“Eppure cadiamo felici”: Giorgia Würth, Gaja Masciale e l’amore per un fantasma

Giorgia Würth e Gaja Masciale sono le protagoniste della nuova serie su RaiPlay "Eppure cadiamo felici" e a noi hanno raccontato l'emozione più grande

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Giorgia Würth e Gaja Masciale sono rispettivamente Sabrina e Gioia, protagoniste della nuova serie tv  Eppure cadiamo felici, liberamente tratta dall’omonimo libro di Enrico Galiano, edito da Garzanti, e acquistabile anche online. La fiction, che comprende 8 episodi, è disponibile dal 6 ottobre in esclusiva su RaiPlay.

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Eppure cadiamo felici, il libro che ha ispirato la serie

L’idea di Eppure cadiamo felici è nata in un momento di grande sconforto, rivela Galiano durante la conferenza stampa di presentazione, “Mi aveva appena lasciato la ragazza”. Da qui l’idea di “una ragazza che si innamora di un fantasma. Già la vedevo con i capelli rossi, unica e fuori da ogni stereotipo”. Il romanzo ha avuto un successo strepitoso, ha conquistato il cuore di migliaia di lettori in tutta Italia, diventando un fenomeno di culto e social. E la serie non è da meno, tanto che già ci si chiede se arriverà la seconda stagione.

L’aspetto emotivo è al centro di Eppure cadiamo felici. Gioia è una ragazza che vive un rapporto conflittuale con la madre Sabrina ma quando “viene trasportata a Gorizia” finalmente “si trova a vivere la sua età” invece di badare a questa mamma un po’ sui generis, come ci spiega Gaja Masciale.

Giorgia Würth e Gaja Masciale si raccontano a noi

Ma com’è Sabrina, mamma bellissima e un po’ problematica? L’aggettivo che Giorgia Würth (leggi l’intervista che le abbiamo fatto nel 2020) usa per descriverla è “dinoccolata” perché “ha le giunture un po’ rotte e cerca di rimettere insieme le sue ossa ma anche i pezzi della sua vita”. È una donna sempre in fuga e poi si capirà da chi fugge. “È un distributore automatico di guai”, anche se è una persona molto buona che cerca di fare meglio, ma quando prova di solito fa peggio.

Eppure cadiamo felici Costantino Seghi Gaja Masciale
Fonte: Fabrizio de Blasio
Costantino Seghi e Gaja Masciale in “Eppure cadiamo felici”

Sabrina non ha niente se non la figlia che è tutto per lei. Ha anche una mamma rock che però non è tanto contenta di rivederla quando torna a Gorizia.

A Giorgia e a Gaia abbiamo chiesto: Qual è la cosa più emozionante che vi è capitata nella vostra carriera di attrici? [Scatta un attimo di indecisione su chi deve rispondere per prima ndr].

Giorgia Würth: Ovviamente baciare Matteo Branciamore [che nella fiction interpreta Bove]. Ma non è la prima volta, diciamo che avevamo già dato, ma l’avevo rimosso [poi passa la parola a Gaja quando la questione si fa più seria ndr]

Gaja Masciale: Forse questa che è freschissima, perché ho finito di girare questa notte. Mi sono vista morta. È stato emozionante perché vedi l’altra te che fa un botto clamoroso. Anche l’ansia è un’emozione.

Giorgia Würth: Per me è stato molto emozionante quando ho fatto una lunga tournée con Sandra Milo a teatro con solo noi due in scena. Ricordo tutte le chiacchierate fatte dietro le quinte prima che si aprisse il sipario, quado Sandra mi raccontava dei pezzi di vita incredibili. Per me è stato davvero molto potente, tanto che da lì è nato il documentario che ho realizzato su di lei, Salvatrice – Sandra Milo si racconta, che tra l’altro è su RaiPlay. Quello è proprio nato da un’emozione fortissima, forse tra le più forti della mia carriera.

Eppure cadiamo felici, la trama

L’adolescenza è un periodo terribile per tutti, ma soprattutto per Gioia Spada (Gaja Masciale), 16 anni, costretta a traslocare per l’ennesima volta in un paesino con sua madre Sabrina (Giorgia Würth). Sabrina, giovane e bellissima, ha avuto la brillante idea di andare a vivere a Gorizia dalla Nonna Claudia (Paola Sambo), ex frontwoman di una band grunge con la quale non ha rapporti da anni.

Oltre alla disastrosa situazione familiare, Gioia deve confrontarsi con l’inserimento in una nuova scuola che, per una come lei, solitaria, senza amici e senza social non è proprio semplice. Gioia, però, ha una passione: scattare foto alle persone girate di spalle. Questo perché, secondo il suo sguardo cinico ma romantico, il mondo “di spalle” appare migliore di quello che è.

Matteo Branciamore Gaja Masciale Eppure cadiamo felici
Fonte: Fabrizio de Blasio
“Eppure cadiamo felici”, Matteo Branciamore e Gaja Masciale

A scuola fa la conoscenza di Sara (Margherita Morchio), della bella e stronza Ludovica Benni (Linda Pani), che  la  prende  subito  di  mira, del figo del liceo Andrea (Enea Barozzi), uno sfacciato Dj con grande risonanza social. E fra i professori c’è Bove (Matteo Branciamore): scapestrato, ribelle, incasinato, è l’unico che riesce a capirla.

Nonostante l’interesse di Andrea, Gioia ha occhi solo per Lo (Costantino Seghi), un ragazzo misterioso che la aspetta di notte in posti dove nessuno può vederli. Lo vive per strada, assieme a un anziano senzatetto; ha commesso qualcosa di terribile in passato e potrebbe farlo di nuovo. Gioia non sa che la verità la travolgerà come un fiume in piena.