L’amore tossico di Kurt Cobain e Courtney Love

Uniti dall'amore, dalla droga e dalla musica, Courtney Love e Kurt Cobain che hanno percorso, insieme, un pezzo di vita e d'Inferno

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Redazione

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Quello di Kurt Cobain e Courtney Love non è un amore come gli altri, ma è qualcosa di diverso. Un sentimento impetuoso e bruciante, fuori dall’ordinario, fatto di accessi, di estrema felicità e di baratri immensi. Un amore che ha condotto entrambi sull’orlo dell’abisso e che ha avuto un tragico destino. Era il 1990 quando in un club a Portland le vite di Kurt e Courtney si sfiorarono per la prima volta. Entrambi erano belli, giovani e appassionati, già avvinti dal mostro della dipendenza.

Il primo incontro

Leggenda vuole che sin dal primo incontro ci fu un litigio e che Kurt rimase un po’ spiazzato da quella ragazza così trasgressiva e aggressiva. La Love, per farsi perdonare, inviò al leader dei Nirvana una scatola a forma di cuore con profumi, rose essiccate e una bambola di porcellana.

Un regalo che colpì molto Kurt e che sarebbe diventato storia grazie al brano Shaped Box. Testarda e determinata, Courtney tentò di conquistare il cuore di Kurt in ogni modo e di convincerlo che fosse lei la donna giusta per lui. In un bagno scrisse, in soli venti minuti, la canzone Doll Parts delle Hole, dedicandola al cantante: “Fu il mio modo per dirgli ‘Se un f*****o idiota se non scegli ME, ecco tutto il desiderio, la rabbia e l’amore che provo per te’”.

Il matrimonio, la nascita di Frances e l’inferno

È il 1991: Courtney e Kurt decidono di legarsi e iniziano una relazione che, fra dipendenze, liti violente e scandali, li porterà a percorrere insieme un piccolo pezzo d’Inferno. Quattro mesi dopo dall’inizio del legame la Love è già incinta e la coppia decide di sposarsi alle Hawaii.

Nel febbraio del 1992, la leggende del grunge e la leader delle Hole si giurano amore eterno: lei indossa un abito vintage di Frances Farmer, la diva che Hollywood mandò in manicomio, mentre lui un pigiama di flanella.

Nell’agosto dello stesso anno nasce Frances Bean. I tre appaiono sorridenti e apparentemente sereni tenendo in braccio quella bambina nata dall’amore. Ma i tormenti sono più grandi, anche di quel legame indissolubile tra genitori e figli. Così, ancora, le dipendenze prendono il sopravvento. L’abuso di droghe e gli eccessi della coppia attirano l’attenzione dei servizi sociali che considerano la salute della piccola a rischio.

Kurt e Courtney affrontano una dura battaglia legale, più uniti che mai, per non perdere la custodia: non possono e non vogliono accettare di separarsi dalla piccola. E la vincono. Ma ormai la stabilità di Cobain è irrimediabilmente compromessa. Dopo aver tentato il suicidio durante un viaggio a Roma ed essersi salvato per miracolo, nel 1994 Kurt, provato dalla pressione dei media, dal consumo massiccio di eroina e dalla depressione, si uccide sparandosi un colpo di fucile alla testa a soli 27 anni.

Lascerà una lettera d’addio con parole bellissime per la moglie e la figlia. “Frances e Courtney, io sarò al vostro altare – scrisse -. Ti prego Courtney continua così, per Frances. Perché la sua vita sarà molto più felice senza di me. Vi amo. Vi amo”.