Sei mio figlio, sei mia figlia! La lettera di Luciana Littizzetto ai bambini adottati

"Sei mio figlio, sei mia figlia, in ogni istante, di ogni minuto, di ogni ora della mia vita. E non potrei mai, di tutto il mondo dei mai, fare a meno di te"

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Pubblicato: 17 Luglio 2021 10:29Aggiornato: 28 Gennaio 2024 10:35

“Te, che non sei nato dalla mia pancia, ma dal mio cuore… te, che la vita è bastarda perché ti ha fatto nascere in un posto e rinascere in un altro e non hai potuto scegliere… nessuna delle due volte; te, che una mamma ce l’avevi, ma poi ne è arrivata un’altra, e adesso ne hai due…ed è un gran casino”.

Inizia così la lettura di quella splendida e commovente lettera scritta di getto da chi ha scelto di diventare madre di “cuore”, quella che ha imparato ad amare incondizionatamente pur in assenza di un legame di sangue. Inizia così la lettera di Luciana Littizzetto dedicata a tutte le mamme adottive.

La lettera di Luciana Littizzetto ai bambini adottati

Correva l’anno 2017 quando una Luciana Littizzetto in versione inedita, si presentava all’interno dello show Stasera CasaMika in onda su Rai2 con in mano una lettera, una delle più belle mai scritte, perché in quella risiedeva tutto il suo amore, autentico e incondizionato.

“Lettera a un bambino rinato”, questo il nome di quel testo che ha riempito di emozioni i cuori di chi, in quelle parole, ha scelto consapevolmente di ritrovare se stesso. Come ha fatto la stessa Luciana Littizzetto che ha scelto di diventare una mamma di cuore.

Forse non tutti sanno che l’esplosiva e carismatica presentatrice tv, è mamma di Vanessa e Jordan Beljuli, due ragazzi adottati insieme al compagno Davide Graziano. Come lei stessa ha confessato in numerose interviste, non è stato sempre semplice perché i suoi figli avevano delle ferite profonde e ancora doloranti. Ma sono cresciuti insieme. E lei è diventata la mamma, loro sono diventati i figli.

Un percorso di crescita condiviso che ha permesso di creare un legame straordinario che è nutrito dall’amore, dal rispetto e dalla reciprocità. Dalla presenza, anche se tra le persone che lo compongono non scorre lo stesso sangue. Un rapporto magico, come solo lui sa essere.

Ed è da questa consapevolezza che scorrono come un fiume in piena le parole di quella lettera di Luciana Littizzetto, che a distanza di anni viene ricordata ancora come un inno d’amore tra genitori e figli, forse il più bello di sempre. Ed è questa lettera che oggi riportiamo qui per ricordare che l’adozione è una scelta meravigliosa e per celebrare tutte le mamme di cuore.

“Sei mio figlio, sei mia figlia!”

Caro te, che sei femmina o sei maschio, poco importa;
te, che non sei nato dalla mia pancia, ma dal mio cuore;
te, che hai una faccia diversa dalla mia, anche se tutti  dicono che ci somigliamo,
te, che la vita è bastarda perché ti ha fatto nascere in un posto e rinascere in un altro e non hai potuto scegliere… nessuna delle due volte;
te, che una mamma ce l’avevi, ma poi ne è arrivata un’altra, e adesso ne hai due…ed è un gran casino;
te, che sei da maneggiare con cura, come c’è scritto sulle robe fragili; che sei fatto di spine, ogni tanto pungi… e ti dispiace; che a volte non ci sei dentro, che vuoi scappare, ma non sai da cosa;
te, che per paura di essere lasciato, lasci; che non ti fidi mai;
te, che “dimmi che mi vuoi bene, ma dimmelo venti volte di seguito”;
te, che “posso venire nel letto con te?.. e dimmi che non mi lasci anche tu”;
te, che è vero che sei un figlio o una figlia diversa, perché i figli nati solo dal cuore, sono più figli ancora degli altri;
sei un figlio al quadrato, alla terza, alla quarta, alla quinta potenza;
perché sei stato l’attesa, il mistero, la pazienza, la tenacia… il senso definitivo di tutto!
Se ci fosse una misura dell’amore ti direi che il mio amore per te non sta dentro una piscina olimpionica;
se lo misurassi in kilometri, sarebbe lungo come la Salerno – Reggio Calabria, la Transiberiana e la curva dell’arcobaleno;
se fosse mare, tutti gli oceani messi insieme;
e se fosse cielo, una galassia intera, un miliardo di stelle sarebbero tutte per te… e sei non sei convinto, voglio ripetertelo ancora: Sei mio figlio, sei mia figlia, in ogni istante, di ogni minuto, di ogni ora della mia vita. E non potrei mai, di tutto il mondo dei mai, fare a meno di te.
Per questo, ti do tutti i baci che ho.