Lei è una una delle voci più amate della musica italiana, una vera e propria icona senza tempo la cui fama arriva fino all’America Latina e i giovani di oggi semplicemente la adorano. Parliamo di Rosanna Fratello che quest’estate è uscita con un nuovo singolo, Profumo di pesca, (Clodio Music/Believe), scritto dall’amico Cristiano Malgioglio con Antonio e Lorenzo Summa.
Dopo il successo della nuova versione di Se t’amo, t’amo, diventata virale sui social e ascoltatissima dalla Gen Z, Rosanna Fratello quest’estate ci regala un altro tormentone con Profumo di pesca.
A noi Rosanna Fratello ha raccontato come è nato il suo nuovo singolo, ci ha svelato come è avvenuto il primo incontro con Cristiano Malgioglio e come i suoi brani, basta ricordarne uno, Sono una donna, non sono una santa, siano entrati nell’Olimpo della musica.
Profumo di pesca segna un ritorno alla collaborazione con Cristiano Malgioglio. Com’è nato questo nuovo brano?
È nato in modo molto naturale, quasi per gioco. Cristiano mi aveva già prodotta negli anni ’80 con brani come Se t’amo t’amo, che è stato un successo incredibile all’epoca, anche a livello internazionale. È diventato perfino la sigla di una telenovela sia in Italia che in America Latina. E poi recentemente è stato riscoperto dai giovanissimi.
Quest’anno, durante una cena, Cristiano ha notato un cambiamento nel mio look, mi ha detto: ‘Hai messo un nuovo colore sulle guance, sembri più rosata’. Io ho risposto: ‘È un color pesca’. E poi io, sentendo un profumo nuovo, gli ho detto: ‘Anche tu hai cambiato profumo!’. E lui, senza pensarci troppo, ha detto: ‘Ecco il titolo del tuo prossimo pezzo: Profumo di pesca’. Da lì è nato tutto. È bastato rincontrarci per avere l’idea di un nuovo brano che poi abbiamo realizzato.
Che cos’ha di speciale questo brano?
È un pezzo estivo, ironico, ballabile, anche sensuale… ma in modo elegante, come piace a noi. Ha tutte le carte in regola per diventare il tormentone dell’estate. Mi piacerebbe immaginarlo sulle spiagge italiane, cantato dai ragazzi, condiviso sui social. È una canzone che mette allegria.
Ci racconti il tuo primo incontro con Cristiano Malgioglio?
È stato quasi cinematografico. Lui frequentava una zona dove i miei genitori avevano un’attività. Lui spesso andava in negozio per vedere se ero lì, ma io non c’ero quasi mai. Poi un giorno ci siamo incontrati per strada, ci siamo parlati. Lui mi disse che voleva scrivere per me. Il primo brano che abbiamo inciso fu Schiaffo, molto sensuale ma raffinato, cucito addosso a me, nel senso che era un brano che apparteneva un po’ a me e un po’ a lui, anche perché Malgioglio è molto sensuale quando scrive per certi personaggi. Fu così nel mio caso. Fu addirittura mi convinse a posare per Playboy. Mi disse: ‘Guarda in questo in questo periodo molte artiste stanno posando per Playboy, perché non lo fai anche tu? Facciamo una cosa molto soft, molto velata, niente di sfacciato’. E così l’ho fatto. Fu un gesto forte, ma anche simbolico. Un modo per dire: ‘Rosanna è pronta a sorprendere ancora’.
Cristiano ha sempre delle grandi idee, colpisce sempre nel segno. Nel mio caso, tutto quello che ho inciso con lui è stato un grande successo e Profumo di pesca ha tutti gli ingredienti per diventarlo.

Hai una carriera ricca di successi. Quali sono i tuoi brani che più ti rappresentano?
Sono una donna, non sono una santa è sicuramente il mio manifesto. Dopo cinquant’anni se ne parla ancora, è diventata una frase di uso comune, quasi proverbiale. Poi c’è Se t’amo t’amo, che ha vissuto una seconda giovinezza grazie a TikTok. I giovani hanno riscoperto questa canzone, l’hanno amata, fatta loro. È stato emozionante vedere le persone postare video personali su quella melodia. È una canzone universale, che appartiene a tutti. Anche Schiaffo, per la sua carica e la sua storia, ha un posto speciale.
Pensi mai di tornare al Festival di Sanremo?
Certo che ci penso. Anzi, anche adesso, con Cristiano ci stiamo pensando. Appena potrà, si metterà al lavoro e faremo una proposta, poi vedremo cosa ne penserà Carlo [Conti ndr].
A proposito di televisione, hai partecipato al Grande Fratello, che tipo di esperienza è stata?
All’inizio è stato difficile. Entravo in un gruppo già formato, ero vista come “la cantante famosa” che disturbava l’equilibrio. Non mi sentivo accolta. Ma poi ho trovato un’alleata in Fiordaliso e pian piano ho conquistato il mio spazio. Lì ho imparato tanto, ho capito dinamiche umane nuove. E la mia rivincita è arrivata con Se t’amo t’amo che è diventato virale proprio dopo quella partecipazione. Una soddisfazione immensa.
Lo rifaresti?
Sì, se Signorini mi chiamasse adesso, saprei arrivare fino alla fine. Per me è stata comunque un’esperienza positiva.

E la musica di oggi? La ascolti?
Meno rispetto a un tempo. Oggi la musica passa veloce, non resta. Mancano la melodia, l’identità. Una volta si ascoltava con attenzione, con il giradischi o le cassette. Ora sento tanta produzione, ma poca sostanza. I giovani artisti sono talentuosi, ma spesso si perdono in suoni che non restano. La melodia è ciò che fa vivere una canzone nel tempo. E oggi, troppo spesso, manca.
Quale consiglio daresti ai giovani cantanti?
Di tornare alla scrittura vera, alla melodia, a brani che raccontano qualcosa. Le mode passano, le emozioni restano. Se riesci a raccontare l’anima, sei già a metà strada.