Storia di Frances Kelsey, donna coraggiosa e scienziata contro il sistema

La sua battaglia contro il farmaco Kevadon ha salvato migliaia di vite. Frances Oldham Kelsey non è stata solo una farmacologa, ma un'eroina. E questa è la sua storia

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Di lei si sono dette tante cose perché ha osato sfidare il pensiero dominante dell’epoca. Ma ce l’ha fatta, Frances Kelsey. Una donna coraggiosa, una scienziata moderna e indipendente, una mente pensante che ha agito contro il sistema con un solo e unico scopo: quello di proteggere le vite di donne e bambini. La sua battaglia, e i risultati conseguiti, sono la più grande eredità che ci ha lasciato oggi. Ecco perché vogliamo ricordare questa eroina.

Chi era Frances Oldham Kelsey

Non è vero che i supereroi sono solo quelli dei fumetti o del cinema. La nostra storia, infatti, ci insegna che ci sono stati uomini e donne che hanno davvero cambiato il mondo con il loro coraggio e con la tenacia. E lo hanno fatto per seguire gli scopi più nobili. Tra questi spicca il nome di Frances Oldham Kelsey, una scienziata, una dottoressa, un’eroina.

Nata a Shawnigan Lake il 24 luglio del 1914, Frances Oldham Kelsey è stata una farmacologa canadese. Il suo contributo maggiore è stato quello di contrastare la commercializzazione della talidomide sul mercato statunitense. Intelligente, astuta e caparbia, Frances ha messo in dubbio la sicurezza del farmaco Kevadon, negando così l’autorizzazione della FDA quando ne era a capo. Tutti i suoi dubbi sono stati poi confermati.

Ma chi era Frances Oldham Kelsey? Cresciuta sull’isola di Vancouver, dopo aver frequentato le scuole a Montreal, si è trasferita a Chicago per studiare farmacologia. Così ha intrapreso la carriera di farmacologa ed è stata assunta dalla Food and Drug Administration (FDA).

È in questi anni che Frances ha guidato la battaglia contro la campagna commerciale promossa dall’azienda produttrice del farmaco Kevadon, pensato per essere somministrato alle donne in gravidanza. La presenza di talidomide al suo interno, per la farmacologa, era motivo di rischio i futuri nascituri. E aveva ragione. Vietando la commercializzazione negli Stati Uniti, Frances Oldham Kelsey, aveva salvato tantissimi bambini da malformazioni di diversa entità.

La battaglia contro la talidomide

Quando le venne chiesto di autorizzare la commercializzazione di questo farmaco, utilizzato come sedativo per le donne in gravidanza, Frances Kelsey non lo fece. Decise di approfondire, di studiare, di prendersi del tempo. I suoi sospetti le diedero ragione: la talidomide avrebbe provocato gravissime malformazioni nei bambini.

L’insistenza di Frances Kelsey fece sì che il Kevadon non fu commercializzato, evitando così la nascita di bambini con problemi come invece successe in Europa. Qualche tempo dopo fu scoperto che la talidomide riusciva a superare la barriera placentare andando a intaccare il feto e causando così molte malformazioni nei neonati.

National Women’s Hall of Fame

Grazie a Frances Kelsey, ai suoi dubbi e al suo coraggio, negli anni successivi sono state emanate norme molto più severe per l’approvazione dei farmaci da parte del FDA. Perché era evidente che il suo ruolo era stato fondamentale: aveva sventato un dramma che avrebbe coinvolto mamme e bambini.

Proprio per il suo lavoro, fu insignita da John F. Kennedy in persona del prestigioso premio President’s Award for Distinguished Federal Civilian Service. Nel 2000, invece, è stata inserita nella National Women’s Hall of Fam.

Frances Kelsey ha continuato a lavorare fino a a novant’anni per poi spegnersi nel 2015 lasciandoci, con il suo operato, un’eredità immensa.