il momento di mettere a posto le cose e che fosse arrivato il momento di farmi sentire”.

E sui suoi genitori, specifica:

Non ci sono colpe, ma volevo assicurarmi di interrompere questo ciclo di sofferenza e non trasmetterlo ai miei figli. L’ho fatto per loro, perché noi genitori dovremmo fare il massimo perché tutto ciò per cui abbiamo sofferto non si ripeta”.

La destinazione della sua nuova famiglia non è stata programmata, ma è stato il naturale ordine delle cose a portarlo negli Stadi Uniti: “Ora ho trasferito tutta la mia famiglia negli Stati Uniti ma non era quello il piano. Ma a volte devi prendere decisioni e mettere la tua famiglia e la tua salute mentale al primo posto e la tua salute mentale al primo posto. Quello che ho fatto mi è stato di grande aiuto”.

Harry ha anche ricordato il primo incontro con sua moglie, avvenuto in incognito in un supermercato di Londra: “La prima volta che io e Meghan ci siamo incontrati eravamo in un supermercato di Londra, fingendo di non conoscerci, mandandoci messaggi da una parte all’altra delle corsie. Avevo un berretto da baseball, guardavo il pavimento, cercando di rimanere in incognito”.

Insomma, sembra che ci sia ancora tanto da dire sulla vicenda che riguarda Harry e Meghan che, in questi anni, si è presa gran parte della responsabilità per aver scelto di lasciare la Famiglia Reale.