La dieta su misura: il metodo del private nutritionist spiegato dall’esperta

La dottoressa Ilenia Grieco ci spiega il metodo da lei sviluppato del "private nutritionist” che è molto di più di una dieta personalizzata

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Private Nutritionist, non una semplice nutrizionista ma una consulente della nutrizione a tutto tondo che ingloba tutta la sfera del benessere psicofisico che va dalla corretta salute alimentare fino a costruire su misura del paziente un vero e proprio stile di vita che comprende: comprensione approfondita del proprio corpo e delle caratteristiche dell’organismo, abitudini alimentari dalle quali partire per costruire il percorso nutrizionale, forma fisica e attività sportiva da abbinare ad ogni piano, e in generale tutto ciò che a che fare con il sentirsi a proprio agio dentro e fuori.

Infatti, grande attenzione viene prestata anche alla dimensione psicologica di ogni persona che decide di intraprendere un percorso nutrizionale in quanto fondamentale è la conoscenza del paziente da parte del consulente che ha così in mano tutti gli strumenti per costruire percorsi tailor made e soprattutto fare in modo che il paziente crei una buona relazione con il cibo, abbandonando per sempre il concetto di “regime”.

A sviluppare il metodo del “privat nutritionist” è la dottoressa Ilenia Grieco, nutrizionista specializzata in nutrizione femminile e nutrizione materno fetale. A noi ha spiegato in cosa consiste il suo lavoro e perché è veramente efficace per perdere peso.

Ilenia Grieco
Fonte: Ufficio stampa
La nutrizionista Ilenia Grieco

Lei ha sviluppato il metodo del “private nutritionist”: ci spiega di cosa si tratta?
Il mio metodo “private nutritionist” consiste nel supportare il paziente in qualsiasi momento. Si inizia da una prima visita, dopo il colloquio con il paziente (che non dura meno di un’ora), poi valuto se è necessario fare ulteriori analisi e inizio a “disegnare” il piano alimentare. Si tratta di una tailored therapy, un po’ come un sarto fa con un abito su misura, che va cucito addosso, misurato, provato e modificato nel tempo. Seguo il paziente in tutte le fasi del percorso, (spesa, analisi, ristorante, vacanze etc..). È un vero e proprio percorso di rinascita dove l’obiettivo non è soltanto il numero sulla bilancia ma una rieducazione alimentare che porta ad un aumento dell’autostima, a conoscersi e ad amarsi.

 Perché è così difficile stare a dieta?
Ci sono diversi motivi:

  • Mode e tendenze: purtroppo il mito delle fast diet ovvero del tutto e subito, spesso porta a seguire dei regimi alimentari che non sono sostenibili nel tempo. Questo porta al famoso effetto rebound, dove, dopo un primo periodo di dieta drastica, ne segue uno in cui ci si lascia andare e si recupera tutto.
  • I ritmi lavorativi spesso non permettono di poter seguire una dieta bilanciata
  • Stress: a fine giornata spesso ci si concede un bicchiere di vino, aperitivo, si cena fuori perché si sente il bisogno di staccare o scaricare lo stress.

Qual è il primo passo da compiere se si vuole dimagrire davvero?
Fermarsi e chiedersi perché quando ci guardiamo allo specchio non ci piacciamo più. Se la nostra immagine influenza anche l’umore e la nostra autostima è il momento di agire. Bisogna affidarsi alle persone giuste, evitando di fiondarsi in palestra sette giorni su sette e seguire diete fai da te o prescritte da personal trainer. L’umore è correlato, soprattutto nelle donne agli ormoni, bisogna quindi conoscere bene il quadro clinico del paziente.

Lei in particolare si occupa di nutrizione femminile: in generale a cosa dobbiamo stare attente noi donne a tavola?
Bisogna cambiare l’approccio con il cibo, pensando che ogni alimento ha una funzione ben precisa nel nostro organismo. Gli ormoni ci governano e questo spiega perché molte donne, non riescono a perdere peso pur seguendo una dieta. Sicuramente bisogna ridurre il consumo di prodotti da forno confezionati (con il Covid questo è aumentato del 45%). Idratarsi correttamente, non sovraccaricare fegato e reni con pasti troppo ricchi di proteine, non escludere mai i carboidrati dalla propria alimentazione, rispettare il timing dei pasti, iniziare la giornata con una colazione che sia completa ma che non sia costituita soltanto da un macronutriente (es: zuccheri).

Come deve cambiare l’alimentazione della donna dall’età fertile alla menopausa?
Bisogna innanzitutto calcolare il metabolismo basale (per es. attraverso una calorimetria indiretta), aumentare il consumo di alimenti contenenti  grassi insaturi, ridurre gli alimenti ad alto indice glicemico, consumare frutta abbinata ad una fonte proteica, non consumare sostituti del pasto, aumentare il consumo di legumi e pesce azzurro, consumare sempre una verdura cruda al pasto (anche a merenda va bene, es. un finocchio).

Come l’alimentazione incide sulla fertilità femminile?
Il peso corporeo può giocare un ruolo fondamentale sulla fertilità. Quando si è alla ricerca di un figlio la dieta va studiata con un nutrizionista in collaborazione con il ginecologo. La dieta in rosa prevede:

  • Supplementazione di ferro (consumo di alimenti di origine animale ma anche vegetale come legumi)
  • Cereali integrali
  • Vitamine
  • Ridurre consumo di insaccati: max due volte al mese
  • Consumare pesce 3-4 volte a settimana

ATTENZIONE A: eccessivo consumo di latticini; eccessivo consumo di grassi saturi (burro, lardo, strutto)

È vero che quello che mangiamo influisce anche sulla voce?
Sì. L’alimentazione gioca un ruolo importante sul benessere delle corde vocali. Bisogna idratarsi correttamente, bevendo acqua a temperatura ambiente, evitare alimenti con elevata acidità (agrumi, pomodori, fragole) perché aumentano la produzione di muco, idem i latticini. Attenzione anche al cioccolato perché potrebbe causare acidità di stomaco. Evitare la frittura e i pasti troppo pesanti la sera.

Quando la dieta dimagrante è terminata, come ci manteniamo in forma?
Il termine dieta fa pensare a qualcosa che prima o poi finirà. Non c’è nulla di più sbagliato. Un bravo professionista sa che l’obiettivo non è il numero sulla bilancia ma una rieducazione alimentare. Con il mio metodo punto a cambiare il mindset del paziente, il quale già dopo un mese e mezzo non si sentirà più a dieta. Una volta raggiunto l’obiettivo (per esempio il peso ideale), segue una fase in cui il paziente mette in atto ciò che ha appreso durante il percorso. Il supporto, la presenza e la disponibilità del professionista è estremamente importante in questa fase delicata. Come private nutritionist, insegno al paziente sia ad aggrapparsi a me ma allo stesso tempo lo preparo a mollare le cime e ad abbandonare il porto sicuro.