Charlotte Gainsbourg: “Felicità? Vivere nel presente. Eleganza? Naturale”

Intervista a Charlotte Gainsbourg che ci ha rivelato il segreto del suo stile, il suo lato egoista. E le cose molto intime che ha raccontato in Rest

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Charlotte Gainsbourg è una vera e propria icona dei nostri tempi. Attrice di talento, aperta a ogni tipo di sfida, musicista raffinata, è una donna e un’artista dal carisma unico. Figlia di due grandi, Serge Gainsbourg e Jane Birkin, è sposata dal 1991 con il regista Yvan Attal da cui ha avuto tre bambini, Ben (1997), Alice Jane (2002) e Joe (2011).

Il 5 dicembre Charlotte è a Milano, unica data italiana del suo tour. A noi ha rivelato i suoi desideri, il segreto della sua eleganza e le emozioni dietro il suo ultimo album, Rest.

Quali talenti hai ereditato dai tuoi genitori, Serge Gainsbourg e Jane Birkin?
Spero il massimo, ma non è normale per me fare un passo indietro. In effetti non ho voglia di farlo. Passo molto tempo cercando di allontanarmi da loro, anche se ci penso continuamente.

Ti senti più attrice o musicista?
Non voglio dover scegliere. Questo è un lusso che mi concedo. Amo passare dall’una all’altra cosa. Senza preferenze.

Chi è il tuo regista preferito?
Yvan Attal!

Il film più difficile che hai interpretato?
I film di Yvan! È il più esigente e il più duro perché con me non deve usare i guanti. D’altro canto, io sono difficile da gestire.

Il tuo ultimo album, Rest, è nato da un’esperienza dolorosa [la morte della sorella ndr], che cosa hai voluto esprimere?
Non cercavo di esprimere qualcosa in particolare. All’inizio i testi sono nati con difficoltà. Non ero sicura di me. Cercavo solo di esprimermi al meglio su temi personali, molto intimi. Volevo essere vera, col dolore che mi pervadeva al momento della morte di mia sorella, i ricordi che mi ossessionavano, la mancanza, ma anche il fatto che ero viva. Con questa musica potevo permettermi dei testi sfrontati. Avevo l’equilibrio e le contraddizioni necessari per raccontare cose molto intime.

Chi è il tuo musicista preferito?
Bowie, Prince…

Cos’è per te la felicità?
Vivere nel presente. È una cosa molto difficile per me, mi richiede un grande sforzo e non ci arrivo necessariamente. Ma quando mi avvicino, è una vera esplosione di piacere, di partecipazione, uno sguardo sincero e posato.

E l’eleganza?
Ci sono dei modelli. Ma io l’immagino naturale, non forzata. E riflessiva.

Come definiresti il tuo stile?
Dal mio punto di vista, semplicemente ci sono cose che mi stanno meglio e altre che non mi vanno per niente. Non posso spaziare in tutte le direzioni. E questo a causa della mia corporatura. Look ultra femminili, l’aspetto da signora non fanno per me. Alla fine adotto delle specie di uniformi, mi piace appropriarmi dei vestiti, trasformarli a mio modo.

Il tuo colore preferito?
Forse il verde, il blu navy.

Essere mamma e artista, come fai a conciliare tutto?
È un po’ complicato. Soprattutto perché ho avuto tre figli a diversi anni di distanza, quindi tre organizzazioni differenti. Quando erano piccoli potevo portarli ovunque con me. Ma da quando la scuola è diventata impegnativa, tutto si è fatto più difficile. Ma ho avuto i miei genitori come modello, quindi ho sempre pensato che qualsiasi cosa fosse possibile e doveva essere fatta con loro. Senza sacrificare i progetti. Questo è il mio lato egoista

Charlotte Gainsbourg
Charlotte Gainsbourg – Fonte: Ufficio stampa