Quel discorso di Meryl Streep che ci insegna a non sprecare il nostro tempo

"Non mi piace più perdere tempo con ciò che mi ferisce". Questo è il suo memorabile è il suo discorso sulla pazienza

«Non ho pazienza per alcune cose, non perché sia diventata arrogante, semplicemente perché sono arrivata a un punto della mia vita, in cui non mi piace più perdere tempo con ciò che mi dispiace o ferisce»

Così Meryl Streep, con le sue parole, ci ricorda di non sprecare il nostro tempo. L’attrice, riconosciuta unanimemente come una delle più grandi star di Hollywood, con un record di candidature ai Premi Oscar, si è affermata nel mondo dello spettacolo per il suo talento, ma anche grazie al suo carisma. Memorabile è il suo discorso sulla pazienza, quello che invita le donne di tutto il mondo a non sprecare il tempo.

A non perderlo, consumarlo, impiegarlo dietro a cose o persone per cui non valga la pena di lottare, perché a un certo punto bisogna imparare a saper lasciare andare. Basta dedicare ore preziose a cose che non ci soddisfano e che non ci rendono felici, perché la vita è una sola e abbiamo il diritto e il dovere di viverla come meglio vogliamo.

E le persone poi, faranno sempre parte del nostro percorso. Alcune probabilmente per sempre, molte altre invece entreranno nella nostra vita per brevi o lunghi periodi, per portare risate e pianti, per riscaldare il cuore e altre volte per spezzarlo. Ma va bene così, è necessario vivere anche il dolore per capire il senso della vita, per arrivare a un certo punto e comprendere che tutto ciò che è stato ci ha portato a essere le donne che siamo oggi, forti e fiere.

A volte certo, quel bagaglio di esperienze è più pesante che mai, ma la Streep ci ricorda che non è più tempo di rincorrere le persone, quelle che feriscono o quelle ci lasciano solo le briciole. Il tempo ci insegnerà che non abbiamo bisogno di loro e che anzi, possiamo e dobbiamo preservare le energie solo a chi la nostra vita la riempie di sole.

Così, il discorso di Meryl Streep ci insegna a non avere pazienza nei confronti di chi non la merita.

«Non ho pazienza per il cinismo, critiche eccessive e richieste di qualsiasi natura. Ho perso la voglia di compiacere chi non mi aggrada, di amare chi non mi ama e di sorridere a chi non mi sorride. Non dedico più un minuto a chi mente o vuole manipolare.

Ho deciso di non convivere più con la presunzione, l’ipocrisia, la disonestà e le lodi a buon mercato. Non tollero l’erudizione selettiva e l’arroganza accademica. Non mi adeguo più al provincialismo e ai pettegolezzi. Non sopporto conflitti e confronti. Credo in un mondo di opposti. Per questo evito le persone rigide e inflessibili. Nell’amicizia non mi piace la mancanza di lealtà e il tradimento.

Non mi accompagno con chi non sappia incoraggiare o elogiare. I sensazionalismi mi annoiano e ho difficoltà ad accettare coloro a cui non piacciono gli animali. Soprattutto, non ho nessuna pazienza per chi non merita la mia pazienza».