Come rimanere in contatto con gli amici che hai conosciuto in vacanza studio (e trasformare la conoscenza in un’amicizia che dura per sempre)

Dai messaggi alle videochiamate, dai piccoli gesti alle grandi promesse: così si coltivano davvero le amicizie nate durante una vacanza studio

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Miriam Tagini

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista pubblicista, in passato ha lavorato come web editor, content creator e social media manager. È bilingue e collabora con testate online nazionali e magazine internazionali. Per DiLei scrive di Lifestyle nella sezione GirlZ.

Pubblicato: 30 Maggio 2025 11:16

Una delle cose più belle di una vacanza studio è la possibilità di conoscere persone da tutto il mondo. Ragazzi e ragazze che, fino a qualche giorno prima, non sapevi nemmeno esistessero e che improvvisamente diventano parte della tua quotidianità: ci ridete insieme, esplorate posti nuovi, condividete esperienze che non dimenticherete facilmente.

Ma cosa succede quando la vacanza finisce? Quando ognuno torna a casa sua, magari in un altro continente, con orari diversi, vite diverse e scuole diverse? È facile lasciar andare tutto come se fosse stato solo un sogno d’estate. Eppure, in un mondo così connesso, non è affatto impossibile trasformare una conoscenza estiva in un’amicizia vera, lunga e sincera. Basta un po’ di volontà (e qualche idea utile) per non far svanire quella magia.

La fine non è davvero la fine: normalizzare il cambiamento

Il momento dei saluti può essere malinconico. Dopo settimane passate fianco a fianco, tra attività di gruppo e confidenze notturne, salutarsi può far male. Ma è importante ricordare che ogni rapporto cambia, si trasforma. Non significa che l’amicizia debba finire, solo che sta entrando in una nuova fase. Accettare che le cose saranno diverse – meno messaggi, meno contatti frequenti – è già un modo per proteggere il legame.

Non dovete scrivervi ogni giorno per rimanere importanti l’uno per l’altra. Anche i silenzi possono essere parte dell’amicizia, se c’è fiducia e sincerità alla base. È come mettere in valigia un ricordo prezioso: lo porterete con voi, anche se non lo guarderete ogni giorno.

I primi giorni contano: il follow-up post-vacanza

Tornati a casa, si torna anche alla routine: scuola, famiglia, amici di sempre. Ed è proprio qui che molti rapporti appena nati iniziano a scivolare via. Ecco perché le prime settimane dopo la vacanza studio sono fondamentali. Un messaggio vocale su WhatsApp, una foto condivisa su Instagram con una caption che vi fa ridere, un meme su TikTok che vi ricorda un episodio vissuto insieme… sono tutti piccoli modi per dire: “Ehi, io ci sono ancora”.

Non aspettate che sia l’altro a scrivere per primo. Non è una gara, e non c’è niente di male nel fare il primo passo. Anzi, spesso è proprio quello che fa la differenza tra una conoscenza passeggera e un legame che resta.

Un consiglio? Se avete scambiato indirizzi fisici, potete anche scrivere una cartolina o una lettera: è un gesto speciale che sorprende sempre.

Restare vicini anche a distanza

Restare in contatto oggi è molto più facile di quanto fosse anche solo dieci anni fa. Eppure, paradossalmente, proprio perché possiamo scriverci in ogni momento… a volte non lo facciamo mai. Ecco perché può essere utile trovare una “routine dell’amicizia”: un messaggio ogni weekend, una videochiamata una volta al mese, una playlist condivisa da aggiornare insieme.

Non serve essere costanti come un orologio svizzero, ma creare delle piccole abitudini rende tutto più semplice e naturale. Anche i social network, se usati con intelligenza, possono aiutare a coltivare la relazione: reagire a una storia di IG, mandare un vocale mentre si è in treno, taggarsi in un reel divertente… sono modi per dire “sto pensando a te” anche quando il tempo scarseggia.

Ma non dimenticate il potere dei gesti più concreti. Regalarsi un libro letto insieme durante la vacanza, spedire un braccialetto che avete comprato al mercato locale, organizzare una visita futura anche solo per l’estate successiva… tutto questo tiene viva la relazione nel mondo reale, oltre lo schermo.

Quelle fatte in vacanza studio sono amicizie che crescono con voi (e con il tempo)

Un’amicizia nata in vacanza studio è un po’ come una piantina: ha bisogno di essere annaffiata, ma anche lasciata libera di crescere a modo suo. All’inizio tutto sembra magico e speciale, ma poi ognuno riprende la propria vita, magari cambiano gusti, interessi, prospettive. E non c’è niente di strano: è normale che le cose si evolvano. L’importante è restare aperti al cambiamento, senza forzare nulla.

A volte ci si riscrive dopo mesi e ci si ritrova come se non fosse passato neanche un giorno. Altre volte ci si allontana un po’, ma ci si sente nei momenti importanti, con affetto sincero. L’amicizia non deve per forza essere “costante” per essere vera. Se la base è solida, se quello che avete vissuto insieme è autentico, allora c’è sempre un modo per ritrovarsi.

Dalle parole ai fatti: ritrovarsi davvero (o sognare insieme)

L’ultima sfida – e forse la più bella – è quella di trasformare i sogni in realtà. Dopo una vacanza studio, è naturale fare progetti: “Ci vediamo a Natale?”, “L’estate prossima vieni tu da me”, “Quando iniziamo l’università facciamo un viaggio insieme”. Non sempre sarà facile realizzarli, ma avere un obiettivo comune aiuta a tenere vivo il legame.

Anche solo parlarne, immaginare, sognare, è un modo per restare connessi. E quando davvero riuscirete a rivedervi – che sia dopo sei mesi o dopo due anni – l’emozione sarà fortissima. Perché ritrovarsi, dopo tutto quel tempo, e sentirsi ancora complici, è la prova più bella che quell’amicizia, nata magari sotto il cielo di un Paese straniero, ha trovato un posto stabile nel vostro cuore.