Margaret Atwood è una scrittrice, poetessa e saggista, è anche un’attivista e una donna impegnata nel sociale. È una delle figure più importanti della letteratura contemporanea, non solo in Canada ma in tutto il mondo. È una donna straordinaria, nonché favorita per il Nobel per la letteratura 2021.
Sono convinta che i romanzi siano un mezzo per guardare la società, un punto d’incontro tra il linguaggio e quello che scegliamo di chiamare realtà, sebbene persino questa sia una materia molto malleabile.
Margaret Atwood lo sa bene che il destino del futuro di tutti noi dipende dalla consapevolezza che abbiamo del mondo che abitiamo. Per questo lei racconta storie, per produrre la verità, per narrare la realtà sociale attraverso la finzione. E lo fa in tutte le forme di scrittura che conosce, dal racconto breve, al romanzo, passando per i saggi.
Parla del clima e della natura, della felicità e della tristezza assoluta, della vita, della morte e dell’amore. Lo fa anche attraverso le fiabe dei bambini, affinché anche loro possano diventare consapevoli della condizione umana, perché sono loro il nostro futuro.
La narrativa riguarda tutti noi. Quello che riescono a fare le storie, meglio della scienza, è creare un impatto emotivo, creare interesse. Ma le storie devono essere basate su fatti reali. Il grande romanzo dell’ ‘800 era una forma di finzione narrativa che esplorava la realtà sociale
Chi è Margaret Atwood
Una scrittrice grandiosa e solitaria, ecco chi è Margaret Atwood. Nata a Ottawa nel 1939, riceve un’istruzione domestica che caratterizzerà la sua personalità e tutti quegli ideali che ritroveremo sempre e comunque nei suoi scritti.
Trascorre, infatti, la sua infanzia nelle foreste dell’Ontario e del Québec creando un legame incredibile con la natura incontaminata. In città non si sentirà mai a suo agio, e i suoi ricordi più belli resteranno sempre lì, tra i paesaggi suggestivi in cui è cresciuta.
Dopo la laurea al Victoria College, University of Toronto, si appassiona alla poesia focalizzata sull’equilibrio labile che c’è tra la natura e l’uomo. Ma la sua carriera da scrittrice universalmente conosciuta comincia con la pubblicazione della raccolta di poesia The Circle Game, nel 1966. Anche in questo caso, il conflitto tra l’uomo e la natura, sarà assolutamente protagonista.
Negli anni ’60, la pubblicazione del suo primo romanzo, accolto dalla critica come il migliore dell’anno, la consacra a scrittrice. Dopo The Edible Woman, la Atwood vive un periodo molto ricco e prolifico, pubblicando tre romanzi, un libro di racconti, cinque raccolte di poesie e un testo per bambini.
The Handmaid’s Tale, Il racconto dell’ancella
Nel 1985 viene pubblicata l’opera più famosa di Margaret Atwood, che viene insignita di diversi riconoscimenti. Stiamo parlando di The Handmaid’s Tale, in italiano tradotto con Il Racconto dell’ancella, il romanzo distopico al quale è stata ispirata la fortunata serie televisiva statunitense del 2017, ideata da Bruce Miller.
Attraverso gli occhi della protagonista, la Atwood racconta le vicende che si snodano in una distopica e orribile America futurista in cui le donne sono schiave della società private di ogni diritto. È questa l’occasione, per la scrittrice, di affrontare tutte le tematiche legate alle dinamiche di potere e alle differenze di genere, ma anche per riflettere sul ruolo dell’individuo nella società.
Margaret Atwood, i premi e i riconoscimenti
I suoi libri sono letti e apprezzati in tutto il mondo, sono pluripremiati. Margaret Atwood è stata tra le favorite per il Premio Nobel per la letteratura 2021, vinto poi da Abdulrazak Gurnah. È stata, inoltre, vincitrice dei premi Arthur C. Clarke, Booker Prize e Governor General’s Award.
Perché ci piace così tanto, Margaret Atwood, è presto detto. Tutti i suoi scritti, anche se romanzati o in prosa, nascondono neanche troppo velatamente tematiche socialmente impegnate, come la parità di genere, la violenza, gli ideali patriarcali e la violazione della libertà.
Il suo stile e ironico e impeccabile, ingegnoso e unico, e la sua scrittura fa sempre riferimento agli accadimenti mitologici e popolari. Alla Atwood piace riscrivere la storia e la società da un’altra prospettiva, come dimostra Il Canto di Penelope, una testo irriverente e straordinario che propone una visione femminista della moglie di Ulisse.
Se scrivere romanzi, e leggerli, ha un valore sociale positivo, è perché ti spinge a immaginare come sarebbe essere qualcun altro. Qualcosa che, sempre più spesso, abbiamo tutti bisogno di sapere.