Leadership al femminile

Così Rossella Bruni guida uno dei principali poli produttivi farmaceutici d’Europa

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Rossella Bruni ha 49 anni. Dirige lo stabilimento Pfizer di Ascoli Piceno, dove si produce per tutto il mondo il farmaco orale per la cura di Covid-19 oltre a numerosi altri prodotti in pastiglie, ovvero solidi orali. La sua è una vicenda di leadership al femminile, sviluppata nel tempo, in un ambiente che ha consentito la sua crescita. Rossella ha iniziato a lavorare in Pfizer ben 22 anni fa, nel lontano 2000, con uno stage post-laurea nello stabilimento di Ascoli Piceno, nel ruolo di Technical Services Project Manager. Poi, forte della sua laurea in Chimica Farmaceutica e di un percorso professionale di grande livello, ha assunto in azienda ruoli, con professionalità e responsabilità, crescenti. Fino a diventare nel maggio 2022 site leader e amministratore delegato del polo produttivo Pfizer di Ascoli Piceno. Rossella incarna un percorso di crescita e sviluppo professionale che rientra pienamente nell’ottica di attenzione a Diversità, Equità ed Inclusione che è parte del DNA del Gruppo farmaceutico. E, come racconta, non ha certo rinunciato alle sue passioni, lo sci, il giardinaggio, il tempo da dedicare a famiglia ed amici.

Una scelta quasi casuale

“Il mio primo giorno in azienda? Lo ricordo come fosse oggi. Era il luglio del 2000. Laureata da pochi mesi, avevo appena vinto una borsa di studio per un dottorato in Inghilterra, ma fui chiamata dallo stabilimento Pfizer di Ascoli per uno stage post-laurea”. Così racconta Rossella, che rappresenta la dimostrazione di come l’attenzione allo sviluppo della professionalità femminile sia un obiettivo che si può raggiungere. “Nei 22 anni di esperienza in azienda ho visto un’attenzione sempre crescente rispetto al valore della diversità e allo sviluppo delle donne, guidata da una strategia chiara e strutturata attraverso programmi di sviluppo delle competenze, attività di mentorship con leader globali dedicati alle donne e programmi di formazione manageriale, ma anche attraverso politiche aziendali volte a migliorare il work/like balance, cioè l’equilibrio tra lavoro e vita privata come lo smart working, implementato già in tempi pre-Covid – dice Rossella.  Il risultato concreto di questa evoluzione si traduce anche nei numeri. Nel 2000 in azienda non c’erano donne nel board dei Dirigenti ed il numero di donne in ruoli di gestione (supervisori, capi reparto e manager) era al di sotto del 15%.  Oggi la presenza di donne Dirigenti è passata dallo 0 al 35%, quello di donne people leader dal 15 circa al 30%”.

Attenzione allo sviluppo di ogni persona

Di fronte a percentuali come queste, viene da chiedersi come si possa assicurare ad ogni dipendente un percorso che rispetti i principi di Diversity, Equity e Inclusion, alla base delle strategie di Pfizer. “La Diversity è rappresentata dal principio che tutte le diversità visibili ed invisibili rendono unica ogni persona, siano esse differenze demografiche, di identità, di esperienze o di idee – racconta Rossella. L’Equità si traduce nell’assicurare che tutte le persone siano ascoltate e prese in considerazione. L’Inclusione nel comprendere e valorizzare le unicità”. Tutto questo si traduce nello sviluppo di una cultura aziendale inclusiva ed una strategia fortemente allineata a questi principi. “Il valore delle diversità, ad esempio, si rileva chiaramente nelle nostre strategie di recruiting e di sviluppo di carriera, con obiettivi specifici come quello di garantire almeno il 50% di donne in caso di nuove assunzioni, opportunità di esperienze trasversali e mentorship con attenzione alla parità di genere e programmi dedicati ai rifugiati – segnala la Bruni. Sosteniamo un progetto di collaborazione con le scuole del territorio per favorire l’interesse delle ragazze verso ambiti professionali considerati tradizionalmente maschili, portando la testimonianza delle donne che in azienda occupano ruoli di responsabilità in tutte le funzioni, dalla qualità alla produzione, dalla manutenzione alla logistica fino a ruoli direzionali. Supportiamo inoltre iniziative per valorizzare le disabilità rispetto alle opportunità di impiego in azienda”.

Il valore della Gioia

Ogni persona ha ritmi differenti e diverse necessità per mantenere l’equilibrio psicofisico. E queste necessità vanno rispettate. “Io non rinuncio mai ad una corsa o una passeggiata in riva al mare ogni mattina, un momento tutto per me e una carica di energia per la giornata – rivela Rossella. Ed ho un altro piccolo segreto: evito di parlare di lavoro quando sono a casa”. Passando dalla situazione personale a quella dei colleghi, l’azienda pone la massima attenzione al benessere psicologico dei dipendenti. “Ci sono programmi strutturali come l’implementazione dello smart working, applicabile fino a 4 giorni a settimana. Ed abbiamo implementato da qualche anno servizi di supporto psicologico con l’obiettivo di favorire e supportare il benessere dei colleghi. In tal senso, continuiamo a valutare le esigenze in modo da allineare sempre di più i servizi offerti con le necessità. Il lavoro occupa una parte importante della nostra vita, le tante ore che passiamo al lavoro non possono non influenzare il nostro equilibrio. Uno dei valori cardine della nostra compagnia è la Gioia, intesa come capacità di creare relazioni basate sul rispetto e la comunicazione aperta, di garantire un ambiente inclusivo ed una cultura basata sul riconoscimento. Credo che questi aspetti, anche se forse meno tangibili, abbiano un impatto enorme sul benessere dei colleghi”. Tutto questo, ovviamente, si traduce anche nella presenza sul territorio di un nucleo produttivo così importante per l’area in cui opera. Sono stati attivati vari programmi di responsabilità sociale, facilitati da un gruppo di persone che, su base volontaria, dedicano tempo (anche personale) a questo tipo di iniziative. “Uno su tutti: abbiamo attivato una collaborazione con i Servizi Sociali locali dedicata all’inclusione sociale, attraverso stage formativi per donne “fragili”, vittime di violenza, disabili o a rischio di isolamento sociale a causa di un basso livello di scolarizzazione – conclude la responsabile del sito che celebra quest’anno il 50° Anniversario. Lo festeggeremo con una mostra che sottolinea con orgoglio l’evoluzione culturale degli ultimi decenni e l’impegno futuro a supportare attivamente una cultura inclusiva e di responsabilità sociale diffusa sul territorio. Essere uno dei principali Siti globali della compagnia dedicato alla produzione dell’antivirale orale anti-Covid rappresenta di per sé il modo migliore per celebrare i 50 anni dello stabilimento, il nostro impegno verso la comunità mondiale e la nostra missione a servizio dei pazienti”.

Con il supporto non condizionato di Pfizer